Scream (1996) – La pseudo recensione

Lo scorso Halloween abbiamo rivisto i primi tre capitoli di Scream di Wes Craven, il quarto credo di non averlo nemmeno mai visto, ve ne parlo solo ora, quasi sei mesi dopo, meglio tardi che mai, no? Come dite, nel frattempo ne è uscito un altro? Non ti puoi distrarre un attimo che te ne sfornano uno nuovo.
Ma cosa dire che non abbia già detto Cassidy ne La Bara Volante? Probabilmente sul film niente, scadrei nel ridicolo. E allora vediamo di cambiare direzione parlando di Scream per parlare brevemente di altro.

Come già detto da Cassidy nel suo pezzo (aaah vedete? ci sono già cascato!) Scream ormai viene un po’ scambiato e perculato per colpa di quel suo cugino un po’ scemo che è Scary Movie, devo ammettere che all’epoca, quando ero ragazzetto e vidi per la prima volta il film di Craven rimasi deluso, “ma che è sta roba? è proprio come in Scary Movie! ahahah”, ed effettivamente a vederlo lo è, ma per motivi e finalità diverse, e così lo bocciai.

Passano gli anni, si cresce, si vede e si legge altro, si espandono gli orizzonti. E non ci avevo capito niente. Vedete all’epoca di horror non ne masticavo, a dirla tutta nemmeno oggi posso ritenermi un esperto ma nel frattempo ho fatto i compiti e per farvi capire come sono cambiate le cose posso dirvi che La Casa e La Cosa sono due dei miei film preferiti di sempre, ma ne devo mangiare di cereali prima di diventare un super esperto come Cass, va beh, tutto sto giro di parole per dire cosa? Che Scream è la prova perfetta per dire che non tutte le opinioni hanno lo stesso valore, come ahimè invece si crede fin troppo nel web ed in particolare sui social Intendiamoci, se a qualcuno Scream non piace va bene lo stesso ma sostenere che sia un brutto film perché per certi versi parodizza già di suo il genere slasher vuol dire 1) minimizzare il film e 2) non averlo capito, perché per comprendere a fondo una cosa bisogna conoscerla, cinema compreso. Scream è un film che parla di film, l’intento metanarrativo di Craven è riuscitissimo, prende un genere che lui stesso contribuì a svecchiare un decennio prima, lo decostruisce, lo analizza, ci ironizza pure, perché comunque se ami una cosa e ne riconosci anche i limiti puoi anche riderci sopra, ne estrapola i cliché e li ribalta, svecchiandolo ancora una volta, perché dopo sequel su sequel ormai quei personaggi così iconici protagonisti di note saghe slasher erano entrati in un circolo vizioso di pellicole che non facevano altro che ripetersi all’infinito diventando le parodie di loro stessi, e allora che ben vengano pellicole come Scream, un piccolo gioiello forse irripetibile, perché è anche vero che il giochino metanarrativo applicato ai sequel, almeno quelli che ho visto, piano piano si era un po’ rotto.
Poi rimanete liberi di schifarlo ma non di banalizzarlo.

Classificazione: 4.5 su 5.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

4 Risposte a “Scream (1996) – La pseudo recensione”

  1. Posso dire che il tuo è stato un post veramente maturo. Quando si è piccoli o si ha poca dimestichezza con un genere o prodotto, è normale avere idee diverse. Crescendo maturi amo e abbiamo più esperienza e Scream è un’opera veramente intelligente e folle che però si può comprendere se si è visto molti horror e si ha una buona conoscenza cinematografica. Io amo questo film e la cosa migliore è che dopo più di 20 anni continua a essere moderno ancora oggi.

  2. Gentilissimo grazie, sono solo un nano sulle spalle dei giganti 😉 Sono molto d’accordo, ancora oggi ci sono persone su “Infernet” che da “Scream” attendono chissà cosa, ma è chiaro che sia un film quasi necessario, per fare il punto sull’horror occidentale, inoltre questo film ha cambiato davvero tutto, permettendo anche a chi non ama l’horror di avvicinarsi al genere, questo dovrebbe essere riconosciuto anche su “Infernet” 😉 Cheers

  3. film molto bello^^
    è uno di quei film i cui colpi di scena e le morti vanno sempre a segno ma che si rivede sempre con piacere
    poi la cox simpaticissima, incredibile come si sia addolcito il personaggio con il passare dei capitoli!

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