L’incredibile Hulk (2008) – Retrospettiva

L’incredibile Hulk (2008) – Retrospettiva

La retrospettiva de L’Incredibile Hulk, il film quasi dimenticato del Marvel Cinematic Universe

Dopo l’uscita di Hulk nel 2003 lo sceneggiatore James Schamus si mise immediatamente a lavoro per la stesura del sequel. Il film avrebbe dovuto concentrarsi su Hulk Grigio e avrebbe visto il Capo e Abominio come villain. Alla Universal però non riuscirono a rispettare le scadenze contrattuali per girare il sequel e i diritti tornarono ai Marvel Studios, intenzionati a produrre il film autonomamente, ma lasciando i diritti distributivi alla Universal. Cosa che ha conseguenze ancora oggi.

Fu anche la scusa per deviare dallo stile di Ang Lee. iIl film del regista di Taiwan non convinse del tutto pubblico e critica, e si optò per un reboot intitolato L’Incredibile Hulk (The Incredible Hulk) che avrebbe rappresentato l’Hulk canonico del futuro Marvel Cinematic Universe. Solo che ancora noi non lo sapevamo. Unico punto in comune con la pellicola di Lee sarebbe stata la fuga di Bruce Banner in Sud America.

Per la regia venne scelto Louis Leterrier, regista francese che si era fatto notare per gli action The Transporter e Danny The Dog. In precedenza si era candidato per dirigere Iron Man, poi andato a Jon Favreau. La sua prima scelta per la parte di Bruce Banner era Mark Ruffalo ma poi la scelta definitiva ricadde su Edward Norton. La produttrice Gale Anne Hurd era rimasta impressionata dalle sue interpretazioni di personalità sdoppiate in Fight Club e Scheggie di Paura, mentre Kevin Feige vedeva in lui una vaga somiglianza con l’attore Bill Bixby, lo storico interprete della serie televisiva L’incredibile Hulk trasmessa a cavallo tra anni ’70 e ’80 che fu tra le principali ispirazioni per il film, omaggiato anche in un paio di sequenze.

La sceneggiatura e i primi problemi con Norton

La sceneggiatura venne affidata a Zak Penn che aveva già lavorato a stesure scartate del precedente film. Penn in qualche modo riuscì a riciclare alcune idee scartate adattandole a questa nuova pellicola, nello specifico alla scena in cui Bruce si rende conto di non poter avere un rapporto sessuale con Betty e quella della sua trasformazione lanciandosi dall’elicottero, anche se una cosa simile già si era vista in The Ultimates di Mark Millar e Bryan Hitch, che sono un altra delle ispirazioni per la versione delle origini di Hulk proposta nel film. La carriera di Penn come sceneggiatore è costellata di alti e bassi. Tra i suoi primi lavori troviamo film del calibro di Last Action Hero, Z la Formica e X-Men 2 al fianco di fiaschi come Elektra e X-Men: conflitto finale.

Stando alla leggenda Edward Norton collaborò alla scrittura della pellicola. Sarebbe sua l’idea di ignorare le origini del personaggio. Il pubblico ne era già a conoscenza grazie al film del 2003, e solo a storia inoltrata avrebbe svelato di più. (ovvero l’aver ingannato Banner sui suoi esperimenti sui raggi gamma al fine di ricreare il Super Soldato, primo riferimento a Captain America). Alla fine però la sceneggiatura venne accreditata al solo Zak Penn, che fu molto contento della scelta. Decisamente meno Norton. Probabilmente iniziarono qui le divergenze tra i Marvel Studios e l’attore.

