Transformers di Michael Bay – Recensione

Quando vidi al cinema Transformers di Michael Bay, il primo blockbuster basato sugli omonimi giocattoli Hasbro, ricordo che fui entusiasta del risultato. Mi divertì e mi emozionai a vedere sul grande schermo questo giocattolone fatto di gag, robottoni ed esplosioni. Con gli anni e i sequel Michael Bay è diventato una sorta di barzelletta, sinonimo di esplosioni e zero trama, etichettato come un pessimo regista, spesso ingiustamente anche se un notevole calo qualitativo nella saga è evidente.
Ma a distanza di tredici anni cosa è rimasto di questo primo film?

Era parecchio che non lo vedevo e il mio interesse per la saga cinematografica è andato inevitabilmente scemando dopo il secondo film, speravo di riprovare le stesse sensazioni ma mi sbagliavo, alla fine ho provato sentimenti contrastanti.
Ha dei bei numeri questo film, l’emozione per un fan come me nel vedere per la prima volta gli Autobots riuniti e trasformarsi di fronte a Sam Witwiky (Shia LeBeuf) è sempre la stessa di allora (“Fra cinquant’anni, quando ci ripenserai, non vuoi poterti dire sono salita su quell’auto?” Sam a Mikaela) e ho trovato l’approccio pseudo realistico di questo primo contatto con alieni in guerra tra loro credibile, non siamo più negli anni ’80, quel tipo di ingenuità tipica della serie animata non sarebbe accettabile, ma di contro ha il fatto di mettere i Transformers del titolo in secondo piano rispetto ai tanti umani protagonisti. Sembra quasi di guardare Independence Day o Mars Attacks!, tante storie che si intrecciano e finiscono con il confluire in questa battaglia tra alieni per il controllo dell’All Spark in cui gli umani son finiti nel mezzo, in cui i Transformers sono solo un mero contorno. Quando uscì il film di Bumblebee questo venne accostato a E.T. di Spielberg, che guarda caso è produttore esecutivo della saga cinematografica, e per certi versi lo si può già dire di questo primo film, personalmente E.T. non l’ho mai visto, conosco grossomodo la storia ma mi stupisce come nessuno all’epoca ne abbia notato le similitudini, il rapporto tra Sam e Bumblebee non è molto diverso da quello di Charlie e Bumblebee nel suo film.
Diventa un po’ un mischione questo Transformers, un po’ catastrofico, un po’ sentimentale, un po’ giocattolone, e un po’ umoristico. E sull’umorismo ce ne sarebbero di cose da dire…
Uno dei luoghi comuni dei finti cinefili da social è che i film Marvel Studios abbiano introdotto un umorismo sempre più infantile e fuori luogo al cinema, personalmente ho sempre pensato che lo stesso tipo di umorismo di quei film fosse presente in forma diversa già nei film anni ’80 e ’90 che tanto idolatriamo, detrattori Marvel Studios compresi, ma a rivedere Transformes direi che questo presunto trend non lo abbia lanciato la Marvel ma Michael Bay. Transformers non è Bad Boys, certe battute funzionano alla grande, altre molto meno e sfiorano il trash, talvolta invece lo sfondano del tutto. I Transformers sono ridotti ad un gruppo di disadattati protagonisti di gag imbarazzanti, come la sequenza nel giardino dei Witwicky in cui Optimus Prime continua a ripetere “ops” ogni volta che calpesta e distrugge cose mentre in casa i Witwicky discutono di masturbazione con il figlio di fronte ad un imbarazzata Megan Fox, o Bumblebee che letteralmente urina su John Turturro, potevano farmi ridere quando ero appena maggiorenne, ora mi causano solo cringe.
Ci rimangono i Transformers no? Eh, insomma, come dicevo poco fa sono un mero contorno, protagonisti soprattutto delle sequenze d’azione finali, molto caotiche a dirla tutta (dopotutto si parla di ammassi robotici realizzati in CGI che lottano tra loro in modo frenetico), non hanno un vero e proprio ruolo fondamentale nella trama, se si esclude Bumblebee, si lasciano andare in esplosioni e distruzione e stop. Persino la battaglia tra Optimus Prime e Megatron dura uno sputo e il leader degli Autobots non ha nemmeno la soddisfazione di sconfiggere lui stesso il suo rivale, se no che lo abbiamo pagato a fare Shia LeBeouf? Dopotutto non è la storia dei Transformers ma di come gli umani li hanno incontrati.
E quindi che ci rimane del primo Transformers di Michael Bay? Al netto di tutti i suoi difetti rimane forse il film più ispirato, spontaneo e sincero dedicato agli omonimi giocattoli trasformabili e tutto sommato si lascia guardare.
(Ma un fan duro e puro sa che un film in cui Starscream vuole riportare in vita Megatron è un pacco)

Classificazione: 3.5 su 5.

Per non perdervi nessun aggiornamento vi ricordo che potete seguirci su FacebookInstagram e Telegram

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

3 Risposte a “Transformers di Michael Bay – Recensione”

  1. Anche io entusiasta alla visione, ma con il passare del tempo dico che è solo il primo di una lunga serie di brutti film sui Transformers (che certo hanno raramente brillato per complessità di trame, nella loro storia animata).
    La scena di Optimus in giardino è terrificante, la lunga parte finale di combattimenti noiosa. Non ho capito Jazz ridotto a manichino spappolato da Megatron in un colpo. Megatron iperforte e i suoi Decepticons che vengono tranquillamente abbattuti da Optimus. Secondo me non hanno dosato bene le forze.
    Bella solamente la prima scena della trasformazione, quella toglie il fiato 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.