Buffy l’ammazzavampiri stagione 11 – Recensione

Stiamo quasi giungendo al termine dell’avventura definita come sequel ufficiale della serie tv Buffy l’ammazavampiri in casa Dark Horse, ci eravamo lasciati con un finale ad effetto e finalmente con una vera stabilità nella lunga stagione 10, una fine che volendo poteva fungere per l’intera serie (almeno quella a fumetti), invece data la risposta entusiasta del fandom si continua a tormentare la vita della nostra Buffy e purtroppo i risultati non sono esattamente quelli sperati, riusciremo ad avere una degna conclusione a questo giro? Ni.
La stagione 11 di Buffy The Vampire Slayer diventa una miniserie suddivisa in dodici numeri durante l’arco del 2016 per essere poi raccolta tra il 2017 e 2018 in due volumi brossurati, chiaramente anche questi totalmente inediti in Italia pubblicati dopo anni di oblio da saldaPress sul finire del 2022 in un unico volume cartonato di quasi 300 pagine al costo di 29,90 euro.

Ritroviamo al timone della serie Christos Gage e i disegni di Rebekah Isaacs (con molte incursioni questa volta di Georges Jeanty, non me ne voglia Georges ma per me è veramente un dolore per gli occhi nonostante in queste tavole sia persino migliorato rispetto all’ottava stagione), l’argomento principale seguendo la gigiona scia politica dell’emarginazione del diverso e del “muro” si associa appunto alle divisioni sociali, se in altri ambiti risulta più campato per aria, in un mondo come quello di Buffy è sempre stato fra le scelte narrative principali quindi poco pesa tutta questa politica, anzi credo sia arrivata fin troppo tardi se pensiamo che il mondo soprannaturale viene svelato alla fine della settima stagione e ci ritroviamo poi catapultati nell’ottava in un mondo che fa fatica ad adeguarsi a questi cambiamenti, avevo accennato all’epoca a come questo argomento fu trattato più su un piano governativo e mirato sulle cacciatrici che non globale e quello lo trovai un errore, non tanto perché non se ne sia mai parlato o non se ne sia già fatto presente nei fumetti, ma mai in un modo veramente credibile, se all’inizio si può pensare che la curiosità sociale e le mode siano attratte da questi strambi esseri è anche vero però che se ne contano così tante specie e altrettante mostruosità che è impensabile che l’umanità non le veda molto presto come una minaccia, arrivarci alla penultima stagione però (considerando anche come Angel e la Wolfram e Hart abbiano fatto pure sprofondare Los Angeles all’inferno e poco importa la risoluzione) beh mi pare alla “meglio tardi che mai”.

San Francisco viene colpita da una grave catastrofe magica, Buffy e gli Scoobies così come le cacciatrici reclutate dal governo tentano di aiutare i cittadini come possono ma le conseguenze porteranno la presidenza USA ad adottare risoluzioni drastiche dopo gli innumerevoli danni causati dalle creature magiche in tutti gli stati (sì, anche nel mondo ma sapete bene come per la fiction USA=mondo conosciuto), ed ecco che si arriva a delle zone adibite apposta solo per creature magiche, ad una sorta di numerazione e controllo di esse, qualcosa che di base non sarebbe sbagliato, se tutti i tipi di creature però fossero solo ed esclusivamente pericolose, domande esistenziali potenti, è giusto applicare a tutti qualcosa che forse è solo per pochi, e tutto ciò per un bene superiore? Lasciatemi dire che la stagione meritava assolutamente più numeri, l’argomento viene sviluppato almeno fino a poco tempo dalla fine in maniera ottima e non superficiale, i personaggi grazie alle loro esperienze sanno come le risoluzioni drastiche portino più a peggioramenti che non al contrario eppure non viene mai data un vera e propria ragione da una parte o dall’altra, se vogliamo alla lontana mi ha ricordato la Civil War Marvel che pur con argomenti totalmente diversi faceva capire le ragioni di entrambe le fazioni; ahimè dove cade il castello di carte è proprio il finale, capisco che per una storia così intensa che finisce anche a separare il cast principale dei personaggi una risoluzione coraggiosa in così pochi numeri sarebbe stata una follia, ma se non altro sarebbe stata appunto coraggiosa, invece la scelta di trovare un terzo incomodo per riportare una sorta di equilibrio tra umani e soprannaturali diventa un po’ facilona e spreca le tante e ottime scelte narrative fatte fino a quel punto, inevitabilmente dovrò scadere nei soliti SPOILER, in particolare per questa stagione, perciò fermatevi qui se volete godervi ogni sorpresa e mi raccomando acquistatelo perché è una stagione che subito dopo la decima e seppur con i suoi difetti rimane superiore alla media.

