Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco – stagione 1 parte 2 – Recensione

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Ed eccoci di nuovo a parlare del remake dei Cavalieri dello Zodiaco made in Netflix, dal 24 Gennaio 2020 sono infatti disponibili i nuovi episodi della serie.

Non è che ci sia proprio molto da dire in realtà. Questi nuovi sei episodi non fanno altro che confermare tutti i difetti evidenziati nella prima tornata.

La grafica continua a far sembrare i personaggi dei pupazzoni animati, cosa resa ben evidente dai capelli del Cavaliere d’Argento Eris che fanno l’effetto plasticoso, sembrano delle banane, non riesco a capacitarmi di questa scelta, perché non fargli dei capelli realistici? Non lo sono nemmeno nei movimenti, sono fissi sul corpo dei protagonisti, così come i visi sono poco espressivi. Molto meglio invece l’effetto cromato delle varie armature.

La trama inizialmente sembra migliorare, ma non tanto per una ritrovata ispirazione da parte degli sceneggiatori di questo remake ma per il semplice che i primi due episodi ricalcano quasi alla perfezione gli eventi del manga, quasi perché qualche personaggio viene sacrificato, come Babel del Centauro e il suo combattimento con Crystal/Hyoga, e per un attimo mi hanno anche stupito motivando una cosa che nel manga avveniva senza una vera spiegazione, poi decidono di accelerare e tutta la parte relativa ai Cavalieri d’Argento viene liquidata così in tre puntate scarse, saltando ulteriori pezzi, personaggi e scontri. Forza veloci! Che non abbiamo tempo nemmeno di piangere per un attimo il sacrificio di Sirio, anzi Seiya sembra non farci nemmeno caso quando riprende i sensi, dopotutto il suo amicone ha solo perso la vista! Si torna così a quanto dissi la volta scorsa, si vuole fare qualcosa di nuovo senza ricalcare scena per scena la serie classica ma toccando lo stesso quei momenti iconici ma senza un minimo di pathos ed emozione, non si emozionano i personaggi, dovremmo farlo noi spettatori?

Si arriva così alla parte davvero nuova negli ultimi due episodi fatti quasi esclusivamente di noiosissimi spiegoni su questa fantomatica profezia che vedrebbe Lady Isabel distruggere il mondo anziché salvarlo e noi poveri umani nel mezzo di questa guerra tra divinità e superumani. Dio sto sbadigliando pure ora… Quasi rimpiango il tombino dei primi episodi.

E niente, rimaniamo in “trepidante attesa dei prossimi episodi” con le dodici case. Riusciranno a rendere noiosa anche questa parte?

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

8 Risposte a “Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco – stagione 1 parte 2 – Recensione”

  1. Dai, sono sicuro che il cavaliere che adori, Scolo di Tombino (da non confondere col cavaliere della sua stella gemella, Tombino di Scolo) farà presto la sua comparsa.
    Sostituisce da solo i Cavalieri d’acciaio.

  2. Quindi, se la prossima stagione sarà sempre di sei episodi, avremo 2 case per puntata.
    Comunque, cosa hanno spiegato qui che nel manga non c’era?
    Peccato per tutto il resto, operazione incomprensible (non mi pare stia generando affari, merchandising o altro) e pure bruttina.
    Per la cgi e i “pupazzoni” temo già per l’altra serie di He-Man annunciata proprio da Netflix (non quella di Kevin Smith in grafica tradizionale).

    Moz-

    1. Spero non assassinino anche HeMan… vabbè che la SheRa di Netflix tutto sommato sono anche riuscito a guardarla senza storcere troppo il naso. Per lo meno il personaggio di Catra è stato reso bene

      1. She-Ra, che piaccia o meno ai conservatori, può contare su una storia solida e ben sviluppata, cosa che la serie classica non era e non voleva essere. Con i Cavalieri succede l’opposto.

    2. Dipende anche dalla casa di produzione, qua c’è la Toei che non mi pare abbia mai brillato per serie in CGI.
      Questa è stata realizzata essenzialmente per il pubblico americano dove il brand non ha mai preso come nel resto del mondo.

  3. Non riesco a farmela piacere… 😔 sarà che sono troppo affezionato alla serie “classica”, ma questa plasticosità, questa mancanza di epicità mi lascia perplesso. Eppure serie moderne che rendono giustizia alla saga ci son state a mio avviso, basti pensare a “lost canvas”.. boh!?

  4. Una di quelle serie che guardi sapendo che stai sprecando ore preziose della tua vita! 😂
    L’idea di rendere la serie un po’ più moderna ci stava ma è tutto “mischiato” senza senso e troppo veloce (velocizzare qualche evento andava anche bene ma non in modo così eccessivo!).
    Peccato, un’occasione sprecata.

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