Sull’onda del successo di Street Fighter II, il 1995 vide l’uscita di quel semi disastro di film intitolato Street Fighter – Sfida finale. Jean Claude Van Damme interpreta Guile, l’eroe americano impegnato ad esportare la democrazia in un paese dominato dal perfido dittatore M. Bison. E paradossalmente da un film tratto da un videogioco trassero a sua volta un videogioco tratto da un film tratto da un videogioco. Quel gioco è Street Fighter: The Movie – The Game.
Street Fighter: The Movie – The Game venne sviluppato dall’americana Incredible Technologies e solo distribuito da Capcom. Peculiarità di questo gioco semi dimenticato, e che lo differenzia dagli Street Fighter canonici, è che usa immagini digitalizzate del cast cinematografico. Esattamente come il rivale Mortal Kombat, dove guarda caso Johnny Cage si basava proprio sull’attore Jean Claude Van Damme. Coincidenze?
Il cast di questo gioco come il film comprendeva gran parte dei personaggi di Super Street Fighter II Turbo, ad eccezione di Fei Long (già assente nel film), T. Hawk e Dhalsim. Ma vede anche l’introduzione di Akuma, per la prima volta in assoluto selezionabile in un titolo di Street Fighter. Inoltre sono presenti ben tre personaggi esclusivi: il Capitano Sawada, un militare del team di Guile, e Blade, membro della truppa di Bison. Nella versione casalinga del gioco Akuma e Blade non sono presenti ma al loro posto troviamo Dee Jay e Blanka.
Tutti i personaggi sono stati digitalizzati a partire dagli attori del film, ad esclusione di Raul Julia, deceduto poco dopo la fine delle riprese del film. Al suo posto venne preso dal suo stunt double Darko Tuskan. Alcuni personaggi appaiono diversi da come sono rappresentati nel film per ricordare maggiormente le loro controparti videoludiche. Prendiamo ad esempio Kylie Minogue nell’iconico body di Cammy, sostituito nel film da dei pantaloni mimetici. Tra l’altro è l’unico Street Fighter in cui anche nella versione giapponese i personaggi hanno i nomi occidentali.
Il gameplay della versione arcade si differenziava molto da quella di Street Fighter II dando più enfasi alle combo aeree e al palleggio, insomma il giocatore può continuare a colpire l’avversario a mezz’aria fin quando questo non cade. Alcuni personaggi avevano nuove mosse e c’era la possibilità di cancellare le super mosse durante la loro esecuzione.
La versione casalinga, sviluppata da Capcom e pubblicata da Acclaim, però non era un porting dello stesso. Alcuni recensori definirono il gioco un porting digitalizzato di Super Street Fighter II Turbo. Infatti pare ne ricalcasse ampiamente il gameplay, gli sfondi erano completamente diversi e il giocatore poteva eseguire una super mossa grazie ad una barra di energia consumabile.
Nonostante le recensioni negative entrambe le versioni ottennero un discreto successo. La versione arcade fu tra i più popolari in Giappone e Nord America, mentre la versione per Playstation andò letteralmente sold out. Le critiche per console riguardavano soprattutto i controlli e rallentamenti delle animazioni. Molti all’epoca non compresero che non si trattava di un vero porting della versione arcade e la cosa creò confusione.
Personalmente giocai solo alla versione arcade ma questo accadeva letteralmente una vita fa, per cui ricordo molto poco del gioco, ma ammetto che non mi dispiacerebbe riprovarlo, anche per una sorta di guilty pleasure collezionistico.
Vi lascio con un video gameplay preso da YouTube.
HERE COMES A NEW CHALLENGER >> STREET FIGHTER ALPHA 2
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