Star Wars – Darth Bane: il sentiero della distruzione – Recensione

Star Wars – Darth Bane: il sentiero della distruzione – Recensione

Star Wars: Darth Bane: il sentiero della distruzione (Darth Bane: Path of Destruction) è il primo libro di una trilogia scritta da Drew Karpyshyn.
Pubblicato nel 2006 narra dell’ascesa al potere del Signore dei Sith Darth Bane e di come ha creato la regola dei due. Già pubblicato in Italia nel 2012 da Multiplayer.it Edizioni, il romanzo è ora riproposto in una nuova veste da Panini Comics nella collana I grandi romanzi Legends, ad evidenziare che fa parte del canone Legends e non di quello ufficiale.

Gatekeeper della Forza?

Chi segue il blog forse ricorderà che accennai di questa lettura nel parlarvi della delusione provata per la serie tv Obi Wan Kenobi. Sui social venni accusato di essere un gatekeeper nello spendere qualche buona parola per questo libro. Il mio non era gatekeeping, non ho nulla contro la Disney e i prodotti nuovi, di certo non a prescindere. Sono contrario però a idee povere e pigre, a prodotti che hanno paura di osare, prendere una posizione forte e talvolta anche a ribaltare cose già consolidate. Non è un caso se della trilogia sequel apprezzo veramente solo Gli ultimi Jedi (vi vedo già abbandonare la nave imprecando).

Del moderno corso di Star Wars sotto Disney ovviamente non ho potuto leggere e vedere proprio tutto quanto, mi piacerebbe ma non ne ho nemmeno il tempo. Non ci guadagno niente nel farlo, e indubbiamente nel mucchio ci saranno prodotti validissimi. Personalmente ho molto apprezzato la serie a fumetti dedicata a Darth Vader scritta da Kieron Gillen, The Mandalorian, la recente Andor e alcuni videogiochi. Mentre The Bad Batch non ce l’ho proprio fatta a concluderla. Purtroppo sono state più le delusioni che gli apprezzamenti proprio perché il più delle volte cercano di far contento a tutti i costi il pubblico. Quello stesso pubblico che arrogantemente fino all’altro ieri sosteneva di sapere cosa è e cosa non è Star Wars. Più del suo stesso creatore. Rimanendo in una confort zone che a mio modo di vedere uccide definitivamente la narrativa, di ogni genere. Questo mi sembra decisamente un atteggiamento che va ben oltre il gatekeeping.

Non sono uno sciocco. Ovviamente anche nel vecchio canone di Star Wars non era tutto rose e fiori. Titoli brutti c’erano allora e sempre ci saranno, come è normale che sia. E anche all’epoca non ho avuto la fortuna di leggere e guardare tutto ma il più delle volte ci ho trovato delle buone idee che espandevano realmente il mondo creato da George Lucas nel 1977.

Un maestro e un apprendista.
Uno per incarnare il potere, l’altro per bramarlo.

Ed è qui che si va ad inserire Il sentiero della distruzione. Nelle sue prime cinquanta pagine o forse più, dopo aver presentato il protagonista leggiamo di una partita a Sabacc tra Des e alcuni militari della Repubblica. I militari sono sul pianeta intenzionati a reclutare persone per la guerra contro i Sith. Durante questa accesa partita le due parti discutono del ruolo della Repubblica in questa guerra e delle sue responsabilità. Sarebbe troppo facile e semplice dire che sono i buoni e i Sith i cattivi. Nel mezzo oltre alla confraternita dell’Oscurità ci sono anche i soldati semplici. Un semplice gioco diventa uno scambio ideologico che mette in mostra ipocrisie, interessi e limiti della Repubblica. Da un certo punto di vista potrebbe anche essere un parallelo con i paesi occidentali pronti ad aiutare i paesi del terzo mondo o del Medio Oriente solo quando c’è un interesse dietro. Ma senza voler simpatizzare a tutti i costi per i Sith. Sono le circostanze a portare Des a diventare uno di loro, più costretto che per sua volontà, ma dopotutto la Forza agisce in vari modi.

