Buffy The Vampire Slayer Stagione 9 – Recensione

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Sì, lo so. Sono decisamente da bacchettare! Insomma nel frattempo tra trasloco, matrimonio etc… rischiavo di scrivere questi articoli mentre diventavo nonna! Mi farò decisamente perdonare, prometto. In questa lunga pausa ho notato con grande piacere il “risveglio” del fandom italiano di Buffy grazie alla gradita rimessa in onda della serie sul canale 49 Spike (nemmeno a farlo apposta, eh??!), vista anche l’assidua consultazione alle recensioni già fatte sui due filoni fumettistici della Dark Horse dedicati alla cacciatrice e al suo primo vampirico amore mi sentivo in dovere di andare avanti, scrivendo e argomentando sulla nona stagione! (data anche la scarsità  generale d’informazioni in Italia sull’argomento). Perciò vi ringrazio per la spinta emotiva!

Partiamo da dove ci eravamo lasciati con una breve sinossi:

“Dopo la fine della scorsa stagione, culminata con una delle scelte più difficile mai prese da Buffy, la ragazza continua le sue pattuglie notturne mentre cerca di dare un senso alla sua vita…e a questa azzardata scelta. Willow arrabbiata per la decisione presa dall’amica vorrà risolvere la situazione a tutti i costi, mentre Dawn e Xander si godono il nuovo mondo. Immediatamente tutto si ferma quando dei corpi misteriosamente marcati iniziano ad apparire. Appena Buffy inizia ad indagare, cattura l’attenzione dei detective della polizia di San Francisco, che hanno preso nota del talento innaturale della Cacciatrice…sarà possibile risolvere la strana situazione.. in un mondo senza magia?”

L’ultima frase asserisce già il tema principale della stagione e forse proprio la sua parte migliore. Questa nona stagione per molti Buffyni italiani è stata praticamente il motivo per cui arrendersi con i fumetti dato che la pubblicazione non solo è stata frammentaria ma ad un certo punto fu proprio interrotta, motivo per cui io stessa recuperai tutto in inglese, tuttavia con mia gran sorpresa, anni dopo, la BD Edizioni concluse la nona stagione di Buffy e quella di Angel e Faith, quindi se qualcuno ha bisogno di completarla sappia che può farlo, oppure può recuperarla per intero (alla fine della scheda ve ne indicherò il prezzo). Invece per chi fosse interessato ad acquistare in originale, tralasciando gli spillatini, sono 5 TP più le miniserie in volumetto unico Spike:a Dark Place e Willow: Wonderland (quest’ultima pubblicata anche in italiano ma rara da trovare), acquistando invece la Library Edition di Buffy season 9 (tre numeri che contengono sempre tutta la stagione) vi sarà inclusa solo la miniserie di Willow, quella su Spike la troverete invece nella Library Edition di Angel e Faith (seguito di Angel dopo la Caduta).

Partiamo con le osservazioni, mi raccomando attenti perché da qui potrebbero apparire magicamente SPOILER!!

