The Book of Boba Fett – Recensione

Recensione di The Book of Boba Fett, la serie in streaming su Disney+

Star Wars è un universo strano, alcuni personaggi si sono guadagnati lo status di fan favorite quasi immeritatamente perché a conti fatti nei film, che piacciano o meno sono la saga principale, dicono si e no due parole e forse fanno ancora meno. Boba Fett nella trilogia originale lo vediamo fare il poser nella sua armatura figa per poi vederlo morire malissimo e in modo ridicolo ne Il Ritorno dello Jedi. Ma grazie ai giocattoli, in barba a chi pensa che Star Wars sia diventato per bambini con la Disney, e al corto animato contenuto nel famigerato Star Wars Holiday Special era già divenuto leggendario.
Ci hanno poi pensato fumetti, romanzi e videogiochi a cucirgli addosso una vera caratterizzazione e a farlo diventare per davvero il cacciatore di taglie più famigerato della galassia lontana lontana. Ecco, se vi aspettate questo sappiate che in The Book of Boba Fett non c’è niente di tutto ciò. Se invece il loro intento era mostrarci un personaggio in linea con quella che fu la sua apparizione cinematografica missione compiuta!

Non c’è niente di giusto in The Book of Boba Fett. Narrazione, ritmo, montaggio, scelte narrative, il personaggio stesso, il nulla cosmico, è quasi imbarazzante, specialmente dopo gli ottimi risultati di The Mandalorian che eppure è una serie semplicissima.
Per quanto Tamuera Morrison ci provi e ci tenga al personaggio è troppo avanti con l’età, c’è una differenza di circa vent’anni tra l’età che dovrebbe avere il personaggio e quella reale dell’attore, mi spiace dirlo ma non è per niente credibile, specialmente nelle sequenze d’azione, ok che il sole di Tatooine non perdona ma per tutto il tempo Boba Fett le prende e senza l’aiuto dei suoi sgherri sarebbe già bello che morto nel primo episodio. Altro che nuovo signore del crimine di Mos Espa, al massimo leader di una baby gang che tutto c’entra tranne che in quello che vorrebbe essere uno space western.
Sette interminabili episodi in cui la storia di Boba Fett che vuole prendere il controllo del crimine sul pianeta si alterna con la sua fuga dal sarlacc e il suo soggiorno con i Tusken, che diciamolo, non è chiarissimo se serva semplicemente ad allungare il brodo o dargli una morale che non dovrebbe appartenergli, capisco il voler dare una risposta a tutti quelli che non hanno mai letto qualcosa dell’universo espanso di Star Wars a come Boba Fett sia sopravvissuto, infatti la trama dell’aspirante padrino di Tatooine si esaurirebbe in forse un oretta e mezza scarsa per tutta la durata della serie.

Non mi capacito di questo risultato, l’intera serie è stata creata e scritta da Jon Favreau, esattamente come The Mandalorian, nemmeno la presenza di un regista del calibro di Robert Rodriguez riesce a salvare la baracca, il messicano firma ben tre episodi l’ultimo dei quali, il finale di stagione, è di una confusione spropositata. In compenso Bryce Dallas Howard, dopo aver realizzato due tra i migliori di episodi di Mandalorian, da l’ennesima prova di essere una grandissima regista e firma i due migliori episodi di The Book of Boba Fett… dove Boba Fett non compare affatto se non forse per pochi secondi scarsi, perché il protagonista di questi due episodi è il Mandaloriano, ma francamente non me la sento di dire che la cosa vada proprio a favore della serie, anzi ne accentua i difetti, ma sono episodi fondamentali per chi segue The Mandalorian, anche se quella scelta così frettolosa non mi ha fatto impazzire, sì, avete capito a cosa mi riferisco.

Insomma, mi viene da pensare che Favreau sia ispiratissimo quando si tratta del Mandaloriano, decisamente meno per Boba Fett, che a sto punto mi pare più un contentino per il personaggio e i suoi fan che altro, personalmente visto il risultato mi sarei tenuto le sue apparizioni a fumetti, quelle si che spaccano.

Classificazione: 2 su 5.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

2 Risposte a “The Book of Boba Fett – Recensione”

  1. D’accordissimo con tutto. Sia per quanto riguarda la fama di certi personaggi (lo stesso Vader viene ricordato come uno dei villain migliori della storia…quando nel primo Guerre Stellari è letteralmente uno sgherro e non fa nulla di così epico se non strangolare la gente col pensiero) che la confusione che genera la visione della serie.
    E il fatto che dietro ci siano le stessi menti di The Mandalorian lo rendono ancora più un mistero. Sceneggiatura priva di inventiva, regia pessima (eppure Rodriguez se l’era cavata bene su The Mandalorian), personaggio insulso (eppure funzionava bene in The Mandalorian). Oltre il danno la beffa, a metà stagione la serie diventa letteralmente The Mandalorian…e torna ad essere una bella serie!
    Mah..
    Le opzioni sono due: 1) la serie è stata imposta dalla Disney e Favreau e Filoni si sono dovuti inventare una storia in fretta e furia con ispirazione pari a zero, oppure 2) avevano una loro visione su Boba, non è andata bene e per salvare la baracca hanno rubato due puntate dalla terza stagione di The Mandalorian e le hanno ficcate dentro per non perdere pubblico.
    In entrambi i casi gran peccato, io sulla serie ci speravo, non tanto per Boba Fett in se (non avendo letto fumetti ne romanzi per me Boba è un personaggio fico ma non così fico) ma per come l’avevano fatto tornare in The Mandalorian. MI aspettavo una sorta di “Old Man Logan” invece è uscito fuori un “Dr.Slump e Arale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.