Zapping #3 (Ottobre 2022)

Gli altri film e serie tv visti ad Ottobre

Terzo appuntamento con Zapping, la rubrica in cui parlo brevemente di tutti gli altri titoli che non trovano spazio in articoli veri e propri e che talvolta risulterebbero eccessivamente off-topic ma che meriterebbero una menzione. Fino a due settimane fa pensavo avrei saltato l’appuntamento, non stavamo guardando più niente, poi complice una settimana abbondante di mutua abbiamo fatto una bella scorpacciata.

Mentre mia moglie ha concluso di guardare House of the Dragon io non sono andato molto oltre rispetto ad un mese fa per cui ne riparleremo prossimamente. Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere invece non abbiamo ancora avuto la forza per proseguire.

In compenso abbiamo recuperato tutti gli episodi usciti finora di Andor, l’ultima serie tv dall’universo di Star Wars. Partivo con poco interesse e capisco anche che inizialmente abbia fatto meno visualizzazioni delle serie precedenti, dopo i buchi nell’acqua di The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi non mi stupisco che molti abbiano pensato di passare oltre, mettici poi che si tratta di un personaggio decisamente meno iconico, però bisogna ammettere che è un buon prodotto. Non voglio urlare al capolavoro come fanno altri pseudo guru dell’internet ma funziona, ci mette un attimo ad ingranare, i primi due episodi potevano benissimo svolgersi più in fretta e non sarebbe cambiato nulla ma quando parte il grande colpo ha una bella svolta. Inoltre Andor ha il pregio di mostrare altri lati dello sconfinato universo creato da George Lucas che purtroppo finiscono sempre per essere oscurati dai soliti Tattooine e simili, è interessante vedere anche la parte benestante di Coruscant, tra sfarzi e ricevimenti all’insegna della superficialità con la fiamma della Ribellione che inizia a divampare, contrapposta ai luoghi quasi asettici dell’Impero. Siamo sempre stati abituati a vedere eroi e malvagi in Star Wars, giusto in Rogue One veniva mostrata la guerra contro l’Impero per quello che è realmente e nel mezzo giustamente vediamo persone che si muovono in zone più grigie. Vedremo come continua, per ora tra alti e bassi ha già vinto senza eccellere.

Nel frattempo abbiamo anche visto tutta la serie Il Villaggio dei Dannati – The Midwich Cuckoos, ennesima trasposizione del romanzo di John Wyndham,la terza per l’esattezza, la prima televisiva. Produzione britannica di soli sette episodi, per certi versi si pone come un ipotetico sequel, per chi non conoscesse il titolo, cosa che reputo quasi impossibile tanto sono iconici i bambini protagonisti di questo cult, anche inconsciamente, beh narra di questa cittadina che per un evento misterioso si ritrova completamente addormentata, al loro risveglio circa 24 ore dopo le donne in età fertile si ritrovano tutte incinta, daranno alla luce dei bambini dotati di poteri paranormali, e mi fermo qua. Dopo un primo episodio piuttosto soporifero dove ci stavamo addormentando insieme ai cittadini di Midwich la serie ingrana e inizia a salire la tensione per il terrore sempre più crescente che i genitori provano, ha un finale che potrebbe anche lasciare una porta aperta per un seconda stagione ma non saprei veramente cosa potrebbero fare senza buttare tutto in caciara. Magari in futuro ne parlerò in modo più approfondito, l’hanno data su Sky, se avete l’abbonamento dateci un occhiata.

Nel frattempo, complice un po’ la messa in onda delle repliche sempre su Sky e la citazione con spoiler in She-Hulk ci siamo messi a guardare I Soprano. E niente, quando una serie è ben scritta può anche narrarti il nulla cosmico ma riesce ad intrattenerti comunque, perché diciamo la verità, per lo più nei primi due episodi non succede poi molto, sono puntate molto introduttive dove facciamo conoscenza della famiglia mafiosa dei Soprano ma la scrittura è veramente superlativa. Siamo più o meno a metà della prima stagione ma è stupenda, una sorta di dissacrazione del cinema gangster ma con un ottima introspezione sul protagonista Tony Soprano, sicuramente ne riparleremo.

Grazie a Sky che ha dedicato un intero canale ad Halloween ho finalmente avuto l’opportunità di recuperare un cult del cinema horror italiano come Dellamorte Dellamore. E francamente non so cosa ho visto! Non riesco a dare un giudizio! Tratto dall’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi con protagonista questa sorta di proto Dylan Dog, Francesco Dellamorte, il guardiano del cimitero della piccola cittadina di Buffalora (interpretato da Rupert Everett, che poi è il volto a cui si ispirarono per DyD) che come straordinari la notte deve uccidere nuovamente i morti che ritornano in vita, ritornanti li chiama. Non è un film semplice, cioè lo è, ma le metafore di Sclavi su vita, morte, amore e libertà si scontrano un po’ con una narrazione forse eccessivamente onirica e grottesca. Indubbiamente affascinante, ha dalla sua una bella fotografia.

