Akira Toriyama è entrato a far parte dei mangaka più conosciuti e importanti a mondo, prima con il divertente e rocambolesco Dottor Slump e poi trovando la consacrazione con Dragon Ball. Tuttavia è anche autore di alcune brevissime storie disegnate prima, durante e dopo il successo dei due già citati cult, una delle ultime ad essere realizzate dall’autore fu proprio Sand Land nel 2000.
Alla ricerca della sorgente leggendaria! In un mondo arido e sabbioso in cui demoni e umani soffrono per la costante siccità, Beelzebub, il principe diavolo, e Shiva, un ex genio militare, stringono un’inarrestabile alleanza per trovare una mitica fonte d’acqua! Quali avventure li aspettano nel loro viaggio attraverso le lande infuocate del deserto?
Opera riscoperta in questo periodo tra lungometraggio animato e videogioco in uscita. Forse per il suo forte messaggio a sfondo ambientalista/ecologico che non nasconde un’aspra critica al mondo umano, soprattutto quello benestante che sfrutta e sperpera sui vari popoli o sui “diversi”. Niente di nuovo in ambito fumettistico neanche per Toriyama ma forse mai così sentito da parte sua, nonostante l’opera sia principalmente rivolta a un pubblico molto giovane.
Nel mondo di Sand Land un bene comune come l’ acqua vale più dell’oro. In questo immenso deserto che ormai rimane della terra volutamente di richiamo al distopico Hokuto no Ken ma in pieno stile Toriyamesco, quindi zeppo di mezzi militari, creature buffe e insettoni con un design più simile ai lavori svolti per Dragon Quest, tutto gira attorno a questo semplice concetto. Una ingiusta sopravvivenza per pochi eletti.
I nostri protagonisti intraprendono il classico viaggio che di riflesso esplora il contesto e la coscienza, forse non tanto per il piccolo principe demone Beelzebub, protagonista della storia ma più funzionale nella parte action, quanto più di redenzione per il vecchio e umano Rao che rappresenta sia la parte peggiore da un lato dell’essere umano quanto la migliore, l’unico dei personaggi a stare davvero in una zona più grigia.
Il lato comico tipico di Toriyama in questa storia viene ridotto dato che si presta a una lettura leggermente più cinica ma mai pessimista per davvero. Qua dopotutto non ci sono sfere del drago che cancellano i peccati ma c’è la speranza sicuramente. Speranza che a quanto pare non è l’ultima a morire dato che (come per Cashman, Amen) speravo prima o poi di vedere qualcosa di questo titolo tirato fuori dal cilindro. Ammetto di dover ancora guardare la serie anime ma sono molto contenta che alla fine qualcosa si sia smosso.
Sand Land non ha certo l’importanza di altre opere e non parliamo di un capolavoro imprescindibile ma si potevano tirare fuori storie interessanti. La base su cui si fonda Sand Land si prestava molto a un continuo. A quanto pare nella parte finale dell’anime infatti c’è una nuova storia a seguito di quella già raccontata nel manga. Peccato che il tempismo non abbia giovato molto, un po’ per la serie “ne avrei voluto ancora”.
Nel ricordo del maestro non dimentichiamo la riedizione manga di Star Comics uscita in due differenti versioni, una brossurata e una cartonata.
SAND LAND
- Edizione italiana: Dragon 308 – Sand Land New Edition, Dragon 309 – Sand Land Ultimate Edition, Star Comics, 2024
- Edizione originale: Weekly Shonen Jump, Shueisha, 2000
- Storia: Akira Toriyama
- Formato: brossurato (New Edition), cartonato con sovracoperta (Ultimate Edition)
- Prezzo: Euro 5,90 (New Edition), Euro 15,00 (Ultimate Edition)
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