Zaroff di Runberg e Miville-Deschenes – Recensione

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Zaroff è un fumetto scritto da Sylvain Runberg e disegnato da Francois Miville-Deschénes pubblicato in Italia da Editoriale Aurea sulle pagine di Skorpio 2220-2224 tra Settembre e Ottobre 2019.

Protagonista della storia un nobile russo, il Generale Zaroff, fuggito dalla rivoluzione russa con una passione sfrenata per la caccia che sfocia quasi nell’ossessione. Il personaggio di Zaroff comparve originariamente nel racconto breve La partita più pericolosa (The most dangerous game) dell’inglese Richard Connell, pubblicato originariamente nel 1924 e pubblicato in Italia con diversi titoli e che ha avuto anche alcuni adattamenti cinematografici e ispirato altri film.

Vi riporto la sinossi del libro da Wikipedia

Anni venti del Novecento. Sanger Rainsford, un cacciatore newyorchese, è diretto in nave verso il Brasile, per una caccia al giaguaro, e durante il viaggio discute con l’amico Whitney a proposito di come ci si può sentire a essere una preda, invece di un cacciatore. Poco dopo Rainsford, distratto da alcuni colpi di pistola scoppiati al largo, perde l’equilibrio e cade dalla nave, senza che nessuno se ne accorga. In balia della corrente, riesce a raggiungere l’isola Ship-Trap, nota per la sua pessima fama, e viene accolto dal proprietario dell’isola, il generale russo Zaroff, e dal suo servo sordomuto Ivan. Il generale è appassionato di caccia, quasi ossessionato: ha cacciato e ucciso molti esemplari di varie specie animali, ma non gli basta, lui cerca l’avventura. Quelle che ha catturato non sono la preda più pericolosa… perché non ragionano. Così ha intrapreso una specie di caccia molto particolare: ha iniziato a cacciare tutti i naufraghi che arrivano sulla sua isola, e chi riesce a sopravvivere senza farsi catturare per tre giorni vince. E la prossima preda è ovviamente Rainsford.

(Se nel leggere questa sinossi vi è venuto in mente Kraven il Cacciatore, storico nemico di Spider-Man, sappiate che Stan Lee e Steve Ditko si ispirarono proprio al conte Zaroff, non a caso anche Kraven è russo)

Potrei azzardare a dirvi che Zaroff, il fumetto, sia una sorta di fanfiction (e non lo dico in senso dispregiativo) del racconto originale. Ho fatto i compiti e ho scoperto che la storia di Runberg e Miville-Deschenes inizia un attimo prima della fine del racconto di Connell e ci ricama su una storia di vendetta in cui le parti vengono invertite, il cacciatore diventa la preda e la preda diventa cacciatore, ma non tutto andrà esattamente per il verso giusto. Uno Zaroff che dopo la fuga della sua ultima preda è totalmente privo di qualsiasi stimolo per la caccia si ritrova costretto a ritrovare il cacciatore dentro di sè nel momento in cui Fiona Flanagan, la figlia di una delle sue vittime, un boss della malavita di Boston, arriva sulla sua isola intenzionata a vendicarsi di lui costringendolo a partecipare ad un perverso gioco quanto le sue stesse cacce, Fiona ha infatti rapito la sorella del nobile russo e i suoi nipoti trascinandoli nell’isola segreta di Zaroff ponendoli al centro dello scontro che vede da una parte Fiona e i suoi intenzionati a uccidere tutta la famiglia russa e dall’altra Zaroff impegnato a fuggire e a proteggerli, non senza qualche screzio interno in entrambe le fazioni.

Ma attenzione a non farvi strane idee, senza farvi spoiler sappiate che qui non vi sono eroi, solo vittime.

La lettura è scorrevole e coinvolgente, accompagnata dagli ottimi disegni di Miville-Deschénese che dipinge una giungla realistica e selvaggia, credibile e violenta, così come i personaggi della storia. Zaroff è stata una delle letture più interessanti dell’ultimo periodo, forse dell’intero anno, il cui unico difetto è quello di essere troppo breve, poco meno di un ottantina di pagine in totale, qualcuna in più non gli avrebbe fatto male ma resta sempre un ottima lettura.

Titolo: Zaroff
Edizione originale: Zaroff, Le Lombard, 2019
Edizione italiana: Skorpio #2220-2224, Editoriale Aurea, Settembre-Ottobre 2019
Storia: Sylvain Runberg
Disegni: Francois Miville-Deschénes
Formato: spillato
Prezzo: € 3,50 ciascuno

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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