Secret Empire – Recensione

Secret Empire 10 Marvel Miniserie

Parliamo di Secret Empire, l’ultimo e controverso crossover Marvel, scritto da Nick Spencer e disegnato tra gli altri da Andrea SorrentinoLeinil Francis Yu e Steve McNiven, pubblicato da Panini Comics tra Novembre 2017 e Aprile 2018 sulle pagine di Marvel Miniserie. Evento controverso perché Avengers e compagnia a sto giro se la son dovuta vedere con l’Hydra e il suo leader supremo che con un colpo di retcon si è rivelato essere nientepopodimenoche Capitan America!

La cosa chiaramente ha fatto infuriare tantissimi fan in giro per il mondo ma non me, ero più che consapevole che non si sarebbe trattato di una retcon definitiva ma dettata da motivi narrativi e che tutto sarebbe tornato alla normalità, mi ha più stupito la reazione del fandom di fronte ad una cosa, non dico normale, ma a cui ormai dovrebbero essere abituati. Poi la spiegazione è arrivata e le polemiche si sono placate in una bolla di sapone.
Devo ammettere però che le mie aspettative per questa saga vista la qualità scadente degli ultimi eventi, Civil War II e Inumani Vs X-Men, dettati più dal marketing che da vere esigenze narrative rasentano lo zero, così come devo ammettere che a lettura iniziata ho faticato parecchio a digerire la cosa con un capitolo introduttivo decisamente pesante e prolisso che mi ha fatto pensare più di una volta: “ma è davvero questo che voglio leggere?”

Poi però a lettura inoltrata e infine conclusa Secret Empire non si è rivelata quel disastro che pensavo ma una saga dalle buone idee ahimè non pienamente riuscita per non dire mal realizzata.
Per quanto leggere di un Capitan America dittatore fascista sia quasi una bestemmia è innegabile che il parallelismo metaforico con i grandi dittatori sia terribilmente attuale, inquietante e soprattutto vero. Essenzialmente il Cap Hydra non fa nulla di illegale, moralmente discutibile (o indiscutibilmente immorale) ma niente che il popolo non gli abbia permesso di fare e di conseguenza che le vere persone da temere sono proprio quelle persone che hanno appoggiato e permesso a personaggi “scomodi” di raggiungere quel potere, senza dover necessariamente andare troppo indietro nel tempo e tirare in ballo un Hitler basti pensare all’elezione di Trump, ok non è un dittatore ma avete capito il senso, no? Tutto questo viene fuori attraverso una serie di dialoghi più che brillanti a cui si uniscono una serie di riferimenti metatestuali in cui si evidenzia come gli eroi ormai siano sempre più impegnati a farsi la guerra tra di loro piuttosto che a combattere il crimine, che è un po’ il discorso che facevo proprio quando parlai di Civil War II e Inumani Vs X-Men, il gioco è bello quando dura poco (e se contestualizzato in un ottima storia come la prima Civil War), cosa che fa sperare in una bella presa di coscienza da parte della Marvel che almeno nelle intenzioni con il Marvel Legacy intende riportare personaggi e tematiche più classiche dopo una parentesi moderna e a suo modo revisionista che purtroppo è stata spremuta oltre il dovuto. In tal senso è emblematico il quarto episodio di Secret Empire in cui le due fazioni si trovano faccia a faccia con Ultron-Pym (la fusione tra Ultron ed Hank Pym, il suo creatore nonché Vendicatore fondatore nei panni dell’originale Ant-Man).
Altra nota positiva rispetto alle due saghe sopracitate è l’evidente pianificazione a lungo termine da parte di Spencer negli eventi, sviluppata nel corso della serie di Capitan America e attraverso la minisaga Standoff che vede il suo culmine in Secret Empire, cosa purtroppo resa vana da un’organizzazione dell’evento decisamente carente. Per la prima volta da tempo mi son trovato spaesato e a tratti confuso dalla lettura, preso atto del fatto che mi mancasse tutto il pregresso relativo a Cap e alle manipolazioni del Teschio Rosso con il Cubo Cosmico (cosa ampiamente spiegata nella saga) il resto lascia troppo spazio ad eventi appena accennati e sviluppati nei vari tie-in, per intenderci per quanto scritto male Civil War II è leggibilissimo a se, ha un inizio, uno sviluppo ed una fine chiarissimi, orrendi ma chiarissimi, Secret Empire no. Niente che non sia insormontabile e infatti il minimo indispensabile a comprendere gli eventi sono più che chiari ma certe cose si potevano gestire meglio, come tutta la vicenda legata ad Emma Frost e l’isola dei mutanti che per certi versi sembra quasi superflua ed evitabile ai fini della trama principale, o la spiegazione di certi schieramenti che rimane un po’ campata per aria senza l’aver letto Uncanny Avengers.
A questo aggiungiamo una serie di forzature come [Spoiler: evidenzia per leggere] il vedere certi eroi mollare la lotta durante la dittatura Hydra o peggio, vedere Thor dalla parte del Cap Hydra solo perché è Cap, ovvero l’uomo di cui si fida di più al mondo, che al di là dell’inganno del martello (nello speciale Free Comic Book Day Cap si dimostra degno di Mjolnir) ci mette davvero troppo tempo per rendersi conto delle porcate dell’Hydra e dire basta [Fine Spoiler], ho percepito questa scelta narrativa come una mancata capacità di gestione del personaggio, un po’ come in Avengers: Age of Ultron è stato momentaneamente messo da parte a fare cose a casaccio senza un vero motivo (a differenza del film Infinity War per intenderci, purtroppo ormai i film sono diventati un termine di paragone con cui inevitabilmente ci si deve confrontare).