buffy-stagione-9-buffy-spike-PRO: come detto in principio l’argomento principale è proprio la magia e la sua mancanza nel mondo, ritroviamo i metaforoni della serie TV e sopratutto i sensi di colpa che la nostra eroina a quanto pare è destinata a sobbarcarsi per ogni scelta di vita che fa pur salvando le chiappe a tutti. Questa nona stagione è più rassicurante della scorsa, perciò chi è rimasto scioccato dalle esagerazioni (mooolto fuori luogo) dell’ottava  può finalmente prendere un po’ di respiro e riavvicinarsi cautamente ad atmosfere e personaggi che sembravano essere retrocessi in modo altalenante. Un po’ come il risveglio del dopo sbornia e non a caso la stagione comincia proprio così. Il primo story-arc è quello forse più controverso di sempre usato nell’universo di Buffy, la gravidanza indesiderata che la cacciatrice si ritrova ad affrontare è stato un argomento rischioso ma emozionante devo dire, non mi convinceva appieno all’inizio e ammettiamolo, non riesco veramente a pensare alla Buffy ormai matura della settima stagione che non ricorda nulla di una serata di festa o che si fa fregare! Neanche con l’escamotage stupidissimo usato per uscire da tutta la situazione (del piano di Andrew scriverò dopo), eppure l’argomento è stato affrontato in una maniera così intima e toccante che nonostante quel finale convince e ti fa pensare che sia quasi un peccato aver giocato col fuoco senza bruciarsi veramente, ci avrebbe regalato una scelta coraggiosa e non egoistica (che infatti fece arrabbiare molto quella parte puritana d’America, gli articoli furono tanti all’epoca e così la pubblicità al fumetto), affrontata su una base realistica della vita del supereroe, in questo senso apprezzatissimo poi il flashback sulla vita di Nikki Wood e sulla sua scelta di come vivere la maternità, in modo da far vedere tutti i punti di vista sull’argomento, inoltre per chiunque shippi la Spike/Buffy è praticamente d’obbligo leggere gli scambi fra di loro, credo che sia uno dei pezzi più romantici dell’intera serie con Buffy che per un momento pensa di crescere il bambino anche solo con lui. Insomma la lacrimuccia vi scapperà! (sì, anche a voi Bangels) news_illustre_1401613224_109Passando alle altre vicende il Big Bad della scorsa stagione non solo si rivela una persona conosciuta ma anche abbastanza un buco nell’acqua, perché se nei fatti è stato fra i nemici più pericolosi e veramente  incisivi negli eventi poi sistemati da Buffy in generale dall’altra parte c’era un’assurdità di base imperdonabile su più livelli. Severin invece si rivela un nemico interessante con tanto di tragedia alle spalle e coerenza con la tematica magica principale, insomma torniamo al “rassicurante” a cui accennavo all’inizio e un po’ al classicismo della serie TV, è una cosa che di solito appoggio poco nei libri e nei fumetti questa della comfort-zone ma in questo caso dopo quelle pazzie totali va benissimo così! Ottima idea quella di trainare dalla scorsa stagione la pazzissima cacciatrice Simone Doffler (l’hai rimpianta un po’ la “Black Faith” vero Buffy? Ammettilo), ottima anche l’idea di giocare con la scelta di essere anche un vampiro, Simone è stata uno dei personaggi più riusciti del canone fumettistico a mio avviso, veramente odiosa e sopratutto perfetto contraltare di questa “nuova” Buffy, proprio come funzionò Faith per la Buffy della serie TV, anche se azzarderei dire che Simone è ancora più coerente in questo opposto, poiché intimamente condivide con Buffy il peso di non aver avuto scelta. buffy-the-vampire-slayer-season-9-17-noto-coverConcludo i “pro” col fatto che l’arco finale “The Core” è uno dei più belli di sempre, se la stagione in sé vi sembra altalenante arrivate alla fine almeno solo per questo, dove ci regalano la prima vera collaborazione tra Buffy e Illyria (personaggio che dovrebbero amare tutti, punto!), un team-up veramente ben studiato fra i nostri eroi e con un evento riguardante Dawn nel background che regala davvero molto pathos e molta tenerezza, sentirete quel senso di sospensione come sentivate all’epoca per la serie TV.

-CONTRO:     l’apparizione di Kennedy perché vorrei conoscere davvero chi l’ha mai sopportata nella serie tv! No dai, il vero contro della stagione è lo stesso della precedente di base. Nonostante sia una stagione più calma e assolutamente transitoria ci sono delle parti forzate sui personaggi, parti di storia in cui si comportano esattamente come pensi dovrebbero per le esperienze avute e la maturità raggiunta, e altre dove gli autori li regrediscono per non affrontare fino infondo alcuni argomenti o addirittura andare avanti. Odio sinceramente gli escamotage o i cliché per cui un eroe in una relazione non può stare perché deve avere sempre problemi, oppure non può raggiungere successi lavorativi per lo stesso motivo etc… tutte balle diciamolo chiaramente! Se uno scrittore è capace in quello che fa, le avventure da affrontare le trova anche facendo mantenere all’eroe una dignità o una felicità personale, sopratutto quando la raggiungono nel tempo o sacrificano tanto per arrivarci, esiste questo tipo di narrativa! Smettiamola con il “deve soffrire per forza perché se no non è interessante..”, NI! Deve soffrire perché la narrativa di base lo richiede ma essere miserabile ogni due per tre diventa ridicolo e stanca chiunque, insomma estremizzano un concetto su cui il compromesso esiste. buffy stagione 9- recensioneCosa c’entra questo con la stagione? C’entra perché il piano di Andrew per far sentire meglio Buffy e tirare fuori per l’ennesima e non richiesta volta il Buffy-bot è stupido, senza tanti giri di parole, arzigogolato e poco credibile, ecco in quel caso preferivo la regressione di Buffy e il prendersi la responsabilità fino infondo del tema gravidanza che non la virata quasi cartoonesca. C’entra poi con la continua infelicità relazionale di Buffy, pur con uno Spike che lei cerca continuamente e che ormai un bravo vampiro lo è diventato, con tanto di “quasi distintivo” , niente da fare! E soprattutto si continua a non parlare chiaro! Come se fossimo tornati di botto alla quinta-sesta stagione, non si sa perché lei non si renda veramente conto se lui la ricambi o meno quando è palese o comunque in caso contrario dire una volta per tutte che preferisce che rimangano amici/alleati, insomma non dico sia trattata con i piedi la questione com’è stato trattato il loro incontro nella stagione otto (totalmente privo di pathos e rovinato) però non mi è sembrata assolutamente credibile tutta questa ritrovata adolescenza, capisco che dovevano spostare Spike da Angel o che c’è sempre questa sorta di imparzialità di base per accontentare entrambi i fandom delle due ship, ma alla lunga non va bene, in una scarpa il piede lo devi mettere eddai. Il pezzo con Kennedy e l’analisi lavorativa non sono totalmente da buttare ma la reazione di Buffy al demone che lavora è totalmente fuori contesto e carattere, ormai dovrebbe essere abituata a non giudicare tutti i mostri come assassini, voglio dire lo fa fino a cinque minuti prima, quindi che roba è?? Sopratutto dal momento che le stagioni dieci e undici si baseranno proprio sul rapporto demoni-umani, o meglio quello che secondo me sarebbe dovuto essere proprio l’argomento di partenza dal dopo settima stagione. Su questo punto di vista finalmente avremo quelle che per la Dark Horse sono le stagioni di Buffy più vicine e più coerenti con questo universo.

