Superman: Anno Uno – Recensione

Superman: Anno Uno

Diciamo la verità: sono anni che la DC Comics cerca in tutti i modi di spremere il più possibile il nome di Frank Miller realizzando i vari seguiti de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, una delle opere più importanti del fumetto moderno, arrivando pure a stabilire retroattivamente una continuity in una sorta di Millerverse chiamato Terra-31. Ed è proprio in questo scenario che si svolge Superman: Anno Uno (Year One), ovvero le origini dell’Uomo d’Acciaio visto proprio in Dark Knight Returns.

All’interno di questa grande operazione di sfruttamento commerciale di uno degli autori più famosi del fumetto americano e non, devo ammettere di non aver mai provato alcun interesse per questi seguiti semi apocrifi, perché è evidente che a Miller stesso non interessava scriverli, almeno per quanto riguarda The Master Race e The Golden Child, giusto All-Star Batman and Robin ho letto, che però è stato inserito in questo contesto narrativo solo in seguito, ma l’idea di leggere un Superman scritto da lui mi ha subito stuzzicato.

Per realizzarlo Frank Miller è tornato a far coppia con John Romita Jr., il celebre disegnatore con cui realizzò un altra opera importante come Daredevil: The Man Without Fear, rilettura moderna delle origini del supereroe cieco di Hell’s Kitchen di casa Marvel, e questo Year One ha più punti in comune proprio con The Man Without Fear che con Batman: Year One. Perché? Perché effettvamente Batman: Year One ripercorreva il primo anno di attività di Batman mentre Superman: Year One è una rilettura delle intere origini di Superman, l’ennesima aggiungerei, dalla distruzione di Kryton, la fanciullezza a Smallville e l’arrivo a Metropolis. Quindi insomma, cose già viste e riviste sul personaggio ma con qualche differenza che potrebbe far storcere il naso ai puristi del personaggio, ma dobbiamo ricordarci che questo è pur sempre il Superman visto nel Batman di Miller.

Seguono alcuni SPOILER

Devo confessarvi che ho apprezzato di più questa nuova versione di Superman nella prima parte del racconto, diciamo almeno fino a metà, ovvero tutta la parte relativa a Clark Kent e che non quella del debutto vero e proprio di Superman, quindi tutta la parte su Smallville, l’ipotesi che l’idea dell’adozione da parte dei Kent sia stata condizionata dai poteri del piccolo Kryptoniano, cosa che non va a contraddire niente dello spirito originale del personaggio, l’educazione dei Kent rimane un elemento fondamentale nella crescita del personaggio, così come le sue “avventure” scolastiche fino ad arrivare alla decisione di arruolarsi nei Marines, cosa che ad una prima lettura nell’edizione monca della Lion mi aveva lasciato perplesso ma che poi ho amato. Anche di fronte ad una decisione così forte nei confronti di un personaggio iconico come Superman Miller è rimasto fedele allo spirito del personaggio, non lo ha tradito. A non avermi conquistato è un po’ tutto quello che è venuto dopo, passi per la parte di Atlantide, seconda parte del secondo numero originale, ma quella di Metropolis, il finale, l’ho quasi trovata affrettata e più una strizzatina d’occhio ai fans di Dark Knight Returns, facendo un po’ il verso alla storica battaglia tra Batman e Superman che ha ispirato il film Batman v Superman, per poi concludersi in un attimo con l’arrivo totalmente inaspettato e senza motivo di Wonder Woman, così il cerchio con il film ispirato ai fumetti che finisce per ispirare a sua volta i fumetti si chiude definitivamente. Forse era necessario aggiungere qualche pagina in più, o forse eliminarne altre per far spazio ad altri temi.
Per quanto riguarda i disegni Romita Jr. fa il Romita Jr. degli ultimi anni, ormai ha uno stie che divide letteralmetne il pubblico, personalmente non lo ritengo più adatto nel cimentarsi con opere così mainstream.
Insomma Superman: Anno Uno si porta a casa una sufficienza, non che mi aspettassi l’ennesimo capolavoro da Miller, che comunque non ne sforna da anni, ma almeno una buona lettura, cosa che è stata solo in parte ma leggerei più che volentieri un ipotetico sequel per vedere come si evolve.

Classificazione: 3 su 5.

La scheda
Titolo: Superman: Anno Uno
Edizione originale: Superman: Year One #1-3,
Edizione italiana: Panini Comics, 2020
Storia: Frank Miller
Disegni: John Romita Jr.
Formato: cartonato con sovracoperta
Prezzo: € 26

Per non perdervi nessun aggiornamento vi ricordo che potete seguirci su FacebookInstagram e Telegram

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

6 Risposte a “Superman: Anno Uno – Recensione”

  1. Da quei due nomi ci si aspetta di più, però tutto sommato concordo, funziona non sarà memorabile ma si lascia leggere se pur ogni tanto storcendo il naso. Cheers!

    1. Personalmente non mi aspettavo molto, in generale non mi aspetto mai troppo da un autore, per quanto leggendari sono pur sempre persone e in quanto tali fallibili. Di Miller non avevo già apprezzato Bad Boy, 300 non mi ha mai fatto impazzire e ricorderai che gli preferisco il film. Romita Jr. invece a parte Kick-Ass non riesco più a mandarlo giù, l’ho amato ai tempi di Daredevil e Punisher ma oggi non lo trovo più adatto alle tutine.

  2. Miller ormai è cotto da tempo, purtroppo. Credo che eviterò questa ennesima rivisitazione delle origini dell’azzurrone, ne ho già lette a decine… 😅

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.