Transformers: la seconda linea di giocattoli (1985) parte 1: Autobot

Transformers Box art 1985

Dopo il successo della prima linea di giocattoli il 1985 ha visto la proposta di Transformers raddoppiare letteralmente. I Diaclone e i Microchange esclusi dalla prima serie vennero utilizzati, così come diverse ricolorazioni del primo anno, vennero introdotti i primi Combiner, i Constructicons, e furono subito un successone, così come i Dinobot. A questi si andarono ad unire altri personaggi nati da accordi con altre società come Bandai ma dal momento che erano concorrenti della Takara questi non vennero inserite nella versione Giapponese del cartoon. Venne inoltre introdotto un vero e proprio marchio distintivo dei Transformers, il logo sensibile al calore, così da distinguerlo dalle copie.

(credit foto e info: tfwiki.net)

AUTOBOT MINI VEHICLES

Beachcomber

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Beachcomber si trasforma in un M1040 Chenowth “Hellfire” del 1982. Il modello ha diverse varianti minori, una con “Hasbro” impresso sul braccio sinistro (rimuovendo metà del motivo “mesh”) e uno senza (lasciando lì l’intera mesh). Più tardi, Beachcomber (insieme a tutti gli attuali Mini veicoli) venne confezionato con una mini-spia bonus.

Cosmos

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Cosmos si trasforma in un disco volante stile Adamski, che è la rappresentazione giapponese degli UFO.

Powerglide

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Powerglide si trasforma in un jet A-10 Thunderbolt II, noto con il soprannome di Warthog, deformato per mantenere le proporzioni con le Mini Car dell’anno precedente. Powerglide fu uno dei primi Autobot in modalità alternativa aerea e con più articolazioni rispetto agli altri mini veicoli.

Seaspray

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Seaspray si trasforma in un hovercraft con due eliche.

Warpath

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Warpath si trasforma in un carro armato General Motors M551A1 Sheridan ARAAV.

JUMPSTARTERS

Topspin

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Topspin si trasforma in una specie di veicolo anfibio, dotato di un motore pull back che lo spinge in avanti e a fine corsa lo trasforma in robot.

Twin Twist

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Twin Twist si trasforma in una doppia trivella, dotato di motore pull back come Topspin.

AUTOBOT CARS

Grapple

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Grapple si trasforma in una gru basata sullo stesso camion Diaclone da cui è derivato il Transformer Inferno, ovvero il Mitsubishi Fuso.

Hoist

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Hoist è un retool di Trailbreaker dell’anno prima con un apparato a rimorchio in sostituzione del tettuccio del pick up. Si trasforma in un Toyota Hi-Lux.

Inferno

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Inferno si trasforma in un camion ancincendio Mistubishi Fuso serie F FT.

Red Alert

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Redeco del Diaclone New Countach LP500S Police Car che a sua volta era una variante della New Countach LP500S (alla base di Sideswipe e Sunstreaker) ma invece di essere un’auto della polizia Red Alert era una discutibile auto dei pompieri.

Skids

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Skids si trasforma in un Honda City Turbo.

Smokescreen

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Smokescreen si trasforma in una Datsun 280ZX Turbo, retool del modello usato per Prowl e Bluestreak.

Tracks

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Tracks si trasforma in una Corvette Stingray. La modalità veicolo di Tracks può trasformarsi ulteriormente in una modalità volo.

DINOBOTS

Grimlock

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Grimlock deriva dalla linea Diaclone Dinosaur Series e può trasformarsi in un Tirannosauro. Rispetto alla versione originale, che prevedeva anche un pilota, ha subito qualche ricolorazione.

Slag

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Slag si trasforma in un triceratopo robotico, come Grimlock ha una cabina che prevedeva un pilota.

Sludge

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Sludge si trasforma in un brontosauro, anche lui è dotato di cabina di pilotaggio nel petto.

Snarl

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Snarl si trasforma in uno stegosauro, le spine della coda furono ridotte per motivi di sicurezza.

Swoop

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Swoop si trasforma in uno pteranodonte.

AUTOBOT DELUXE VEHICLES

Roadbuster

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Roadbuster si trasforma in una jeep cybertroniana.

Whirl

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Whirl si trasforma in un elicottero cybertroniano simile al Bell AH-1 Cobra. Originariamente era l’Oberon Gazette della linea di giocattoli Dorvack Armored Trooper della Takatoku Toys.

AUTOBOT SCIENTIST

Perceptor

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Perceptor è basato sul Micro Change MC-20 Micro Scope, può trasformarsi in un microscopio con un ingrandimento limitato a 14X, Può anche essere configurato in una terza modalità veicolare.

AUTOBOT COMMUNICATION

Blaster

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Blaster si trasforma in uno stereo Ghetto Blaster Boombox. Come Soundwave può ospitare al suo interno una cassetta transformers.

AUTOBOT AIR GUARDIAN

Jetfire

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Jetfire è un redeco del Macross VF-1S Super Valkyrie della Takatoku Toys, può trasformarsi in tre modalità: robot, jet e una modalità intermedia, chiamata Gerwalk in Macross e Guardian in Robotech, in cui la modalità aereo è dotata di braccia e gambe.

AUTOBOT MOTORIZED DEFENSE BASE

Omega Supreme

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Omega Supreme si trasforma in tre componenti separati: una base missilistica, un razzo e un carro armato. Omega Supreme deriva dalla società Toybox.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

7 Risposte a “Transformers: la seconda linea di giocattoli (1985) parte 1: Autobot”

  1. Il mitico Topspin! Io avevo la versione tarocca, con il rosso al posto del bianco e il blu scuro al posto dell’azzurro.
    Regalo del cugino di mio padre, poi qualche anno fa l’ho dato a mio nipote che mi ha sfasciato la gamba destra XD (ma va bene così, può anche buttarlo).
    Avevo anche Perceptor (ugualmente tarocco e ugualmente regalo di qualcuno) e Grimlock (la versione blu, quella che la Gig fece uscire a metà anni ’90).
    Inferno è sempre stato il mio preferito tra questi, senza dubbio 🙂

      1. Esatto, G2. Ma Inferno era fighissimo anche in quella versione, uguale all’originale, solo che aveva i lanciamissili.

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