Matrix Reloaded (2003) – Recensione

Matrix Reloaded (2003) – Recensione

C’è una frase pronunciata nel film dal Merovingio che secondo me riassume perfettamente Matrix Reloaded: è come pulirsi il culo con la seta. Scusate il francesismo, ma dopotutto il Merovingio parlava proprio di quello.

Matrix funzionava benissimo come film unico ma il desiderio di raccontare una storia ben più ampia da parte degli ex fratelli Wachoski era evidente. La possibilità di farlo si è concretizzata nel 2003 con un film in due parti usciti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Questa prima parte funziona decisamente meno rispetto al primo film del 1999, le idee non mancano ma nemmeno la noia.

Per ovvi motivi la mitologia di Matrix viene espansa, era impensabile rimanere sempre e solo a bordo della nave Nabucodonosor, dovevano giustamente mostrarci Zion. Il problema è che si fa un gran parlare, lunghe sequenze di discorsi su discorsi, non ho potuto fare a meno di pensare all’episodio dei Simpson in cui parodiavano la scena del senato di Star Wars.

Tra uno sbadiglio e l’altro non mancano gli spiegoni su cosa è Matrix, tutto infarcito da discorsi pseudo filosofeggianti e arzigogolati, prima dal Merovingio e poi dall’Architetto, creatore di Matrix, parole su parole per arrivare a concetti semplicissimi, ed è lì che la frase del Merovingio che cito in apertura diventa pura realtà, ti stanno dicendo qualcosa di molto semplice ma per farlo l’arricchiscono di paroloni e frasi che sembrano volerti svelare il senso della vita, ma è filosofia spicciola, lo era già nel primo film ma tutto era meglio amalgamato, funzionava, qua tutto è esasperato, tutto è un illusione. Matrix Reloaded è e rimane un film puramente action che cercano di venderci come qualcosa di più profondo ma che nei fatti non è.

L’idea in sé pur nella sua semplicità funziona, non è quello il problema, è la sua messa in scena, una maggiore onestà sarebbe stata meglio.

Per fortuna le sequenze d’azione sono spettacolari e sempre ben curate e salvano la baracca dal disastro totale, la fotografia di Bill Pope continua a colpire, così come i personaggi principali sono ben caratterizzati ed esteticamente iconici, come i due gemelli killer al servizio del Merovingio, ancora una volta nel vedere i poteri dei personaggi creati dalle Wachoski è impossibile non pensare ai moderni cinecomics, in particolare nel vedere Neo fare Superman.

Poi qualcuno mi spiegherà perché gli abitanti di Zion quando entrano in Matrix diventano automaticamente dei poser che fanno le facce serie e incazzate.

Matrix Reloaded locandina

MATRIX RELOADED

  • Titolo originale: The Matrix Reloaded
  • Regia: The Wachowskis
  • Sceneggiatura: The Wachowskis
  • Genere: fantascienza, cyberpunk
  • Anno: 2003

Classificazione: 3 su 5.

La saga di Matrix:

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

5 Risposte a “Matrix Reloaded (2003) – Recensione”

  1. Era noiosetto andante, non c’è che dire. Per me, il peggiore dei tre.
    Non so se sopporto meno questo film o i miei amici, quando dicono che è esistito un solo film su Matrix 😛

  2. la migliore frase del film (riferita alla lingua francese) come metafora di questo film. A me piacque a meta’. Pero’ alcune scene di massa sono da brivido. la storia in se’ si fiacca molto.

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