Street Fighter: The Animated Series

Forse non tutti sanno che dopo il successo del film con protagonista Jean Claude Van Damme (ebbene si, anche i brutti film a volte hanno successo), nel 1995 gli Street Fighter sono protagonisti di una serie animata intitolata semplicemente Street Fighter o Street Fighter: The Animated Series. Prodotta da Graz Entertainment la serie è andata in onda negli Stati Uniti sul canale USA Network come parte dei programma contenitori per bambini Cartoon Express e Action Extreme Team, lo stesso canale che trasmetteva Mortal Kombat: Defenders of the Realms con cui ebbe pure un crossover (assieme a Savage Dragon e Wing Commander), nonostante i personaggi delle serie coinvolte non si incontrassero mai.

L’aspetto dei personaggi è preso direttamente dai videogiochi, per lo più Street Fighter II ma non mancano elementi e personaggi presi dalla serie Alpha o altri titoli Capcom come Final Fight, ma la storia è una sorta di sequel non canonico del film da cui riprende altrettanti elementi, Guile è il protagonista principale, Blanka (mischiato con Charlie) è stato trasformato dagli esperimenti di Dhalsim costretto da Bison, Ryu e Ken ridotti per lo più a due macchiette, ecc., mentre Dee Jay e Balrog cambiano rispettivamente schieramento rispetto al film, il primo è tra gli eroi mentre il secondo torna al suo posto originale come sgherro di Bison, anche se lo vediamo solo seduto davanti ad un computer con i suoi guantoni da boxe, misteri dei cartoni animati.

Nonostante la serie ricevette quasi esclusivamente pareri negativi riuscì a durare la bellezza di due stagioni e un totale di 26 episodi! Sin dalla sigla è chiara l’impostazione di questa serie animata, sembra di trovarsi davanti alla classica serie di supereroi in cui ci vengono presentati i protagonisti, Guile, Blanka, Chun-Li… e gli altri, non vengono nemmeno nominati Ryu e Ken, dopotutto sarebbero i veri protagonisti di Street Fighter.
Insomma, si tratta di una serie animata decisamente scarsa e realizzata male, episodi di scarso interesse e animati maluccio, forse non tanto peggio di tante altre in onda all’epoca ma in quegli anni andavano in onda Batman, Gargoyles, Spider-Man e Beast Wars: Transformers che erano tutto un altro livello, non stupisce che una serie così sia praticamente stata dimenticata persino dai fan di Street Fighter, se voi invece non ve la ricordate è semplicemente dovuto al fatto che è inedita in Italia, stupisce invece trovare diversi nomi noti ai lettori di fumetti tra gli sceneggiatori, gente del calibro di Len Wein (co-creatore della seconda genesi di X-Men), Marv Wolfman (Teen Titans, Crisi Sulle Terre Infinite) e Steve Englehart (Avengers, Captain America, Justice League of America), uniti a Steve Perry (autore di Shadows of the Empire, uno dei romanzi più famosi di Star Wars) e Doug Booth, che ha praticamente lavorato a tutte le serie animate di maggior successo negli Stati Uniti tra gli anni ’80 e ’90, non sono bastati a dare un senso a questa serie.

Classificazione: 1 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

2 Risposte a “Street Fighter: The Animated Series”

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