Siete pronti ad uccidere un pianeta?

Il voler mettere in dubbio l’integrità morale di Jedi e Repubblica è un tema interessante e solo toccato di striscio nella saga cinematografica. Ma devo ammettere che dopo questo lungo prologo viene accantonato per narrarci della nuova vita di Des prima come ufficiale militare nell’esercito Sith e dopo come allievo dell’Accademia Sith. Qui viene addestrato alle vie del Lato Oscuro e facciamo la conoscenza di altri personaggi come il maestro di spada Ka’sim, la seducente Githany e lo zabrak Sirak, considerato il miglior allievo dell’accademia e ritenuto da molti il Sith’ari, quello che potremmo considerare a tutti gli effetti come il prescelto degli Jedi che avrebbe riportato equilibrio nella Forza. Il tutto mentre La Confraternita dell’Ombra è in guerra con l’Esercito della Luce, un gruppo Jedi guidato da Lord Hoth, un maestro Jedi tanto ossessionato dalla sua missione da non essere ben visto dal resto dell’ordine e che stia intraprendendo la strada per il Lato Oscuro.

Des intraprende a tutti gli effetti il sentiero della distruzione che da il titolo al romanzo, da semplice minatore sensibile alla Forza ad autoproclamato eletto, tornando all’inizio del pezzo Darth Bane diviene una sorta di gatekeeper dell’Ordine Sith, e qui chiudiamo il cerchio.

Conclusioni

Per far contenti i fan che da sempre discutono se Star Wars sia fantascienza o meno, da un punto di vista puramente narrativo ne Il sentiero della distruzione come già La vecchia Repubblica: Revan sempre di Karpyshin, i duelli tra spade e poteri sovrannaturali la fanno da padrone tra antichi templi e tombe, siamo decisamente più dalle parti del fantasy che non dalla fantascienza, cosa che invece si può riscontrare maggiormente in romanzi come L’Ombra dell’Impero. La lettura è scorrevole e coinvolgente, è un vero peccato che la pubblicazione stia procedendo così a rilento perché questo primo capitolo della trilogia risale a quasi un anno fa e ancora non vi è traccia del secondo volume, La regola dei due, annunciato solo al recente Lucca Comics

Darth Bane trilogia

DARTH BANE: IL SENTIERO DELLA DISTRUZIONE

  • Edizione italiana: Panini Comics, 2022
  • Edizione originale: Darth Bane: Path of Destruction
  • Autore: Drew Karpyshyn
  • Formato: brossurato
  • Prezzo: Euro 24

Classificazione: 4 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

4 Risposte a “Star Wars – Darth Bane: il sentiero della distruzione – Recensione”

  1. Ti uso per conoscere nuove strane parole, tipo “gatekeeper”: visto che anch’io mi sono lamentato di “Kenobi”, di “Boba Fett” e “Andor” non lo voglio manco vedere da lontano, sono un “portiere”??? Chissà perché hanno scelto un’altra parola inglese, non paghi delle migliaia che ogni anno entrano nell’italiano: oh, cammina di lato che ho appena lavato per terra, e non lasciare lì la bicicletta! So’ portiere, no? E allora faccio il portiere 😛
    Scherzi a parte, grazie per la dritta: ogni tanto mi sale la voglia di reggere un romanzo di Star Wars ma sono poche le esperienze positive, quindi accetto di buon grado il tuo consiglio, e dalla tua recensione penso proprio che sia un libro che possa piacermi.

    1. ah ma non credere che io lo conoscessi prima di “scambiare opinioni” con sto tizio su faccialibro.

      Quanto al libro l’ho trovato interessante quando mette in dubbio i “buoni”, è uno dei motivi per cui ho apprezzato anche Andor di recente, poi accantona questo tema in favore della sua ricerca del potere assoluto, è una sorta di Anakin Skywalker al contrario, il suo percorso è simile a quello del Jedi divenuto Sith.

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