X-Men ’97 stagione 1 (2024) – Recensione della serie Marvel

X-Men ’97 stagione 1 (2024) – Recensione della serie Marvel

X-Men ’97 è semplicemente il miglior prodotto Marvel post-Endgame a mani bassissime. Fine. Potrei benissimo chiuderla qua e vi starei dicendo semplicemente la pura verità, ma non siamo su un social network e quindi mi tocca argomentare un po’.

X-Men ’97, non solo è il miglior prodotto post-Endgame ma è anche il miglior adattamento mai realizzato sugli X-Men, un risultato che la Fox, nonostante abbia realizzato alcuni ottimi film, non ha mai raggiunto in vent’anni.

Ed è qualcosa di veramente inaspettato. Sul serio, ma chi se lo aspettava un risultato del genere da un sequel nostalgico di una serie animata di metà anni ’90? Certo ci si aspettava di vedere qualcosa di bello ma non a questi livelli.

X-Men '97 season 1 episode 1 team

Anche perché per quanto X-Men: The Animated Series (o Insuperabili X-Men per i più nazionalisti) sia stato uno degli show animati supereroistici più belli dell’epoca, non ha mai raggiunto le vette della concorrente Batman: TAS. Giusto per dirne una.
X-Men: TAS portava argomenti sicuramente più alti rispetto alla media delle serie animate di quegli anni ma era pur sempre una versione con il freno a mano dei fumetti rivolta ai bambini. I limiti c’erano ed erano evidenti, come le armi da fuoco sostituite da armi laser o gli artigli di Wolverine che non hanno mai realmente ferito nessuno. Finora.

Con questo non sto dicendo che i fumetti fossero rivolti esclusivamente ad un pubblico di adulti. Quella è una scemenza che cerca di vendervi chi li chiama graphic novel e non vuole ammettere che la maggioranza dei fumetti supereroistici, ed in particolare Marvel e DC, si rivolgono essenzialmente ad un pubblico di adolescenti. Ma le storie spesso hanno delle sfumature e dei toni che si rivelano adatte anche ad un pubblico più grandicello, e non vi è nulla di male nel leggerli anche da adulti. Ed è qui che X-Men ’97 sfodera la sua carta vincente, e nello scrivere carta mi sta scendendo una lacrimuccia. If you know what I mean.

X-Men '97 Wolverine e Gambit

X-Men ’97 si rivolge principalmente al pubblico dell’epoca ormai divenuto grandicello, spogliando la serie originale di quella ingenuità fanciullesca e riportando i mutanti Marvel alle origini.

Inutile girarci intorno, la serie soffre di alcuni evidenti problemi. In sole dieci puntate hanno condensato e citato non so quante saghe ed episodi famosi degli X-Men. Si va da Inferno a Vitamorte, E is for Extinction, Attrazioni Fatali, persino un po’ del recente Gala Infernale e soprattutto Operazione: Zero Tolerance. X-Men ’97 corre veloce e tanto, senza darti mai la possibilità di respirare, eppure centra perfettamente l’obiettivo.

Forse perché a differenza dei film dove ci si concentrava su pochi personaggi (vedi Wolverine nella trilogia originale e Magneto e Xavier nei film prequel) e tanto sul messaggio sociale, qui si preferisce concentrarsi su tutti i personaggi e raccontarci il dramma derivato dalla loro lotta per una convivenza pacifica senza discriminazioni. Il sacrificio che volenti o nolenti devono compiere per portare avanti il sogno di Xavier difendendo un umanità che li teme e li odia. Quindi più che le azioni e le battaglie sono le dinamiche e gli scontri che si vengono a creare tra i personaggi a tenere banco in questi dieci episodi.

X-Men '97 Nightcrawler

Si ride (almeno all’inizio), ci si commuove, ci si emoziona. La fede dei personaggi alla causa viene messa a durissima prova e non sai veramente mai a chi dare ragione o torto.

Inoltre gli X-Men sono i personaggi perfetti per soddisfare tutti i requisiti dell’Algoritmo: lottano le discriminazioni, sono un cast inclusivo ed LGBT. Ma X-Men ’97 non lo fa in quel modo freddo e asettico limitandosi a spuntare le voci di una lista, il tutto avviene senza sacrificare o dimenticarsi di realizzare storie coinvolgente. Soprattutto ricordandosi dei fumetti originali. Ed è qui che fa la differenza con praticamente tutti gli ultimi titoli Marvel realizzati negli ultimi anni.

Aggiungeteci che in questi dieci episodi gli animatori si sono divertiti tantissimo a sperimentare prendendo ispirazione dagli anime (il terzo episodio pare uscito direttamente dalla mente di Go Nagai) e dagli horror (Vitamorte parte 2, che ammettiamolo, non è un adattamento riuscitissimo), tra le altre cose.

X-Men '97 Sentinel

Il quinto episodio, Ricordalo, rappresenta forse l’apice della serie. Un episodio densissimo ed emozionante. Per il resto va apprezzato il voler rendere la serie veramente corale e non Wolverinecentrica. Va però riconosciuta una gestione superficiale in altri aspetti, come alcune decisioni repentine nel trittico finale che forse meritavano qualche battuta in più. E l’apparizione di quell’entità usata come Deus Ex Machina è stato piuttosto scontato e banale.

Eppure ne voglio ancora. Esattamente come la serie classica mi ha avvicinato al mondo del fumetto, o ha contribuito notevolmente a farlo, X-Men ’97 mi ha riportato ad amare i mutanti, o almeno mi ha ricordato perché li amo.

E niente, non ci rimane che aspettare la seconda stagione che si preannuncia semplicemente Apocalittica.

X-Men '97 poster

X-MEN ’97 stagione 1

  • Creata da: Beau DeMayo
  • Studio d’animazione: Marvel Animation
  • Genere: fantascienza, supereroi
  • Anno: 2024
  • Episodi: 10

Classificazione: 4.5 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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