Street Sharks: i giocattoli anni ’90

Street Sharks: i giocattoli anni ’90

Se c’è una cosa che mi è sempre rimasta qua sono i giocattoli degli Street Sharks. Ne ho sempre desiderato uno e il mio lato collezionistico li desidera ancora oggi! Per chi non lo sapesse è una linea di giocattoli prodotto dalla Mattel tra il 1994 e il 1996. Protagonisti della serie sono eroi metà umano e metà squalo, quattro fratelli trasformati in mutanti da un perfido scienziato.

Il confronto con le Tartarughe Ninja è inevitabile, è evidente che si tratti di uno dei dei loro tanti rip of. Le caratteristiche dei personaggi seguono l’archetipo dei membri delle Tartarughe, dal leader al genio, passando per il burlone immaturo, ecc. Per promuovere la linea di giocattoli venne prodotto anche un cartoon dalla DIC Productions andato in onda tra il 1994 e il 1997 per un totale di 40 episodi spalmati in tre stagioni.

Pronti a riscoprire tutta la linea di giocattoli prodotta dalla Mattel?

I primi giocattoli ad uscire per gli Street Sharks furono gli Hand Sharks, mezzi busti raffiguranti i quattro protagonisti e un cattivo. I bambini possono infilarci una mano dentro e muoverli a mo’ di burattino. In ordine i personaggi sono Ripster, il grande squalo bianco, Blades, lo squalo tigre, Jab, lo squalo martello e Big Slammu lo squalo balena. Il cattivone invece è Slobster.

Street Sharks giocattoli

Nel 1995 esce invece la prima linea di action figures vere e proprie. Ovviamente abbiamo i quattro protagonisti e quattro supercattivi che in ordine sono: Dr. Piranoid, Killamari, Slash e Slobster che già conosciamo.

Street Sharks giocattoli

La seconda linea sempre del ’95 chiamata Metallic era composta semplicemente da recolor di cinque dei precedenti modelli. Potete notare la differenza di colori soprattutto per quanto riguarda i vestiti. Nell’immagine potete anche notare il particolare packaging della serie a forma di gabbia, era davvero figo.

Street Sharks giocattoli

La terza serie invece vede l’introduzione di due nuovi alleati. l’orca Moby Lick (ricordo che poteva muovere la lingua) e lo squalo mako rockettaro Rox, e due nuove versioni di Ripster e Blades, che da questa linea verrà rinominato Streex. Ravenous Ripster ha dei tirapugni e Streex a giudicare dalla foto aveva sicuramente qualche meccanismo per farlo muovere sui pattini e dalla posizione delle mani sembra potesse impugnare qualcosa, magari una mazza da hockey.

La quarta e ultima linea del 1995 è invece la più ricca anche se i personaggi veramente inediti sono solo tre. In ordine da sinistra verso destra abbiamo: Jet Pack Jab, Moto Streex, Pool Shark Ripster, Turbo Jab, Radical Bends (un alleato degli eroi), Super Slammu, Mantaman, Slugger Slammu (bello, lo preferisco alla versione base), Power Bite Paranoid (anche questo lo trovo migliore dell’originale) e infine il nuovo villain Repteel.

Nel 1996 esce la quinta serie composta da soli tre pezzi e chiamata Night Fighters con Stingshot Streex, Trapjaw Ripster e Hydrofire Jab.

E infine abbiamo la sesta serie chiamata Space Force con solo un vero nuovo personaggio su quattro. In ordine sempre da sinistra verso destra sono: Battleclaw Streex, Evil Draxx, Powerarm Ripster e Steeljaw Jab.

Facciamo un passo indietro nel 1995 per i veicoli della serie, perché ogni linea di giocattoli degna di chiamarsi tale ne ha almeno uno! In ordine abbiamo: il Mecho Shark, Shark Force Jet, Slobster Zooki, Streex Wire Controlled, Shark Force Tank, Rip Rider Motorcycle (la cui posa è davvero figa), lo Sharkopter e infine il Sharkruiser 4×4.

Ad oggi nel rivedere queste foto il collezionista di giocattoli che è in me li prenderebbe ancora? Uhm, perché no? Sono indubbiamente invecchiate maluccio per gli standard attuali, li ricordavo decisamente migliori eppure almeno i quattro protagonisti, nelle versioni base tranne Big Slammu che preferirei in versione pugile e Ripster che mi sembra migliore nella versione metalic, e i loro alleati mutanti non mi dispiacerebbe averli. Anche Ripster sulla moto fa la sua porca figura, mentre dei cattivoni solo Power Bite Piranoid merita ancora.
E a voi piacevano? Ditemi la vostra.