Ai disegni troviamo un team di disegnatori che potremmo quasi definire come gli Avengers della matita: Daniel Acuna, Andrea Sorrentino (che firma metà dell’opera), Leinil Francis Yu, Steve McNiven e Rod Reis. Purtroppo però per quanto bravi tutti questi artisti Secret Empire finisce per mancare di omogeneità, cosa purtroppo in voga da diversi anni ormai in eventi del genere, qui aggravata dalla presenza di Sorrentino. Ripeto: bravissimo, anzi mostruoso, ma il suo storytelling così particolare, unico e pieno di ombre mal si sposa con il sempre più bravo Leinil Yu (e dire che c’è stato un tempo che lo disprezzavo). Letti magari mensilmente o a episodi uno ci passa anche sopra ma oggi che vanno tanto le edizioni da libreria gradirei maggiore accortezza nella scelta dei disegnatori se proprio non si riesce a trovare quello che possa realizzare per intero la saga come ai tempi di House of M o Secret Invasion.

Insomma ci troviamo tra le mani una saga che rispetto ad altri esempi recenti sulla carta presentava un potenziale enorme poi finito castrato da una gestione approssimativa del tutto, forse troppo virata verso le vendite che all’intrattenimento genuino, due cose che in teoria dovrebbero andare di pari passo.
Chiudo con due parole sul confronto finale senza fare spoiler, forse il tutto si risolve in maniera fin troppo banale e prevedibile, oltre che già visto, ma sinceramente non riesco nemmeno a pensare a come le cose potevano andare diversamente.

La scheda
Titolo: Secret Empire
Edizione italiana: Secret Empire #0-10 e Secret Empire Omega (Marvel Miniserie #188-199), Secret Empire Free Comic Book Day, Panini Comics
Edizione originale: Secret Empire #0-10, Secret Empire Omega, Secret Empire Free Comic Book Day
Storia: Nick Spencer
Disegni: Steve McNiven, Andrea Sorrentino, Leinil Francis Yu, altri

Formato: brossurato
Prezzo: Euro 3,00 (#0), 3,20 (#1-10, Omega)

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

8 Risposte a “Secret Empire – Recensione”

  1. Non seguo quasi più le maxi seghe ehm saghe Marvel, ormai seguo le serie che mi piacciono e poi mi imbatto nei vari tie-in, questa mi dice poco, anche se secondo me la “polemicona” (virgolette obbligatorie) nata in rete prima dell’inizio della saga è come sempre esagerata, sono fumetti cavolo, cambia tutto perché non cambi niente, Cap tornerà sé stesso a breve ne sono certo. Cheers!

  2. Forse capitan fascio deve farsi un periodo in posizione politica criticabile, mi pare che ce ne fosse uno che dava la caccia ai comunisti, quando era di moda, salvo poi scoprire che era un impostore…

  3. Vuoi scommettere che parte delle idee di questa saga finiranno nel MCU? 🙂
    Comunque, per me, evitabile… Mai piaciuti questi mischioni (e la retcon su Cap… mah!)

    Moz-

    1. Dubito, Chris Evans si sa che finirà con il prossimo Avengers, anzi in realtà ha già finito dato che l’han già girato. E la retcon in realtà non è una vera retcon, quindi niente di cui scandalizzarsi.

  4. Ho abbandonato gran parte della robaarvel ormai da più di un anno con grande gioia del mio portafogli e dei miei neuroni. Eppure questo evento un poco mi incuriosisce e una possibilità potrei anche dargliela. Solo che mi preoccupa molto il fatto che come dici tu alla fine è mal realizzato. Specchio della Marvel attuale, affrettata, vuota e perennemente alla rincorsa…

  5. Non avevo bisogno di sentirmi dire di non leggere questa saga: non l’avrei letta comunque. Ora sono ancora più convinto!

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