Thunderbolts* (2025) – Recensione del cinecomic Marvel Studios

Thunderbolts* (2025) – Recensione del cinecomic Marvel Studios

Parafrasando un altro grande cinecomic, Thunderbolts è il film che non ci meritiamo ma di cui noi (e i Marvel Studios) avevamo bisogno.

Un film con protagonisti dei personaggi di serie B apparsi in diversi altri (mediocri) progetti riuniti in un team dal sapore di Suicide Squad in versione Marvel? E chi ci credeva? Nemmeno i fan dei fumetti vedendo un team così diverso dalla versione e dall’idea originale dei Thunderbolts cartacei. Perplessi ci domandavamo perché fare un team compost essenzialmente da personaggi molto simili tra loro. Forse distratti dai diversi disastri post Endgame non abbiamo avuto la lungimiranza di vedere cosa accomuna veramente questi personaggi, al di là delle loro capacità. Sono tutte personalità rotte. Ma soprattutto come su questo ci si potesse costruire un bel film.

Thunderbolts non è il miglior film realizzato dai Marvel Studios, in termini puramente cinematografici, ma ha cuore. E, lasciatemelo dire, forse è il miglior film post-Endgame. Per me lo è, e per più di un motivo. Perché è facile fare i soldoni con film come No Way Home e Deadpool & Wolverine riportando sullo schermo vecchie glorie come lo Spider-Man di Tobey Maguire e Hugh Jackman. Thunderbolts riesce laddove il nuovo Captain America ha fallito clamorosamente, è riuscito ad elevare dei personaggi secondari del MCU, a renderli, almeno per questa volta protagonisti principali. Non commette l’errore di Brave New World, non cerca di farci apprezzare a tutti i costi questi personaggi, non ce li dipinge come perfetti. Anzi, è proprio il contrario ed è proprio su questo concetto che ruota tutto il film. E in questo bisogna ammettere che rispetta in pieno lo spirito Marvel dei supereroi con superproblemi.

Inaspettatamente, quello che sembrava un film secondario di supereroi, in un mercato ormai inflazionato e che sembra (almeno a parole) aver stancato il suo pubblico (ma poi, salvo qualche eccezione, sono gli unici film a portare pubblico al cinema), ci si ritrova davanti a qualcosa di diverso. Una sorta di seduta di gruppo sul tema della depressione e del vuoto interiore che accompagna chi ne soffre. Vuoto è la parola chiave di questo film e non in senso negativo, non questa volta, non nei confronti del film almeno. E lo fa con delicatezza, in modo non scontato e senza la presunzione di voler risolvere a tutti i costi il problema. Semmai è un messaggio rivolto a chi ne soffre. Posso capire che magari chi non ci è passato, direttamente o indirettamente, magari non riesca a cogliere a pieno la tematica e magari non comprendere a pieno il film.

Forse per la prima volta da tempo i Marvel Studios tornano a parlare dei personaggi, a portare su schermo personalità tridimensionali che come dicevo poco fa non vogliono piacere a tutti i costi ma che inevitabilmente finiranno col farci empatizzare e affezionare. Non è solo una scusa per buttare dentro effetti speciali e visivi di scarsa qualità come purtroppo abbiamo visto in alcuni degli ultimi film della saga. I personaggi passano in primo piano rispetto all’azione, che c’è ma è dosata bene, così come l’umorismo. In qualche modo tutti riescono a bucare lo schermo, compreso il difficilissimo personaggio di Bob/Sentry, usato intelligentemente, e Valentina Allegra De Fontaine che nella sua sgradevolezza mi è piaciuta tantissimo. Lo fanno con poche ma efficaci battute ciascuno capaci di rendere perfettamente le personalità dei personaggi, una cosa che francamente non vedevo realizzata così bene dai tempi del primo Avengers, e infatti non a caso…

Insomma, Thunderbolts non è il film Marvel che ci si aspettava ma ha tutti gli ingredienti al posto giusto e, almeno per me, è diventato subito uno dei miei titoli preferiti. Tanto che me lo rivedrei più che volentieri anche ora, cosa che ultimamente giusto Deadpool & Wolverine ha fatto ma per motivi diversi.

Thunderbolts Marvel Studios poster

THUNDERBOLTS*

  • Titolo originale: Thunderbolts*
  • Regia: Jack Schreirer
  • Sceneggiatura: Lee Sung Jin, Joanna Calo, Eric Pearson
  • Genere: supereroi, fantascienza
  • Anno: 2025

Classificazione: 4 su 5.

Ciclo Marvel Cinematic Universe

Daredevil: Rinascita
stagione 1 (2025)

< Thunderbolts* (2025) >

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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