I Transformers a fumetti: l’epoca DreamWave

I Transformers a fumetti: l’epoca DreamWave

Dopo la conclusione di Transformers: Generation 2 della Marvel Comics nel 1994 i Transformers sparirono dagli scaffali delle fumetterie.
Nel 2000 la nota rivista di settore Wizard venne pubblica un articolo dedicato ad interpretazioni moderne di diverse serie e properties anni ’80. Titoli come Masters of the Universe, Thundercats e G.I.Joe venivano reinterpretati da artisti come Ed McGuinness, Jim Cheung e J.Scott Campbell. All’appello non potevano mancare i Transformers la cui interpretazione venne fornita dal disegnatore Pat Lee. Lee era il fondatore della DreamWave Productions, studio canadese creato dallo stesso Lee con suo fratello Roger nel 1996 come etichetta sotto la Image Comics.

Come disegnare i mecha

Con uno stile moderno che senza nasconderlo strizza l’occhio ai mecha giapponesi, Pat Lee colpì notevolmente il fandom. Sempre su Wizard pochi mesi dopo, in un articolo intitolato come disegnare i mecha, l’artista ebbe nuovamente la possibilità di disegnare i Transformers.

Un anno dopo Hasbro, probabilmente galvanizzata dal riscontro positivo di disegni di Pat Lee, offriva la licenza per realizzare nuovi fumetti sui Transformers. Diversi editori si dimostrarono interessati, Marvel inclusa. Il problema fu che intendevano tutti usare l’arte di Pat Lee ma questi dichiarò che avrebbe accettato solo se DreamWave avesse ottenuto la licenza. La Marvel si tirò indietro, pare a causa della cifra richiesta da Hasbro, e la licenza venne ufficialmente acquisita dalla DreamWave nel dicembre del 2001. Forti del nuovo titolo di punta in loro possesso decisero di separarsi definitivamente dalla Image diventando un editore indipendente.

Le prime pubblicazioni

Il titolo di lancio della DreamWave fu la miniserie Transformers: Generation One. Scritta da Chris Serracini e disegnato ovviamente da Pat Lee divenne immediatamente un successo dominando la classifica di vendite Diamond.

Il catalogo dedicato ai Transformers venne poi ampliato ad altri titoli, tra cui una serie regolare basata sulla serie animata Armada. La serie fu poi rinominata Energon per adattarsi alla rispettiva linea di giocattoli, sempre scritta da Serracini.

La seconda miniserie di Generation One invece venne scritta da James McDonough, all’epoca accreditato come Brad Mick. Mick realizzò una storia totalmente diversa da quella originariamente prevista da Serracini, e venne affiancato da Adam Patyk per la serie regolare.

DreamWave infine assunse Simon Furman, lo storico sceneggiatore dei Transformers alla Marvel Comics, per scrivere The War Within. La prima storia a non essere direttamente basata su una linea di giocattoli esistente.

Primi problemi

Nel 2002 però iniziarono i primi problemi per l’editore. Scoprirono infatti che la licenza permetteva loro di vendere solo negli Stati Uniti portando ad una sospensione della distribuzione internazionale. Ma non era un problema esclusivo della DreamWave. Anche la Devil’s Due, che all’epoca pubblicava i fumetti dei G.I.Joe, dovette interrompere le pubblicazioni.
Il successo dei Transformers portò l’editore alla decisione di interrompere serie originali come Dark Minds e Warlands (entrambe pubblicate in italia da Cult Comics) per concentrarsi su licenze come Teenage Mutant Ninja Turtles e diversi franchise Capcom. Ma di questi ultimi nessuno è durato a lungo, alcuni non hanno mai visto la luce.

Iniziano così a farsi sempre più forti le voci secondo cui gli artisti non vengano pagati. O che erano costretti ad avere uno stile vicino a quello di Pat Lee. Voce avvalorata dalle evidenti modifiche apportate ai disegni di Andrew Wildman nella seconda miniserie di The War Within.

A metà 2004 annunciano l’arrivo di nuovi autori senza menzionare la rottura con Patyk e McDonough a cui pare dovessero molto denaro per il loro lavoro. Il disegnatore James Raiz temendo di lavorare senza essere pagato rifiutò l’offerta di disegnare la successiva miniserie di The War Within. Nel frattempo Pat Lee torna a lavorare a contratto per Marvel e DC.
Anche Simon Furman si unisce alla schiera di artisti non pagati dall’editore mentre a Serracini viene chiesto di riscrivere storie di Patyk e McDonough. Ma quelle storie non videro mai la luce dal momento che Hasbro aveva già rifiutato di rinnovare loro la licenza.

La bancarotta

Il 4 Gennaio 2005 DreamWave dichiara ufficialmente bancarotta con un debito che superava di gran lunga il milione di dollari. Nessuno degli ex dipendenti ha mai visto un centesimo.

Pat Lee ci riprova un anno dopo con Deam Engine, nuova società avviata con suo fratello Roger spostando segretamente le risorse della DreamWave. Fu costretto a lasciare la nuova attività e ad aprirne un altra ancora, la Pat Lee Productions. Nel frattempo le rimanenti risorse DreamWave, incluso il nome dell’azienda e i diritti delle serie originali, sono stati acquistati da un imprenditore canadese ma nessun nuovo fumetto è mai pubblicato.
DreamWave chiude definitivamente nel 2006, cedendo nuovamente i diritti a Roger Lee e alla Dream Engine.

Elenco delle pubblicazioni

GENERATION ONE

  • Transformers: Generation 1 vol.1 #1-6 – Prime Directive
  • Transformers: Generation 1 vol.2 #1-6 – War and Piece
  • Transformers: Generation 1 vol.3 #1-10 serie regolare
  • Transformers: The War Within #1-6
  • Transformers: The War Within – The Dark Ages #1-6
  • Transformers: The War Within – The Age of Wrath #1-6
  • Transformers: Micromasters #1-4

UNICRON TRILOGY

  • Transformers: Armada #1-18 serie regolare
  • Transformers: Energon #19-36 serie regolare che continua la numerazione della serie precedente

CROSSOVER

  • Transformers/G.I Joe #1-6
  • Transformers/G.I.Joe: Divided Front #1-6

ALTRE PUBBLICAZIONI

  • Transformers: More Than Meets The Eye #1-8 (profile book)
  • More Than Meets The Eye – Transformers: Armada #1-5 (profile book)
  • 20th Anniversary Transformers Summer Special (one shot)

In Italia i Transformers DreamWave sono stati pubblicati parzialmente sulla collana Mega Cult di Panini Comics in dodici numeri (#11-22) contenenti le prime due miniserie Generation 1 (Prime Directive e War and Piece) e Transformers: Armada #1-11.

Fonte: Transformers Wiki

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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