La recensione di Space Ghost, fumetto del 2005 di Joe Kelly e Ariel Olivetti pubblicato da DC Comics e inedito in Italia.
Probabilmente i più giovani non conosceranno di Space Ghost. Si tratta di un personaggio di un vecchio cartone animato di Hanna-Barbera del 1966, creato dalla leggenda del fumetto Alex Toth nel 1966, autore anche di altri personaggi dello studio di animazione come Birdman and the Galaxy Trio e Gli Erculoidi, e di un ottimo adattamento a fumetti dello serie tv Zorro.
In Italia Space Ghost è arrivato nel 1980 sulle reti locali. Personalmente lo ricordo in onda su TMC tra fine anni ’80 e inizio ’90, poi francamente non saprei che fine abbia fatto dai nostri palinsesti televisivi.
Negli USA Space Ghost non è mai stato dimenticato, è stato e protagonista di svariati fumetti. Come la miniserie Space Ghost pubblicata dalla DC Comics nel 2005.
Gli autori
Ai testi troviamo Joe Kelly, celebre autore di comics come Deadpool, Uncanny X-Men per la Marvel ed Action Comics e JLA per la DC. Nonché membro del collettivo Man of Action, i creatori di Ben 10 e Generator Rex.
Mentre ai disegni abbiamo Ariel Olivetti, che potreste ricordare sulle pagine di Punisher War Journal e Venom: Space Knight, con le cover di Alex Ross.
La storia
Questa miniserie intende narrare le origini di Space Ghost. Thaddeus Bach è un Peacekeeper, ovvero un poliziotto galattico, ligio al dovere, felicemente sposato e in attesa di un figlio. Il suo vero nome è diverso da quello che conosciamo in altre opere, come nella serie crossover Future Quest dove viene chiamato Kyr.
Thaddeus dimostra il suo valore e viene promosso a membro dell’elite dei Peacekeeper. Le sue gesta attirano l’attenzione del team dei Wraith, che lo invitano ad unirsi a loro. Ma come Jake Hoyt in Training Day durante una missione scopre a sue spese che i Wraith sono corrotti. Ma diversamente dal personaggio interpretato da Ethan Hawke finisce con pagare caro la sua incorruttibilità.
I Wraith uccidono sua moglie incinta e lo abbandonano morente sul pianeta fantasma, ma come in ogni storia di origini che si rispetti il nostro riesce a sopravvivere miracolosamente.
Thaddeus è morto ma al suo posto nasce un guerriero rancoroso, coperto da cappa e mantello, armato di due bracciali in grado di sparare raggi di energia e di una cintura che gli consente di volare e diventare invisibile, oltre a donargli superforza e altri poteri, a cui due ragazzini daranno il nome di Space Ghost, da una specie di uomo nero dei racconti.
L’unico interesse di Space Ghost è la vendetta ma la minaccia degli alieni Zorak lo costringe a rivedere i suoi piani.
Giudizio in breve
Chiaramente la storia segue l’archetipo del guerriero in cerca di vendetta che poi si trasforma in un vero eroe, simbolo di speranza, di sicuro l’originalità non è il punto di forza dello Space Ghost di Kelly, non di meno è una lettura divertente e scorrevole, sicuramente una versione del personaggio con maggior appeal per un pubblico più moderno e giovane senza risultare infantile, non solo diretto ai nostalgici.
La parte del leone la fanno indubbiamente i disegni di Ariel Olivetti, ma forse dovrei parlare di dipinti, in quello che è il risultato perfetto dell’unione dello stile cartoonesco di Alex Toth con il realismo di Alex Ross, che tra l’altro si occupa delle copertine, con uno Space Ghost veramente imponente e titanico, anche se ogni tanto in qualche vignetta sembra solo ciccione, bisogna dirlo.
Peccato che questa versione di Space Ghost non abbia mai avuto un seguito.
SPACE GHOST
- Edizione italiana: inedito
- Edizione originale: Space Ghost #1-5, DC Comics, 2005
- Testi: Joe Kelly
- Disegni: Ariel Olivetti
- Formato: digitale
- Prezzo: Euro 13,82 (Kindle e Comixology)