[credit foto: figurerealm]

Altri giocattoli anni ’90:

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

20 Risposte a “Street Sharks: i giocattoli anni ’90”

  1. A me non piacevano granché: l’ibrido uomo-squalo della serie mi è sempre sembrato molto sgraziato già ai tempi, così ho finito per seguire pochissimo la serie.
    Probabilmente sono un caso particolare, non mi piacevano nemmeno i Biker Mice (e molti ne andavano pazzi).

    1. Direi che eri anche un pelo fuori target ormai, o sbaglio? Secondo me è un po’ il loro bello essere sgraziati, un po’ come Savage Dragon. I Biker Mice probabilmente finiranno anche loro sul blog, mi piacevano senza farmi impazzire, avevo i fumetti e un paio di giocattoli ma soprattutto le micromachines che oggi mi pento di aver buttato

      1. Per tante cose sono fuori target pure ora, ma mi piacciono lo stesso 😛 il vero “fuori target”, per me, sono le storie per bambini di età molto bassa, nell’ordine di Masha e Orso o dei PJ Mask.
        Ai tempi, se la memoria mi sostiene, ero vicino al finale dell’adolesce(me)nza e c’erano cose per ragazzini che apprezzavo.
        Per dire, poco più tardi rispetto agli Street Sharks, forse qualche anno, mi pare che abbiano trasmesso Mummies Alive e quello lo guardavo, tempo permettendo (mi pare che fosse un cartone da domenica mattina). Anni dopo ho visto qualcosa di Roswell Conspiracies, non esattamente un’opera di profondo impatto, e mi piaceva.
        Invece, squali urbani e topi motociclisti non mi hanno preso (ma avevano un discreto seguito presso altri che conoscevo, anche gente più grande di me – vale soprattutto per i ratti marziani).

        1. Il cartoon degli Street Sharks con tutto il bene che gli voglio era decisamente infantile, Mummies Alive lo ricordo nei pomeriggi ma l’ho seguito poco ma mi pare fosse un prodotto di qualità un pelo superiore, almeno nelle animazioni.

  2. Sarà che ormai ero grandicello ma non mi piacevano per niente. Ce li avevano i miei cugini più piccoli (quelli usciti nel ’95) e li trovavo proprio brutti 😝
    Penso di aver visto anche Moby Lick (il nome fa ridere) e Riptster coi capelli “veri”.

      1. E pure tu hai ragione ma ero andato in ordine di foto, seguendo la tua descrizione. Mo che non so’ stato attento a “rockettaro” e “tirapugni”, so’ dettagli 😅

  3. Tra le mie mani è girato Moby Lick, che sì: poteva addirittura ruotare la lingua, tipo slinguazzata.
    Sono invecchiati male, sembrano aver preso il peggio delle action figures delle Turtles, specie per le gambe… la Mattel non so perché ogni tanto fa queste cazzate… o forse erano i Masters ad essere veramente di qualità superiore.
    Comunque, è una linea di cui si comprende poco, facci caso: i colori stessi non aiutano ad orientarsi tra personaggi e varianti…

    Moz-

    1. Moz, con tutto il bene che gli si può volere pure i Masters mostrano tutti i loro limiti oggi. Le gambe delle Turtles avevano la giuntura a livello dell’anca, questi mi sembrano decisamente fissi e per quanto riguarda i colori i personaggi sono più che riconoscibili, le varianti non considerarle nemmeno, per me non dovrebbero mai esistere

  4. Madonna che tuffo nel passato. Del cartone me lo ricordo benissimo, ci andavo pazzo, ma neppure io ho mai avuto nessuno di questi giocattoli. È il mio più grande rammarico XD
    E a discapito di tutto devo dire che per me sono fighi ancora oggi. Sono molto esagerati e molto ani ’90, ma secondo me un bel revival (serie o film) farebbero ancora il suo figurone!
    PS: ricordo bene anche gli Extreme Dinosaurs…neppure di quelli avevo il gioco :/ ricordo però di aver avuto l’astuccio per le matite e forse il diario e qualche altra cacatina quando ero alle elementari XD

  5. Beh, diciamoci la verità, per noi di quella generazione la sigla è iconica! Ancora oggi mi trovo a cantare quattro pinne all’orizzonte!
    Credo di aver avuto tra le mani qualcuno dei protagonisti della prima linea, ovviamente non mio, sono tra quelli che li prenderebbe anche oggi!

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