The Defenders – Recensione

Defenders nelle intenzioni voleva e doveva essere per le serie Marvel/Netflix quello che Avengers fu per Iron Man e soci al cinema. Nei fatti è stato semplicemente un disastro.
La miniserie del 2017 (solo tre anni per vederla, mica male) non parte nemmeno tanto male, per un attimo ci ho creduto, mi sono illuso che le critiche lette all’epoca fossero semplicemente esagerate, purtroppo superate le prime tre puntante (su otto) in cui gli eroi si incontrano, si scontrano e iniziano ad interagire tra di loro, tutto va a rotoli.

Da dove iniziare? Vedere i vari protagonisti interagire tra di loro è stato bello, a tratti molto fanservice inutile ai fini narrativi come le scene dedicate a Danny Rand e Luke Cage ma da lettore dei fumetti non posso negare di aver provato piacere e di essermi divertito. Ma finisce tutto qua. Quando la trama entra nel vivo paradossalmente arriva la noia, noia che si dipana a più livelli, ma forse semplicemente Defenders è stato un gran casino di sceneggiatura che non hanno saputo gestire.
Ci son tante cose che mi han lasciato perplesso, in parte Defenders si porta dietro i difetti delle serie soliste dei vari personaggi, e non stupisce che Daredevil risulti il personaggio migliore anche qua. Iron Fist dovrebbe essere il personaggio centrale della vicenda, obiettivo della Mano e anello di congiunzione per gli eroi, ma nei fatti continua ad essere inutile, nella lotta come in qualsiasi altra cosa, il perché la Mano voglia l’Iron Fist diventa evidente ad un certo punto dai racconti di Stick, ma non per l’Iron Fist, sveglio il ragazzo eh? Ma almeno fa andare le mani, no? No, in effetti no, vedere l’Iron Fist di Finn Jones combattere fianco a fianco con il Diavolo di Hell’s Kitchen di Charlie Cox è qualcosa di impietoso, quasi imbarazzante, per Finn intendo, la differenza è abissale. Non so se le sequenze di lotta siano tutte interpretate da Cox o se sia una controfigura ma le sue parti sono sempre le migliori e più credibili, penalizzate però da una pessima regia negli scontri di gruppo da inquadrature frenetiche che non danno alcun tempo di capire cosa stia succedendo, chiaramente per nascondere le coreografie di lotta pressoché inesistenti. L’unico che lotta sul serio sono Daredevil ed Elektra, Iron Fist fa finta, Luke Cage dall’alto della sua invulnerabilità si limita a sollevare e lanciare persone (ma solo quando se ne ricorda, cioè quando si incontra con Iron Fist la prima volta le sue mosse di kung fu non servno a niente contro di lui ma poi qualsiasi guerriero della mano lo mette a terra come niente, esattamente i suoi poteri come funzionano?) e dulcis in fundo Jessica Jones pare essere totalmente fuori posto nonostante la sua superforza. Ad un certo punto, per quanto i guerrieri della Mano siano addestrati, diventa ridicolo vedere questi personaggi dotati di tutti questi superpoteri prenderle sempre, o comunque non concludere mai nulla sul serio.
E la trama non aiuta, per essere solo otto episodi contro i soliti tredici delle serie soliste sono davvero troppi e sprofondano sempre più verso la noia, l’ultimo in particolare è stato un agonia.
E niente, Defenders è stata una grande occasione sprecata.

Classificazione: 2.5 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

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