Rogue Sun vol.2: danza infernale – Recensione

Il Massive-Verse si espande con l’uscita del secondo volume di Rogue Sun intitolato Danza infernale. Il volume scritto da Ryan Parrott e disegnato da Abel contiene i numeri dal 7 al 12 della serie originale di Rogue Sun ed è disponibile dal 29 Settembre 2023. Ovviamente sempre edito da saldaPress.

Nel primo volume abbiamo fatto la conoscenza di Dylan, un ragazzo un po’ problematico, con i genitori divorziati e un padre assente. Ma suo padre era il supereroe Rogue Sun e alla sua morte Dylan ha ereditato la pietra che gli permette di trasformarsi. Grazie ai suoi nuovi poteri, e all’aiuto dello spirito del suo stesso padre, è riuscito a consegnare alla giustizia il suo assassino, ma a carissimo prezzo.

In questo secondo volume Dylan cerca di abituarsi alla sua nuova vita, non solo come supereroe ma anche con la sua nuova famiglia acquisita.

Il primo episodio che apre danza infernale introduce un nuovo villain con l’abilità di manipolare il tempo. Si tratta di un episodio davvero particolare. I poteri temporali del villain sono l’occasione per Parrott di giocare con il lettore, o forse è il caso di dire il contrario. L’episodio si ispira chiaramente ai libri gioco dando al lettore la possibilità di scegliere come proseguire la lettura tramite scelte multiple, che ti fanno avanzare o tornare indietro che danno la sensazione che il tempo si stia riavvolgendo sul serio.

Qualsiasi scelta voi facciate però l’epilogo è solo uno. Personalmente, per quanto originale e geniale come scelta, l’ho trovato un po’ frustrante. Diciamo che dovete essere nel mood giusto, rilassati e con buona pazienza per apprezzare al meglio l’espediente.

Si continua poi con il piatto forte di Danza infernale con l’introduzione di un altro villain che darà grosso filo da torcere a Dylan. Senza una guida, per quanto sgradevole, le azioni di Dylan si fanno un po’ avventate e la cosa ha delle conseguenze nel suo nuovo incontro con Suave.

Mi concedo un piccolo spoiler, perdonatemi ma penso sia necessario per comprendere al meglio. Durante lo scontro uno degli scagnozzi di Suave ha la peggio, rimane ferito e cade in coma. Dylan quasi non ci fa caso.
Lo scagnozzo in questione ha un figlio, Hunter, più o meno della stessa età di Dylan, molto legato al padre. Avete capito dove voglio andare a parare, vero?

Dylan per quanto sia uno scapestrato immaturo e a tratti egoista è di base un bravo ragazzo e odiava suo padre, che era un supereroe. D’altra parte Hunter sembra il classico bravo ragazzo studioso che invece stravede per suo padre, un criminale.

Questa è l’occasione ideale per il main villain di approfittare della cosa trasformando Hunter in un supercriminale. Il percorso di Hunter fa da parallelo a quello di Dylan, come se fosse un suo contro altare malvagio.

Dall’incontro con Hunter Dylan imparerà a sue spese che da un grande potere derivano grandi responsabilità, se capite cosa voglio dire.

Ma poco fa ho parlato di un main villain. Ebbene si, danza infernale è un ottimo volume anche perché espande la lore di Rogue Sun, introduce lo spirito di Caleb Hawthorne, il primo possessore della pietra e “nuovo” mentore per Dylan, la Voliera dei Segreti e la sua regina, nuovi artefatti magici e soprattutto un main villain, Mourningstar. Si come Lucifero Mourningstar.

Onestamente a sto giro non volevo parlare dei tokusatsu giapponesi e della loro evidente influenza sul Massive-Verse ma con Mourningstar mi sento quasi obbligato. Si, perché ci rivela che tutti i nemici sovrannaturali, o quasi, che Rogue Sun deve affrontare sono essenzialmente sue creazioni. Difficile non pensare al mostro della settimana dei vari eroi tokusatsu che di solito sono tutti partoriti dal cattivo principale di turno.

E niente, se il primo volume serviva per lo più ad introdurre il personaggio e la serie è con danza infernale che Rogue Sun entra veramente nel vivo. L’ennesima conferma che il Massive-Verse è una delle realtà più valide del panorama supereroistico del momento.

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