Thor (2011) – Tutti odiano Loki

Thor (2011) – Tutti odiano Loki

Quarto appuntamento con il ciclo Marvel Cinematic Universe. Continua il rewatch dell’intero ciclo MCU, questa volta facciamo due chiacchiere sul Thor di Kenneth Branagh uscito nel 2011.

Prima di continuare, un piccolo disclaimer. Scopo di questo rewatch è quello di riguardare tutti i film della saga così da poter parlare anche di quei film che nella precedente incarnazione del blog, per un motivo o un altro, ho saltato. E vedere anche se nel frattempo la mia opinione dieci anni dopo (dall’apertura del blog intendo) è cambiata. Sto affrontando la saga in ordine di uscita e non cronologico, mi pare il più corretto da utilizzare, se no facile poi valutare con il famoso senno di poi.

Fino ad un certo punto questi film li ho rivisti tutti almeno un paio di volte. Poi ammetto di non aver più avuto lo stesso stimolo o entusiasmo.

A proposito di cambiare opinione… ritenevo il film di Thor il fratello scemo dei tre big. Ben prima del “cambiamento” visto in Thor: Ragnarok. Inteso come il meno riuscito, anche se ad oggi penso seriamente che l’unico film davvero bello della prima fase del MCU rimanga Iron Man. Con un bel punto di domanda per Avengers, avremo modo di vedere come e quanto è sopravvissuto a questi 11 anni. Per chiarezza, con davvero bello intendo che si parla di un film con la F maiuscola capace di reggersi con le sue gambine.

Ora prima di parlare del film in sé come consuetudine facciamo un breve ripasso sulla storia del suo sviluppo. Che forse è più interessante di leggere le opinioni di un tipo qualsiasi sul web.

La prima idea per la realizzazione di un film su Thor risale al 1990, anche se il personaggio in realtà era già stato adattato nel film tv Il Ritorno dell’incredibile Hulk. Ad interpretarlo fu Eric Kramer, forse non vi dirà molto il suo nome ma lo ricorderete come il Little John di Robin Hood: un uomo in calzamaglia. E se non conoscete questo film siete delle brutte persone. L’idea di farne un film fu di Sam Raimi, reduce dal suo Darkman che per certi versi è già un cinecomics. Raimi incontrò Stan Lee e propose il progetto alla Fox, ma niente da fare. Thor rimane chiuso nel cassetto diversi anni. Nel 2000 il successo del primo film degli X-Men da un notevole slancio al genere e gli ancora giovani Marvel Studios iniziano a pensarci seriamente, tanto da rivolgersi a Tyler Mane (il Sabretooth di X-Men) per interpretare l’eroe.

Il Thor di Eric Kramer

Anche in questo caso il tutto si conclude in un nulla di fatto. Nel 2004 il film è ancora orfano di uno studio disposto a realizzarlo, fino a quando i diritti non vengono acquistati dalla Sony. David S. Goyer era in trattative per scrivere e dirigere il film ma col passare del tempo perse interesse nel progetto.

Apro una piccola parentesi. Avete fatto caso che i nomi che ruotano attorno a questi cinecomics, o che hanno dimostrato particolare interesse per il genere, spesso sono sempre gli stessi? Sam Raimi, David S. Goyer, ecc.

Nel 2006 i diritti vengono acquistati dalla Paramount e il film viene annunciato come una produzione dei Marvel Studios. La sceneggiatura venne affidata allo sceneggiatore Mark Protosevich, che si dichiara fan del personaggio. Il regista Matthew Vaughn, altro veterano dei cinecomics, viene ingaggiato l’anno successivo con il compito di ridurre il budget previsto dalla sceneggiatura di Protosevich ma anche lui molla il colpo.

Dopo aver corteggiato brevemente Guillermo Del Toro, che rifiuta per dirigere Lo Hobbit (poi diretto da Peter Jackson) si arriva finalmente a Kenneth Branagh con il film programmato per uscire inizialmente nel 2010.

Il ruolo di Thor venne offerto a Daniel Craig che rifiutò perché impegnato con i film di 007. Sempre per Thor venne provinato Tom Hiddleston, che aveva già lavorato con Branagh, ma venne scelto per il ruolo di Loki. Mai scelta fu più saggia (anche se per me sarebbe stato un Joker perfetto). Alla fine il ruolo va a Chris Hemsworth, che sin dal nome è degno di interpretare il Dio del tuono, ci sono parti che richiedono grandi doti attoriali e altre che richiedono una certa fisicità.

Thor 2011

Passiamo al film. Io vi avviso, da qui in poi troverete alcuni spoiler. Proseguite a vostro rischio e pericolo.

Dopo un introduzione con lo spiegone su chi sono gli Asgardiani e i Giganti di Ghiaccio e i loro trascorsi, si passa all’incoronazione di Thor interrotta dall’introduzione di due Giganti intenzionati a rubare lo scrigno dell’antico inverno dal palazzo. Thor, contro gli ordini di suo padre Odino, parte insieme ai suoi amici, i Tre Guerrieri, Sif e suo fratello Loki, per Jothunheim e affrontare i Giganti. Cosa potrà mai andare storto? Beh, a parte rischiare di scatenare una guerra, quasi tutto. E così Odino, di fronte all’arroganza e all’imprudenza del figlio, è costretto a bandire Thor sulla Terra privo di ogni potere. Intanto Loki approfitta dell’assenza del fratello per tentare una sorta di colpo di stato ad Asgard.