Chiudiamo con con King Richard – Una famiglia vincente, il film che è valso a Will Smith l’Oscar come migliore attore agli Academy Awards 2022 ma per cui l’attore viene tristemente ricordato per lo schiaffo a Chris Rock. Mi fa sempre strano vedere film biografici su personaggi ancora in vita ma il più delle volte li trovo sempre interessanti e questo non è stato da meno, anzi mi è piaciuto molto. Il film racconta la storia di Richard Williams e di come ha fatto di tutto per sfondare le figlie Venus e Serena nel mondo del tennis, convinto che avessero tutte le qualità per diventare delle campionesse nonostante il loro ceto sociale di provenienza. Trovo forse eccessivo l’aver premiato la performance di Smith che ho trovato piuttosto piatta, forse se lo sarebbe meritato per altri ruoli in passato, ma ho apprezzato il fatto che diversamente dagli ultimi film che ha realizzato l’attore, in cui ha sempre cercato di fare il padre perfetto, si è cimentato proprio con un padre che perfetto non era affatto. E il film non si risparmia nel mostrare pregi e difetti di Richard Williams, un uomo la cui testardaggine è stata fondamentale nel percorso sportivo delle figlie ma che ad un certo punto se non era per le persone a lui vicine poteva anche portare alla rovina. E c’è anche un bravissimo Jon Bernthal.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

11 Risposte a “Zapping #3 (Ottobre 2022)”

  1. Quindi mi dici che dovrei concedere una seconda possibilità ad “Andor”? Rientro in quelli che citi, delusi cioè da “Boba Fett” e “Kenobi”, e quindi “Andor” partiva malissimo, non sono riuscito neanche a finire il primo episodio.
    Grazie per la dritta sulla serie del Villaggio dei Dannati, l’attrice mi piace molto – è la doppiatrice originale di Lara Croft! – e sono molto curioso di vedere come hanno fatto questo nuovo adattamento.

    Per finire, quel luglio 1989 ero fomentatissimo, amavo alla follia Dylan Dog, scoperto nell’autunno precedente, e l’uscita dell’albo speciale annuale era un evento che mi riempiva di gioia. Esce, lo compro come fosse un cimelio santo, inizio a leggerlo… e mo’ chi è ‘sto Dellamore? La delusione fu così cocente che quando nel ’94 è uscito il relativo film gli ho fatto “ciao ciao” da lontano e non l’ho mai voluto vedere, in omaggio a quella triste estate di delusione. Rupert vestito da DyD era mitico e Anna Falchi era un bel vedere, ma mi bastarono le foto su “CIAK” (anche senza veli!), non avevo bisogno di soffrire ancora con ‘sto Dellamore Dellimortisua! 😛

    1. Secondo me si, dovresti riprovarci con Andor. rimane altalenante nell’insieme ma dopo i primi due o tre episodi ingrana e almeno se ne esce da quella confort zone per i puristi di Star Wars, che di puro non hanno nulla, e cerca di fare qualcosa di diverso. E a me Rogue One non piace, sia chiaro. Poi non è detto che ti prenda lo stesso ma fossi in te ci riproverei.

      1. Mi hai convinto 😛
        Essendo io un non-fan assoluto di Star Wars (non ho mai visto la seconda e terza trilogia, sono fermo ai primi tre film!) col fan service vado poco d’accordo e preferisco buone storie, cioè la cosa più rara della Galassia lontana lontana 😀

  2. ANDOR è stata una bella sorpresa anche per me. Non mi aspettavo nulla dato che Boba Fett e Kenobi erano state una peggio dell’altra e dato che dietro questa serie non c’erano Favreau e Filoni (che qualcosa sono riusciti a tirar fuori da questa galassia lontana lontana). Invece è una bomba!
    Secondo me i primi 4 episodi potevano essere condensati in 2 (non è brutta, è interessante nonostante la lentezza…però rimane lenta prima ancora che ci affezioniamo alla storia) ma appena spicca non la molli più. L’episodio della rapina è bellissimo ma anche i successivi con le “conseguenze” sono molto interessanti e mostrano cose mai viste nel mondo di Star Wars.
    A mani basse la cosa più interessante uscita negli ultimi anni dall’universo di Lucas.

  3. I Soprano sono anni che vorrei cominciarla (da quando si è conclusa). Ho visto che c’è tutta su Sky/Now…
    Dellamorte per me da piccolo era il film di Dylan Dog 😁 a parte la sua fissazione di farsi tagliare l’uccello…
    Infatti non sapevo che Smith avesse vinto l’Oscar e lo ricordo solo per lo schiaffo 😅 comunque credo che ci sia un problema di transitivo/intransitivo… “sfondare le figlie” fa molto violenza sessuale 😆

  4. Dellamore Dellamore l’ho visto anche di recente grazie a Sky. L’ho trovato delizioso e gli ho voluto bene da subito.

  5. I Soprano è un capolavoro indiscusso. Io rimpiango solo di non avere tempo di recuperare di nuovo tutte le stagioni, nonostante facciano bella mostra di sé in un ottimo cofanetto.
    E sono anni che mi ripropongo anche di riguardare Dellamorte Dellamore. Da ragazzina mi aveva fatto proprio schifo, per mille motivi, non ultimo perché “non era Dylan Dog” e perché la Falchi mi stava discretamente sulle balle, ma ne sento solo parlare benissimo dagli esperti.
    King Richard, carino ed interessante, ma sopravvalutato. Ho faticato anche io a capire l’Oscar a Smith, visto che in pratica rifà se stesso tranne per quei cinque minuti in cui apre il cuore a una delle due figlie, durante i quali ho pensato “eccolo lì. Il momento in cui l’Academy non capirà più un belino e gli darà l’Oscar”. Appunto.

    1. Penso sia un po’ come successo con Bohemian Rapsody, han creato un caso su un personaggio reale, in questo caso ancora vivo, e sembra quasi che si debba premiare a tutti i costi. Io però ribadisco che non penso Will Smith a sto giro faccia se stesso, anzi un minimo si è messo in gioco… o forse Richard Williams è un personaggio così controverso nell’aver allenato le figlie in quel modo quasi ossessivo da fare il giro e diventare un Will Smith all’ennesima potenza. Resta il fatto che l’ho apprezzato più qui che negli ultimi suoi film.

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