Power Rangers (2017) – Recensione

Power Rangers (2017) – Recensione

Ragazzi come noi, in gamba come noi, i Power Rangers!

Così cantava Marco Destro nella storica sigla del telefilm quando questo approdò in Italia. Ma a ben guardare non è che fossero esattamente ragazzi come noi, loro erano qualcosa di inarrivabile. Erano già dei supereroi ben prima di diventare Rangers.

Ed ecco che allora in questo film reboot diretto da Dean Israelite gli adolescenti quasi perfetti della serie classica lasciano lo spazio a ragazzi complicati, con problemi più o meno gravi da affrontare nella vita di tutti i giorni, trasformandoli di fatto in supereroi con superproblemi come quelli a cui ci ha abituato la Marvel. Si va dalle bravate eccessive, di quelle che possono anche rovinarti la vita, ai problemi in e con la famiglia, al bullismo di chi lo ha subito e chi lo ha fatto.

In questo film c’è tutto quello che mi aspettavo. Una versione attualizzata, rivolta non solo ai nostalgici come me, matura quel tanto da non essere palesemente un film per bambini, come invece è successo per le Tartarughe Ninja made in Michael Bay e Nickelodeon. Un film in cui si assiste al percorso di crescita di questi giovani problematici riuniti un po’ per caso. Ragazzi tanto sicuri nel cacciarsi nei guai quanto insicuri di poter fare la cosa giusta quando le cose si complicano, quando c’è da prendersi delle responsabilità, che è un po’ quello che accade a tutti nel passaggio da adolescenti ad adulti.

I protagonisti ci vengono presentati con poche battute efficaci che ci fanno capire quanto basta delle loro vite e dei loro caratteri. Viene dedicato molto più tempo al come sono diventati Rangers che non all’esserlo. Perché non bastano i superpoteri e le tutine colorate per diventare eroi. I ragazzi devono imparare a conoscersi, a lottare e anche a sbagliare per essere una squadra. E questa non è una differenza da poco con quanto visto nel telefilm.

Power Rangers non è un film perfetto ma è tutto quello che doveva essere.

Power Rangers film

Potrei andare avanti con la recensione, ci sarebbero altre cose da dire sul film ma non lo farò. Perché vedete di solito non mi butto nella scrittura subito dopo aver visto un film, no passo almeno tutto il giorno dopo a pensarci, a rifletterci mentre lavoro, il mio lavoro vero. Ma questa volta è stato diverso, questa volta non ho fatto altro che pensare allo scarso riscontro ricevuto da Power Rangers. Non tanto perché desiderassi a tutti i costi che sbancasse al botteghino (però se non incassa non fanno il sequel e ci rimarrei malissimo) ma per via del pregiudizio che ho visto imperare nei suoi confronti sui social e in qualche recensione.

Commenti e reazioni negative spesso senza nemmeno aver visto il film.
Semplicemente perché il telefilm era trash, fatto male con le tutine e i costumi di gomma come se poi all’epoca o oggi ad un bambino questo interessi veramente.
Le parole trash, kitch e camp le ho lette in praticamente tutte le recensioni e quasi sempre in senso dispregiativo quando in realtà tutto questo fa parte del gioco. Il “bello” del telefilm è anche l’essere così. Si parla di Power Rangers come se fosse una serie di Netflix quando di essere raffinata e profonda non gliene importa niente. Paradossalmente nel film tutto questo trash, kitch e camp non c’è quindi non riesco a concepire chi dice che il trash non riesce a convivere con la seriosità del film, non così eccessivo come vogliono farci credere grazie ad una buona dose di gag, sempre che per trash non ci si riferisca alla battaglia finale tra robottone e kaiju, scena gestita nel modo più credibile possibile.

E questo quando si cerca di argomentare la cosa perché c’è chi proprio non lo fa e ha pure il coraggio di chiamarla recensione.