Diversamente dai fumetti originali di Stan Lee e Jack Kirby, il film, scritto da Protovich e Joseph M. Straczinsky, non si concentra su un uomo che ottiene dei superpoteri ma su un dio che deve imparare l’umiltà e a diventare uomo. Per certi versi è un metaforone sulla maturità. Per un essere millenario come Thor forse è come trovarsi di fronte ad un ragazzino e al suo passaggio all’età adulta, a diventare responsabile.

Missione riuscita? Ni.

Nelle due ore di film non è che Thor abbia esattamente un vero e proprio percorso che lo renda nuovamente degno dei suoi poteri. Qua la buttano facile con il classico “lottare per gli altri e non per se stessi” dove lo scontro tra Thor e il Distruttore in difesa di Jane e compagnia fa da contro altare al suo arrogante attacco ai Giganti di Ghiaccio. Il massimo dell’umiltà che vediamo da parte di Thor è preparare la colazione.

thor 2011

Mentre Thor si gode la sua vacanza in New Mexico a Odino viene un coccolone per lo stress causatogli dal figlio, a sua insaputa manipolato da Loki, ed è costretto a riposo. Loki in questa versione è decisamente diverso dal personaggio originale del fumetti, che già stava cambiando all’epoca dell’uscita del film. Indubbiamente manipolatore e infido ma meno cattivo perché sì, nonostante tutte le sue perfidie è visivamente dispiaciuto quando Odino si accascia ai suoi piedi, e trovo che sia una scena molto bella.

Oserei dire che Tom Hiddleston si mangia tutte le scene ma sarebbe anche come sparare sulla Croce Rossa. Facile quando attori del calibro di Anthony Hopkins, Rene Russo, Ray Stevenson e Idris Elba sono ingabbiati nei loro ruoli minori. In ogni caso approfitta della cosa e prende il posto del padre sul trono. Il piano di Loki sulla carta è anche piuttosto scemo, ha fatto in modo che Thor non venisse incoronato e solo per pura fortuna quest’ultimo è stato bandito. Ciliegina sulla torta Odino sta male. Così decide di sedere al trono e non solo, intende far entrare i Giganti del Ghiaccio per uccidere Odino. E invece no!

Nei fatti Loki intende salvare Asgard, in un modo contorto e subdolo certo. E dal momento in cui sale sul trono non fa niente di davvero malvagio o sbagliato, a parte mentire al fratello sulla sorte del padre. Ma Sif e i Tre Guerrieri sanno che sta macchinando qualcosa, come fanno a saperlo? Boh, perché sì, perché Loki “è sempre stato geloso di Thor”. Un po’ debole come motivazione, non trovate?

Ha senso invece che Heimdall dubiti di lui, dal momento che sente e vede tutto, tranne Loki. Se solo ne avesse parlato prima con gli amici di Thor.

Si arriva così alla sequenza che ho sempre trovato ridicola per quanto è poco riuscita. E no, nel rivederla non è affatto migliorata. Si, perché fino a qui era la parte bella.

Thor film 2011
Ma questo non era il Thor “serio”?

Gli amici di Thor con l’aiuto di Hemidall arrivano sulla Terra, gli raccontano le verità ma Loki invia il Distruttore per… beh, c’è davvero bisogno che vi dica cosa fa un Distruttore?

I Tre Guerrieri e Sif collezionano solo una sequenza di figure demmé nel tentativo di fermare il Distruttore, utilità zero. Thor ha la sua epifania e decide di sacrificarsi per salvare la povera gente del New Mexico. Boom, di nuovo degno e come Sailor Moon si trasforma riottenendo i suoi poteri. Il tutto mentre gli altri urlano entusiasti cose tipo “Evvai!” come in un filmettino per ragazzi anni ’90.

Una volta tornati su Asgard si arriva al confronto con Loki e il film rientra un po’ in carreggiata.

Per quanto abbia esposto critiche prima quando dicevo che era la parte bella del film ero serio. Perché tolta la parte del Distruttore e un paio di cose che trovo veramente superficiali nella scrittura penso seriamente che il film ci provi a portare qualcosa di buono, e tutta la tragedia riguardante Loki e il suo folle modo per attirare l’attenzione del padre e sentirsi veramente amato è bella.

E non manca di contribuire nella costruzione di questo MCU con Phil Coulson che fa da filo conduttore di questi primi film, introduce anche se solo per pochi secondi l’agente Barton e rivediamo anche Nick Fury nella scena post-credit con il Cubo Cosmico. Cosa che ci porta dritti dritti a Captain America e Avengers.

Tutto sommato diverte e intrattiene, che è già qualcosa, per cui si porta a casa una sufficienza un po’ stiracchiata. Al di là dei suoi difetti era ancora permeato di quella magia che ha saputo colpire il cuore dei fan.

Classificazione: 3 su 5.

Ciclo Marvel Cinematic Universe

Ultimi film recensiti

Leggi anche:

Per non perdervi nessun aggiornamento vi ricordo che potete seguirci su FacebookInstagram e Telegram

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.