Radiant Black vol.1 – Recensione

Lo scorso Novembre SaldaPress ha pubblicato il primo volume di Radiant Black, la nuova serie supereroistica creata da Kyle Higgins e primo tassello del suo Massive-verse. La recensione.

Pubblicata negli USA da Image Comics a partire da Febbraio 2021 è stata definita da Robert Kirkman come la serie perfetta per chiunque senta la mancanza di Invincible, ben accolta dalla critica di settore e nominata agli Eisner Award nel 2022 come miglior nuova serie.

Vol.1: Origini (poco) segrete

Radiant Black vede protagonista Nathan Burnett, un giovane scrittore la cui carriera non è mai decollata e con diversi debiti accumulati, che si vede costretto a tornare a vivere dai genitori in Illinois. Qui ritrova Marshall, il suo migliore amico che non ha mai lasciato il posto e che lavora in un videonoleggio. Durante la loro rimpatriata dopo una bella bevuta i due si trovano di fronte ad uno strano fenomeno, uno strano “oggetto” sospeso per aria, una specie di piccolo buco nero. Nathan prova a toccarlo e si ritrova avvolto da una luce blu e con indosso un costume e un casco. Il costume gli dona anche dei superpoteri antigravitazionali che gli permettono di volare e sollevare in aria oggetti e persone.

Nathan inizia ad avere visioni di un essere enorme che pronuncia parole in una lingua aliena che col passare del tempo inizia a comprendere sempre meglio fino a quando non coglie la parola Radiant e che deve essere pronto a combattere una guerra. Marshall pensa che Nathan debba cogliere l’occasione per fare qualcosa di buono nella sua vita con questi poteri e giustamente apre un account social a nome Radiant Black, perché con il nero sembrava un nome più fico nonostante l’energia emessa da Nathan sia blu, per accogliere le richieste d’aiuto delle persone in difficoltà.
Nel frattempo compare un altra persona con indosso un costume Radiant ma di colore rosso, e in grado di assorbire la massa degli oggetti, che decide di usare i suoi nuovi poteri per compiere delle rapine. Evento che porta inevitabilmente i due a scontrarsi.

Reinventare i Power Rangers, più o meno

Detta così sembra una trama piuttosto banale, ed effettivamente nei primi sei episodi che compongono il primo volume non offre particolari colpi di scena, anche se un evento arriva totalmente inaspettato, ma non voglio rivelare oltre per non rovinare la lettura a nessuno.
Sicuramente Kyle Higgins fa sua l’esperienza maturata scrivendo Mighty Morphin Power Rangers per i Boom! Studios, di cui Radiant Black è indubbiamente una specie di rip off, l’ispirazione ai tokusatsu e ai Super Sentai/Power Rangers in particolare è palese, per intenderci Radiant Black è la personale versione dei Power Rangers di Higgins con un pizzico dell’Invincible di Robert Kirkman (ma senza le secchiate di sangue) e anche un po’ Lanterna Verde della DC Comics. Non è un caso se la Marvel gli ha affidato i testi della sua versione di un altro eroe tokusatsu, Ultraman.

Nella sua semplicità comunque la lettura cattura, ha una scrittura semplice e diretta e quel poco di mistero che avvolge le origini dei Radiant e di questa fantomatica minaccia incuriosisce quanto basta per portarti a divorare letteralmente il volume che si ha tra le mani.

Ai disegni troviamo Marcelo Costa, il disegnatore brasiliano che aveva già collaborato con Higgins proprio a Mighty Morphin Power Rangers, qui in veste anche di colorista, il suo stile quasi cartoon viene accentuato da colori molto accesi che ricordano ancora una volta Invincible, e ha un ottimo storytelling.

In definitiva Radiant Black debutta con un primo volume semplice ma in grado di catturare un bacino di lettori piuttosto ampio, dagli amanti dei supereroi agli amanti dei tokusatsu giapponesi. Staremo a vedere come saprà far evolvere questo suo nuovo universo narrativo.

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