Non va bene se è trash ma non va bene se è serioso e quindi si odia a prescindere. Eppure ci si esalta al sentire il famoso jingle Go! Go! Power Rangers!.

In un periodo in cui il cinema di intrattenimento è praticamente monopolizzato dai film Marvel, di cui sono un grandissimo fan, Power Rangers potrebbe diventare una valida alternativa. Non necessariamente migliore ma diversa a modo suo. Per il pubblico più giovane. Ma non gliene si vuole dare l’opportunità perché nonostante le evidenti differenze cinematografiche si deve rimanere per forza ancorati agli evidenti limiti televisivi della serie. Serie che deriva da un genere ben più ampio appartenente ad un altra cultura, quella giapponese, ma non gliene voglio fare una colpa ma un minimo bisogna saper contestualizzare se proprio vogliamo dare un giudizio da persona matura e non da bambino. Il problema è proprio quello, il giudicare il film con un punto di vista eccessivamente adulto senza riuscire ad immedesimarsi nei più giovani a cui si rivolge scordandosi di come si possa ancora sognare.

Classificazione: 3.5 su 5.

Leggi anche:

Per non perdervi nessun aggiornamento vi ricordo che potete seguirci su FacebookInstagram e Telegram

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

13 Risposte a “Power Rangers (2017) – Recensione”

  1. Caro Arcangelo, il discorso è semplice.

    Se Power Rangers al cinema avesse portato i “Kiaaa”, le pose buffe, le tutine sgargianti e i mostri goffi, avremmo letto recensioni in cui ci si lamentava di un trash che era stato seppellito e riportato alla luce; recensioni dagli stessi che oggi, lamentando la serietà del film, sottolineano che non è né carne né pesce e non rispetta lo spirito della serie.

    E’ un po’ il vizio italico del lamentarsi a prescindere, partendo da pregiudizi e preconcetti.

    Non ho visto il film, ma credo sia un prodotto abbastanza valido per il genere, adatto ai bambini e adatto anche a quelli che come noi sono cresciuti con le avventure di Tommy e compagni. Hai citato le Tartarughe Ninja, ho visto entrambi i film con mio nipote, ti posso dire che ho rimpianto “Tartarughe Ninja II – Il segreto di Oozee”. Almeno quello era un prodotto anni ’90, con tutti i suoi pregi e difetti. Ancor peggio la saga di Transformers.

    1. Hai perfettamente ragione. Sinceramente visti alcuni temi trattati i più piccini forse potrebbero non capire a fondo il film, come dopotutto noi non capivamo a fondo i nostri film, e a differenza del telefilm c’è un linguaggio scurrile però ti posso assicurare che al cinema i bambini erano tutti divertiti, se non capivano le parti seriose si divertivano come pazzi per le parti divertenti, forse fin troppo, e ovviamente il lato fantasy. Forse loro si vedranno molto poco in costume ma per me lo spirito è stato rispettato, a modo suo mette in scena gli stessi valori della serie.
      Di Transformers confesso di aver apprezzato i primi due, il primo in particolare, poi niente ma queste nuove Ninja Turtles potevano piacermi davvero solo da bambino

      1. E’ normale che i bambini non colgano tutte le sfumature, ma è giusto così: meglio cose che non capiscono piuttosto che fare un film proprio terra a terra.

        Transformers sono carini i concept di alcuni robot, ma concettualmente non lo capisco proprio :D. Optimus Prime è una sorta di badass hero, non un comandante dagli altri principi morali. Megatron ha una forza spropositata rispetto agli stessi decepticons, visto che uccide Jazz dividendolo in due. Devastator è il più grosso spreco dell’umanità e viene ucciso da un colpo di cannone umano :/

        Poi sì che in Transformers la trama è piena di inutili scene con gli umani…

        Transformers sarebbe stata una saga migliore con durate non superiori all’ora e quaranta…

        1. A me il concept dei robot non piace proprio, inizialmente si ma poi quando ho visto le conseguenze che hanno portato sui giocattoli e le nuove serie animate ho cambiato idea, non danno quasi più l’impressione di essere robot, almeno non come li intendo io.

