X-Men: giorni di un futuro passato – Recensione

x-men_days_of_future_past_posterTitolo originale: X-Men: Days of Future Past
Anno: 2014
Regia: Bryan Singer
Soggetto: Simon Kinberg, Matthew Vaughan, Jane Goldman
Sceneggiatura: Simon Kinberg

Cast:
Hugh Jackman: Logan / Wolverine
Patrick Stewart: Charles Xavier / Professor X
Ian McKellen: Erik Lehnsherr / Magneto
Halle Berry: Ororo Munroe / Tempesta
James McAvoy: Charles Xavier giovane
Michael Fassbender: Erik Lehnsherr / Magneto da giovane
Jennifer Lawrence: Raven Darkholme / Mystica
Nicholas Hoult: Hank McCoy / Bestia da giovane
Peter Dinklage: Bolivar Trask
Shawn Ashmore: Bobby Drake / Uomo Ghiaccio
Ellen Page: Kitty Pryde / Shadowcat
Daniel Cudmore: Piotr “Peter” Rasputin / Colosso
Omar Sy: Lucas Bishop / Alfiere
Booboo Stewart: James Proudstar / Warpath
Fan Bingbing: Clarice Ferguson / Blink
Adan Canto: Roberto Da Costa / Sunspot
Evan Peters: Pietro Maximoff / Quicksilver
Lucas Till: Alex Summers / Havok
Evan Jonigkeit: Toad
Josh Helman: William Stryker
Gregg Lowe: Ink

x-men-days-of-future-past-slideNon deve essere stata impresa facile per Bryan Singer realizzare questo film.
In primis perchè ispirata alla storia omonima, una delle più famose e apprezzate storie degli X-Men scritta da Chris Claremont su disegni di John Byrne nel lontano 1981, incentrata sui viaggi nel tempo, anticipando di qualche anno temi poi affrontati in film come Terminator (1984) e in parte Ritorno al Futuro (1985). Singer però diede già prova delle proprie capacità portando sullo schermo un’altra pietra miliare degli X-Men, Dio ama, l’uomo uccide, nel secondo episodio della saga del 2003. All’epoca però la quantità di personaggi da gestire era decisamente meno ed il rischio di assistere ad un altro X-Men: conflitto finale (il terzo capitolo della saga realizzato da Brett Ratner) era dietro l’angolo.
Giorni di un futuro passato infatti unisce il cast della trilogia originale (2000-06), compreso Wolverine (Hugh Jackman) tanto amato quanto “scomodo”, con quello del bellissimo prequel X-Men: l’inizio (2011) di Matthew Vaughan ancora presente avendo contribuito alla scrittura della storia.
X-Men-Days-of-Future-Past-Trailer-Iceman-Ice-Slide-700x425Eppure Singer è riuscito nell’impresa di realizzare non solo il settimo capitolo della saga (il terzo per lui) ma il migliore!
Il film funge da sequel sia per la trilogia originale (collocandosi anche dopo il film solista di Wolverine del 2013) che per il prequel incrociando le due linee temporali in una storia decisamente ambiziosa.
Perchè poco fa ho definito Wolverine scomodo? Semplice, la sua sola presenza rischia di oscurare quella degli altri protagonisti come gia accaduto in X-Men: conflitto finale, e pure in questa pellicola ricopre un ruolo importantissimo, ruolo appartenuto nel fumetto a Kitty Pryde (qui interpretata nuovamente da Ellen Page), decisione che apparentemente poteva sembrare legata ad esigenze commerciali, dopotutto Wolverine è tra i personaggi Marvel più amati e conosciuti, la sua sola presenza è sinonimo di guadagno.
Singer e soci però riescono ad inserirlo nella trama da loro orchestrata nel contesto cinematografico riuscendo a dare una spiegazione plausibile sul perchè sia lui a compiere il viaggio nel tempo (e non solamente perchè presente in entrambe le epoche) e senza rubare la scena agli altri personaggi coinvolti.
Nessun personaggio è fuori posto o superfluo e soprattutto sono scritti bene. In primo piano al fianco di Wolverine (nel passato) troviamo i bravissimi protagonisti di X-Men: l’inizio: Charles Xavier (James McAvoy), Magneto (Michael Fassbender) e Mistica (Jennifer Lawrence) il cui complicato rapporto iniziato nel film del 2011 viene approfondito, Mistica in particolare è il fulcro di tutta la storia divisa tra l’amore per la famiglia e la causa mutante. Un po in secondo piano il giovane Hank McCoy, la Bestia (Nicholas Hoult) mentre Havok (Lucas Till) ha solo un breve cameo, insieme ad un giovane Toad (futuro alleato di Magneto nel primo X-Men)
x-men-days-of-future-mcavoy-patrick-stewart-636-370Ottimi come sempre Patrick Stewart e Ian McKellen, rispettivamente gli anziani Professor X e Magneto della trilogia originale, toccanti i dialoghi tra i due (ma anche il confronto Xavier giovane/Xavier anziano) forse un po’ penalizzati dalle minori scene che li vedono presenti. Sempre nelle parti ambientate nel futuro riprendono i loro ruoli Halle Berry (Tempesta), Shawn Ashmore (l’Uomo Ghiaccio, decisamente più convincente in poche scene qua che in conflitto finale), la gia citata Ellen Page (Kitty Pryde) e Daniel Cudmore (Colosso) a cui si aggiungono volti nuovi come Omar Sy (Alfiere), Fan Binbing (Blink), Booboo Stewart (Warpath) e Adan Canto (Sunspot). Vecchi e nuovi X-Men del futuro sono protagonisti di sequenze di puro spettacolo grazie soprattutto all’azzeccatissimo uso dei poteri della teleporta Blink con coreografie da battaglia veramente uniche.
Nel ruolo del villain c’è Bolivar Trask interpretato dal bravo Peter Dinklage (famoso per il suo ruolo in Game of Thrones) intenzionato a realizzare il progetto Sentinelle affiancato da un giovane William Styker, colui che in futuro compirà esperimenti su Wolverine.
Quicksilver-X-MenMa la vera sopresa di questo vastissimo cast è il giovane mutante Pietro Maximoff (Evan Peters), capace di muoversi a supervelocità, il suo coinvolgimento aveva fatto molto discutere i fans, in gran parte per l’aspetto datogli nel film ma c’è veramente da ricredersi, la sua sequenza è una delle più belle e divertenti di tutto il film (Zack Snyder impara come si usa lo slow motion!)
La trama coinvolge e miscela sapientemente azione, divertimento (soprattutto nella prima parte) e introspezione psicologica. Il film non è esente da difetti causati soprattutto da piccole incongruenze (o comunque domande rimaste irrisolte, almeno momentaneamente) con le altre pellicole della saga ma che non influiscono in nessun modo con la riuscita del film.

x-men_daysoffuturepast_blinkX-Men con i suoi 14 anni di vita si attesta così come la più longeva saga cinematografica dedicata a dei supereroi, non priva di scivoloni ma capace ancora di rinnovarsi, stupire e superarsi, e speriamo che ci riescano anche con il prossimo episodio (aspettate la fine dei titoli di coda!) impresa quasi impossibile perchè X-Men: giorni di un futuro passato è veramente uno dei migliori cinecomics di sempre!

Voto: 9 ½

Il futuro è salvo ma l’Apocalisse è vicina!

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

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