Non vuoi vedermi affamato

L’Incredibile Hulk di Leterrier è un film strano. Indubbiamente ispirato alla serie TV classica da cui riprende alcuni toni drammatici, è uno dei pochi film Marvel Studios quasi totalmente privo di umorismo, e l’essere quasi un film on the road con un Bruce Banner perennemente in fuga dall’esercito che vorrebbe usare la sua casuale scoperta come un arma. Ma è anche un blockbuster fatto e finito. Sul fronte psicologico vince a mani basse il film di Ang Lee, su quello dell’azione questa non più tanto nuova versione che mette il gigante di giada contro un avversario al suo livello, almeno in termini di forza fisica. All’Emil Blonsky di Tim Roth manca però quel carisma che aveva Obadiah Stane nel primo Iron Man, seppur senza brillare. Abominio si riduce ad essere un soldato ossessionato dal voler primeggiare e dal trovare avversari al suo livello giocandosi la carta che il siero potrebbe avere effetti collaterali. Paradossalmente forse il personaggio ha acquistato più carisma nella sua versione zen vista in quel semi disastro di She-Hulk: Attorney at Law.
CGI buona ma senza strafare. Ad oggi è ancora piuttosto credibile, sicuramente più realistica di quella del film del 2003, un Hulk realizzato utilizzando il motion capture doppiato da Lou Ferrigno, l’Hulk della serie tv classica. Ferrigno ha pure un altro cameo dopo quello del precedente film. Il risultato è un Hulk con un look a cavallo tra il design di Dale Keown e quello di Mike Deodato Jr..

Hulk spacca!” (Diciamo che ci prova)

A rivederlo oggi appare chiaro il perché sia il film della Fase 1 del Marvel Cinematic Universe sia quasi dimenticato. Complice il fatto che sulla piattaforma streaming Disney+ ad oggi risulti il grande assente per via degli accordi con Universal, al contrario invece dei film Sony quasi tutti presenti. E probabilmente per il cambio dell’attore protagonista che può creare confusione, soprattutto per un pubblico generalista che ancora scambia il film del 2003 con questo.
L’Incredibile Hulk non è brutto film ma forse il primo vero film dimenticabile del futuro MCU. Ad oggi probabilmente è ricordato solo per la comparsata di Tony Stark in quello che potremmo definire come il primo crossover Marvel Studios. Una scena che all’epoca per chi era cresciuto pane e fumetti Marvel metteva un hype incredibile, ma non va certo a favore del film.

Curiosità

Lo studente che Bruce Banner incontra al campus universitario è interpretato da Martin Starr. Nel film venne accreditato come Compuer Nerd, nella novelization scritta da Peter David invece il personaggio è Amadeus Cho. Il personaggio è stato poi retroattivamente chiamato Roger Harrington quando l’attore ha preso parte ai film di Spider-Man con Tom Holland dove interpreta il suo professore.

Classificazione: 2 su 5.

Ciclo Marvel Cinematic Universe

< L’incredibile Hulk (2008) >

Leggi anche:

Ultimi film recensiti

Vi è piaciuto l’articolo? Mi piacciate, commentate e condividete! Ogni forma di supporto è la benvenuta. E se non volete perdervi nessun aggiornamento potete seguire Need For Geek su FacebookInstagram e Telegram

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

2 Risposte a “L’incredibile Hulk (2008) – Retrospettiva”

  1. Uno dei mie top guilty pleasure.
    Per me ad oggi è ancora uno dei miei film preferiti di tutto l’MCU. Non è perfetto e ha evidenti difetti, ma secondo me ha anche tanti pregi che il pubblico (ma pure i fan più accaniti) non sono riusciti a cogliere.
    Fa parte di un tempo in cui inoltre la Marvel voleva fare quello che sta facendo oggi, spaziare sui generi. Dopo il flop e dopo il successo di Iron Man 2 si sono standardizzati su un canone e dovremo aspettare The Winter Soldier per avere ancora un film serio come questo.
    Tra l’altro io ho il blu-ray del film con qualcosa come 30 minuti di scene eliminate che se integrate avrebbero giovato di molto il film (c’è anche una conversazione tra Bruce e Doc Samson che cerca di approfondire la psiche di Banner).
    E comunque un Hulk così incazzato non lo abbiamo più visto e temo non lo vedremo mai.

    PS: per la serie il mondo è bello perché è vario, ieri ho pubblicato un articolo con i miei personaggi secondari preferiti del MCU e c’è anche Abominio 😀
    Sarà anche stato monodimensionale ma a me è sempre piaciuto come villain, sia da umano che da mostro (che poi con Tim Roth il confine è sottile).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.