Pochi mesi fa il piccolo editore Sbam! Comics ha coraggiosamente avviato le proprie pubblicazioni puntando alle edicole. Prima pubblicando Super Suckers (di cui potete leggere su Cent’anni di Nerditudine e The Reign of Ema) e poi con The Blue Baron, serie super eroistica nata nel 2015 ma che pare uscire direttamene dalla silver age dei comic books.
Darin Henry, creatore di Blue Baron e Super Suckers, nonché fondatore di Sitcomics, viene dal mondo della tv e si sente. Tra i suoi lavori annoveriamo titoli come Seinfeld e Futurama, tra gli altri. Entrambe le serie hanno una forte componente da commedia televisiva che nel caso di Blue Baron si manifesta nel suo essere tremendamente (ma volutamente) vintage. Il revisionismo supereroistico che va tanto di moda oggi, un oggi che dura da una trentina d’anni, si fa vintage. La vera novità è tornare alla semplicità e Blue Baron lo fa molto bene. Cosa molto facile quando ti fai aiutare nell’impresa da due mostri sacri come Ron Frenz (disegni) e Sal Buscema (copertine e chine).
Ma di che parla Blue Baron? Blue Baron possiamo considerarlo il più grande eroe del mondo, è in circolazione da oltre 300 anni, anche se in realtà la persona sotto la maschera e il costume (molto pacchiano) è cambiata nel corso degli anni e l’ultimo di essi è l’industriale Cedric Carson, ed è il leader della più grande squadra di eroi del mondo: la Heroes Union. La vita di Blue Baron cambia il giorno in cui incrocia la strada con il teenager Ernie Rodriguez. Durante una battaglia ai laboratori Carson, in cui la classe del giovane Ernie era in visita, avviene un esplosione e i due si trovano l’uno nel corpo dell’altro e non sanno come tornare alla normalità, anche perché nessuno finora pare volergli credere.
Se una volta avevamo il giovane Rick Jones che battendo i polsi lasciava il proprio posto a Capitan Marvel, o Billy Batson che si trasforma in Shazam pronunciando la parola magica ma acquisendo la saggezza di un adulto, qua abbiamo un ragazzino viziato e completamente immaturo che si ritrova nel corpo non solo di un adulto ma di un adulto con superpoteri. Potete solo immaginare l’effetto valanga che questo avrà nella vita di entrambi, dando vita ad una sequela di gag e situazioni che giocano su equivoci e fraintendimenti.
The Blue Baron si rifà con intelligenza e un tocco di modernità agli archetipi del genere supereroistico, tra i monologhi dei cattivi e frasi altisonanti, anche con furbizia facendo leva esteticamente sulla nostalgia dei vecchi lettori, in special modo con costumi veramente kitsch. Ron Frenz dal canto suo è sempre stato molto debitore a Jack Kirby e non perde occasione per omaggiare e citare questa o quella vignetta, e mi dovete scusare ma proprio non riesco a ricollegare agli originali pur avendo bene in mente le stesse identiche pose, ma per farvi capire il giovane Rodriguez con la mente di Carson si veste come il Peter Parker classico di Ditko e Romita Sr, con uno storytelling classico e pulito.
Insomma, The Blue Baron è una lettura fresca e divertente. Non un capolavoro del genere ma fa discretamente il suo lavoro e forse ci può aiutare anche a ridimensionare un po’ i grandi nomi, ormai sempre più interessati a realizzare cose sensazionalistiche, più negli intenti che nei fatti, e per soli tre numeri a soli 3,90 euro un pensiero ce lo potete fare, in attesa della prossima miniserie, perché la storia di Blue Baron mica finisce qui.
THE BLUE BARON
- Edizione italiana: Sbam! Ma #1-3, Luglio-Settembre, 2021
- Edizione originale: The Blue Baron #1-6, Sitcomics
- Storia: Darin Henry
- Disegni: Ron Frenz
- Formato: brossurato
- Prezzo: Euro 3,90 ciascuno
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I nomi in gioco mi hanno convinto 😉 Cheers
Grazie della citazione 🙂 Confermo, una serie divertente, peccato che siano solo 3 albi!
Non avevo capito che ci fosse un passaggio di testimone. Credevo fosse sempre lo stesso, tipo immortale.
Quando si cambia, il ragazzino resta immaturo… in pratica il Capitan Marvel di oggi 😆
Sono curioso di vedere Carson nei panni di Rodriguez che si veste come Peter Parker.
Li ho presi a scatola chiusa ma ancora devo leggerli. Peccato solo per il formato ridotto, dato che Super ‘Suckers era nel formato standard. Lo avranno fatto per contenere i costi ma che palle!
Comunque grazie ancora per la citazione 😉