  2. Per me è stato una BOMBA!
    Ha ovviamente i classici problemi da film di origini, quella di dover presentare personaggi, storia, pipponi su come funzionano i poteri e le varie cose, costumi e scene d’azioni relegate solo alla fine del film, ecc ecc, ma è stato comunque uno spasso e un sogno e non cambierei con nulla la mondo 😀

    I personaggi mi sono piaciuti tutti, forse il Red e Pink Rangers sono quelli più stereotipati, ma nel complesso il cast è riuscitissimo e amabilissimo e ognuno riesce a ritagliarsi la sua fetta di gloria
    Bellissimo l’effetto faccione-sul-muro per Zordon e la storia che ci sta dietro [vedere Cranston alieno all’inizio del film è stata una bella sorpresa], carino Alpha 5 [su foto il nuovo look non mi convinceva, ma alla fine si fa apprezzare] ed Elizabeth Banks splendida come sempre [anche se sul finale è stata un po’ sprecata].
    Una cosa che proprio non m’è piaciuta è il look degi Zord. Troppo approssimativi e un po’ caotici come forma [quello che dovrebbe essere un mammut sembrava più un ragno]. Il MegaZord era già più figo ma quello vecchio era 1000000 volte più epico!

    In generale però resta un film bellerrimo. Divertente, emozionante, rispettoso del materiale originale con qualche modernizzazione qua e là. Non potevamo chiedere di meglio :’)

    1. Il Megazord originale rimarrà sempre uno dei miei sogni… sempre che un giorno non impazzisca e mi compri il modello della bandai che ormai costa cifre astronomiche. Ma tornando al film ho adorato Billy, tutte le polemiche sul personaggio che giravano alla fine si sono rivelate fuffa così come per Trini. Se proprio devo trovare dei difetti avrei preferito vederli combattere di più a mani nude, a conti fatti stanno quasi sempre sugli zord. Spero nel sequel, spero che il mercato asiatico aiuti anche se in giappone mi pare di capire uscirà a Luglio.

      1. In Giappone sto film spopolerà XD
        La parte negativa dei combattimenti è che sono compressi negli ultimi 20 minuti di film quindi sia a mani nude che con gli Zord che con il Megazord abbiamo visto poco. Nel sequel [che spero sinceramente che ci sia] sicuramente si vedrà più roba.
        Billy, Trini e Zack sono i personaggi che ho adorato di più!
        Billy è il cuore del gruppo [e del film], Trini ha il suo fascino ed è stata tratta benissimo la parte sulla sua sessualità e Zack è ovviamente il più figo/simpatico/cazzone XD
        Come casting a me non convinceva nessuno dei 5, alla fine invece li ho adorati tutti quanti!

          1. alla fine infatti Zach pur essendo l’ “asiatico” è rimasto il personaggio “cazzone”: so true.

            ll Megazord? 😀 a me piaceva più il megadragonzord 😀 giusto Miki?

  3. Eccomi! Non avevo letto la tua rece!
    So che comunque ha recuperato le spese e in oriente ancora non viene proiettato.
    Il film è carino, non tradisce lo spirito originale ma lo aggiorna: non era facile farlo, ci sono riusciti.
    Questo episodio è ovviamente l’inizio, quindi una lunga introduzione… i prossimi potenzialmente saranno migliori (non avendo messo di mezzo il karate, immagino che la rivalità tra Jason e Tommy sarà di tipo sentimentale).
    Una cosa che proprio non va: gli zord. Non ci si capisce niente, quasi non hanno una forma riconoscibile (tranne lo pterodattilo), nemmeno vengono spiegati o chiamati per nome…

    Moz-

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.