Mortal Kombat: Conquest (1998) – La serie tv

Mortal Kombat: Conquest (1998) – La serie tv

Il flop del secondo film di Mortal Kombat sembra non far desistere la Threshold Enterntainment e la New Line dall’investire sul brand, e allora ecco che nel 1998 inizia la produzione della serie tv prequel Mortal Kombat: Conquest.

Mortal Kombat Conquest poster

Conquest si svolge circa 500 anni prima degli eventi del primo gioco e inizia con la sconfitta di Shang Tsung per mano di Kung Lao. Questo Kung Lao non è il personaggio dei videogiochi ma un suo antenato omonimo. Dopo la vittoria Raiden ordina al campione di formare dei nuovi guerrieri per proteggere il Regno della Terra nei prossimi tornei.

Kung Lao, interpretato da Paolo Montalban (che non mi pare abbia avuto una grandissima carriera), si unisce a Siro e alla ladra Taja.

Siro è interpretato da Daniel Bernhardt che potreste ricordare nel ruolo di protagonista di Colpi Proibiti 2. Taja invece è una giovanissima Kristanna Loken, la Terminatrix di Terminator 3.

Mortal Kombat Conquest

I tre insomma partono per un viaggio durante il quale finiscono per incontrare volti più o meno noti del mondo di Mortal Kombat e personaggi creati ad hoc per la serie, affrontando i vari tentativi di vendetta da parte di Shang Tsung.
Andata in onda negli USA tra Ottobre 1998 e Maggio 1999, Conquest è stata cancellata dopo una sola stagione concludendosi nel peggiore dei modi, per i protagonisti intendo, con un cliffhanger.

Non ho un grandissimo ricordo di questa serie. I primi due episodi uscirono per l’home video in VHS (per i più giovani, una volta esistevano delle cose chiamate videocassette con su registrate delle cose, come quella di The Ring), mentre il resto della serie mi è capitata di vederla occasionalmente in tv. Ricordo dei passaggi pomeridiani nel fine settimana su Italia 1, probabilmente è stata anche replicata nella notte ma non saprei. Non sono mai ruscito a vederla per intero, per completezza dovrei farlo.

Da quel che ricordo era una serie tv sulla falsariga di Hercules e Xena, solo senza i vari mostri mitologici, con l’aggiunta delle arti marziali e personaggi presi dal videogioco. Il fatto che non siano andati oltre la prima stagione la dice lunga. Di cloni di Hercules e Xena all’epoca ce n’erano tanti e nessuno riuscì a replicarne il successo. Lo stesso Hercules venne superato dal suo spin off, e nemmeno un nome altisonante come Mortal Kombat evidentemente basta a tenere in piedi uno show televisivo.

Al di là della qualità vera o presunta di questa serie tv mi ha sempre lasciato perplesso per la scelta di introdurre certi personaggi solo perché famosi e fan favorite. Ovviamente sto parlando di Scorpion (tra l’altro interpretato sempre da Chris Casamassa, già Scorpion nel primo film) e Sub-Zero, andando contro a quella che è la storia ufficiale della saga. Certo la serie tv non è canonica e come i film e il cartoon si prende le sue libertà narrative ma qua è puro fanservice. Comprensibile invece la presenza di personaggi come Kitana, Mileena, lo stesso Shang Tsung, Quan Chi, Rain, Reiko e Reptile. Nella serie è presente anche Noob Saibot la cui identità è legata a quella di un altro personaggio, cosa che rende impossibile la sua presenza, probabilmente all’epoca non avevano pensato a questo possibile sviluppo.

A proposito di sviluppi nei videogiochi. Nell’episodio 10 intitolato Unholy Alliance Shang Tsung si allea con Quan Chi come nel quinto videogioco Mortal Kombat: Deadly Alliance del 2002. Inoltre è presente un personaggio chiamato Maestro Cho che potrebbe essere un prototipo per Bo’ Rai Cho, personaggio introdotto sempre in Deadly Alliance.
Nel cast in ruoli minori anche delle giovanissime Eva Mendes e Jaime Pressly. Quest’ultima nel ruolo di Mika, una delle guerriere agli ordini di Quan Chi vagamente ispirate alle tre guerriere viste in Mortal Kombat Mythologies. Potete vederla qua sotto.

mortal kombat conquest

Se riuscirò a trovare un modo per vederla magari ne riparleremo più approfonditamente in futuro. In compenso ve ne parla in modo più approfondito Il Zinefilo nel link che trovate qua sotto.