18179Breve commento alle miniserie su Willow e Spike: la mini assolutamente obbligatoria per la stagione nove è quella di Willow, racconta di come Willow torni alla ricerca della magia e il modo per riparare l’arma più potente di Buffy, mi è piaciuta molto poiché diventa un vero viaggio introspettivo nel personaggio, molto coerente e che mancava da un bel po’, la cara strega in queste ultime due stagioni funge poco da personaggio principale e tanto da deus ex machina, anzi sembra esserlo quasi di più Xander importante in questo senso come presenza assidua, perciò non era solo necessaria ai fini della storia questa mini ma anche a dare un punto ben preciso di questo momento al character, obbligatoria quindi per i fan della “rossa”. Sulla mini di Spike non ho molto da dire è molto “meh” e piuttosto inutile, non c’è tanta introspezione e per vedere la solita tizia che alla fine si prende una cotta per lui ma si rende conto che lui ama un’altra, direi anche no grazie.

Spero di essere stata abbastanza esaustiva, in pratica lo consiglio a chi è stato spaventato dalle scelte barbine della scorsa stagione ma ama comunque questo mondo e a chi inevitabilmente vuole vedere come va avanti la storia, si rivela una buona stagione in fin dei conti, con momenti memorabili. Alla prossima con forse il più bel prodotto di sempre fatto da Dark Horse, la stagione parallela di Angel e Faith!

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Titolo: Buffy The Vampire Slayer Stagione 9
Edizione italiana: Buffy The Vampire Slayer S09 vol.1-5, Edizioni BD
Edizione originale: Buffy The Vampire Slayer Season 9 #1-25, Dark Horse Comics
Storia: Joss Whedon, Jane Espenson, Andrew Chambliss, Scott Allie
Disegni: George Jeantys- Karl Milona-Cliff Richards
Formato: brossurato
Prezzo: tra i € 12,50 e i 14

3 Risposte a “Buffy The Vampire Slayer Stagione 9 – Recensione”

  1. Complimenti a prescindere per aver scritto l’articolo, su Buffy non ce ne sono mai abbastanza 😉 Non condivido alcune tue perplessità e non giudico tali quelle che tu noti come “forzature” (es. buffybot), ma preferisco sottolinare come sia totalmente d’accordo con te sulla qualità che accenni avere la collana parallela “Angel & Faith”, che comunque considero migliore di questa collana principale e anche della stagione 8.

    1. Sì, la considero migliore su quasi tutti i fronti Angel e Faith. Grazie per il commento e il complimento nonostante le divergenze che citi (che apprezzo ci siano dato che ogni fan vive gli story-arcs in modo diverso e anche i personaggi, anzi se vorrai spiegarti, sei liberissimo, non faccio parte della categoria litigiosa del fandom) ed è vero che di articoli non ce n’è mai abbastanza!

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