Partiamo dalla cosa che più mi ha fatto inc***are : il fatto che Buffy non sia più nella posizione che ricopriva alla fine della decima stagione, insomma quanto è durata nel concilio? Due mesi, settimane, giorni? Per me è un grosso NO, non importano le aspettative, ma tutto quell’hype e soprattutto il risultato erano profondamente legati al significato della settima stagione e alla crescita , tornando all’ordinario con tanto di “non fa per me” rimane la solita scusa della comodità narrativa, chiaramente ricoprendo una carica più alta le possibilità nell’ambito magico e lo schieramento con esso risultavano in una situazione sociale del genere molto più scontate e l’azione si sarebbe svolta più in aule di parlamento che non sul campo, ma oddio in una storia ben raccontata una cosa non escludeva l’altra; ma passiamo sopra appunto per esigenze narrative a questo grosso passo indietro, il nemico finale si rivela essere un’umana ovviamente che faceva alla fine questi veri e propri campi per creature magiche per assorbire energia magica da usare su più campi , fare esperimenti (sì, avevamo già affrontato l’argomento nella serie tv) e diventare una sorta di mostro onnipotente pure lei, beh siccome da un lato era già stato fatto e riproposto più volte (in parte anche nell’ottava) non se ne sentiva il bisogno, una risoluzione sociale penso sarebbe stata in ogni caso la strada migliore, anche senza prendere delle parti nette o dare una vera risposta dopotutto ad argomenti così complessi non ce ne sono mai veramente, perciò la scelta finale è veramente bocciatissima, cosa resta di buono? Tutto il resto; come dicevo all’inizio il cast si divide tra umani e creature magiche, la stessa Buffy potrebbe fare la scelta più semplice unendosi alle cacciatrici sotto comando governativo e invece non lo fa non solo per principio ma anche per i suoi affetti e questo è forse l’aspetto e il confronto che mi è piaciuto di più, infatti con molte meno frasi e molto meno spazio rispetto all’ottava stagione in cui la situazione era simile, la solitudine di Buffy è veramente sentita qui, rimane emarginata dalle altre cacciatrici, le stesse che devono a lei il potere che hanno ma alcune che addirittura aveva addestrato, la gestione di questo argomento e la vicinanza poi con Willow e Spike costretti ad andare nei campi per “magici” è quello che premierei di più, anche i problemi poi derivanti da queste relazioni o amicizie scomode per ognuno di loro.
Il finale seppur facilone riesce comunque a sbloccare Buffy da qualcosa che non diceva da moltissimo tempo e l’ultima volta l’aveva detto alla stessa persona nella serie in un momento diciamo alquanto drammatico, perciò seppur piccolo un passo in avanti è stato fatto e se vogliamo anche questa stagione può fungere da conclusione generica e in effetti dato che l’ultima ed infame miniserie conosciuta come stagione 12 prende vita l’anno successivo sarebbe davvero stato meglio! Pensavate che l’ottava fosse una pazzia? Pivelli!! La stagione 12 non esiste ma ne parleremo prossimamente!

Classificazione: 3.5 su 5.

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