FINISH HIM! FLAWLESS VICTORY

WHO’S NEXT? >> MORTAL KOMBAT: SPECIAL FORCES

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

13 Risposte a “Mortal Kombat: Conquest (1998) – La serie tv”

  1. Me la ricordo. Sì, era una serie alla Hercules & Co. e non era nemmeno malaccio, ma quel brutto finale cliffhanger, con le cose che vanno male a tutti perché sì, era abbastanza insulso.
    Mi chiedo che sarebbe costato inventare un arco narrativo per concludere la serie in modo da non fare testacoda con quel poco di canone che c’era allora…

  2. Io questa l’ho vista pure, un mio amico appassionato di MK me la fece vedere.
    Niente di che, vero, molto Xena/Hercules, tra action e trash.
    Andò in onda in ogni orario possibile, anche mattin prestissimo XD

    Moz-

  3. A me piaceva perché era appunto una versione molto alternativa della storia, molto “antica” diciamo. Tuttavia, non posso dare torto a chi dice che tecnicamente non era nulla di straordinario! Non di certo roba da riportare negli annali!

  4. Spiegare ai giovani cosa siano state le VHS usando “The Ring” è geniale: questa dovrò rubartela! 😀
    Scherzi a parte, è stato proprio su VHS che all’incirca vent’anni fa ho registrato di notte questa serie da Italia1, conservandone poi solo le splendide scene di combattimento: se avessero messo nella sceneggiatura (ridicola) la stessa attenzione che hanno messo nelle coreografie staremmo parlando di un gioiello.
    Non solo ci sono le lunghissime gambe di Daniel Bernhardt, una delle colonne portanti della scuola di stuntman di Chad “John Wick” Stahelski e David Leitch (quest’ultimo ha chiamato Daniel a picchiare Charlize Theron nel piano-sequenza di “Atomica bionda!), ma dietro le quinte c’è J.J. “Loco” Perry, il creatore dello stile del Boyka di Scott Adkins e uno dei più folli e geniali coreografi mai sbarcati al cinema. (Lui stesso si ritaglia il ruolo di Sub-Zero nel terzo episodio di questa serie).

    La tarma l’ho schifata di brutto, ma i combattimenti della serie li porto nel cuore, sin da quando negli ultimi anni Novanta noleggiai in videoteca la VHS che raccoglieva i primi due episodi, e ovviamente nella sezione “MK” della mia videoteca marziale casalinga questa serie ha il posto d’onore, rispetto agli inutili film “mortali” 😛

    1. A sapere che eri fan della serie ti avrei contattato per l’articolo, ne sarebbe uscito un articolo più interessante del mio didascalico pezzo ma grazie per il contributo nel commento.
      Da fan di MK la riguarderei volentieri, sia a scopo documentaristico che ludico, ma legalmente non si trova da nessuna parte e sono troppo pigro per il resto.
      Dai, il primo film di MK aveva un paio di combattimenti azzeccati.

    1. Hai fatto benissimo, appena ho un attimo la inserisco in coda al pezzo 😉 magari poi l’avevo anche letta ma la memoria ogni tanto fa cilecca 😆

  5. Nella mia videoteca marziale ho la prima VHS, quella chiamata “il mito”, e il DVD Sony dal semplice titolo “Mortal Kombat Conquest”: la prima raccoglie i primi due episodi e il secondo ben sei, quindi otto episodi (su 22) sono distribuiti in italiano “ufficialmente”. Fermo restando che potrebbero esistere altre edizioni che sono sfuggite alla mia “caccia marziale” 😛
    Tralasciando trame, personaggi e sceneggiatura, a livello tecnico preferisco di gran lunga il secondo film, “Distruzione totale”, che sfoggia atleti decisamente migliori ma soprattutto dà loro spazio. E poi c’è il citato J.J. “Loco” Perry a indossare i panni di Scorpion (ma non solo) e quando lui combatte è poesia pura.
    Per non parlare di Ray “Darth Maul” Park e il grande Keith Cooke nel ruolo di Sub-Zero: atleti da urlo ma che soprattutto hanno possibilità di brillare, mentre nel primo film quei dieci secondi di combattimenti erano asfittici e inguardabili.

    1. È esattamente la stessa VHS che avevo io, forse ce l’ho ancora da qualche parte. Sincero, non ricordo nemmeno mezzo combattimento di distruzione totale e di Sub-Zero ricordo solo il suo ingresso appeso al ghiaccio 😅 dovrei rivederlo, in ogni caso mi fa piacere il parere di un esperto del genere marziale che sicuramente può essere più obiettivo del mio.

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