Il successo del film di Mortal Kombat permise la realizzazione di un sequel nel 1997, Mortal Kombat: Distruzione Totale (Mortal Kombat: Annihilation). Ma sarebbe meglio dire Disastro Totale. Diretto da John R. Leonetti (regista noto per lo più per Annabelle) il sequel di Mortal Kombat riprende la storia esattamente da dove finiva il primo capitolo ma con un cast quasi totalmente rinnovato ad esclusione di Robin Shou e Talisa Soto nei panni rispettivamente di Liu Kang e Kitana.
La trama si ispira a quella di Mortal Kombat 3. Shao Khan tenta di invadere la Terra contravvenendo alle regole del Mortal Kombat innescando una sorta di fusione tra i due mondi. Ma non manca di prendersi qualche libertà narrativa come la parentela tra Raiden e Shao Kahn come figli di Shinnok, trasformando quindi il Mortal Kombat in una guerra famigliare. Sembra che esista del girato con parti ispirate a Mortal Kombat 4 poi tagliato e che probabilmente avrebbero usato per il terzo capitolo mai realizzato.
Il cast
Come dicevo poco fa il cast del primo film volle starsene ben alla larga da questo sequel, probabilmente fiutando il floppone. Perché può andarti bene una volta per miracolo ma due… ad esclusione di Robin Shou, che probabilmente capì che Liu Kang era il suo ruolo della vita. Lo stesso vale par Talisa Soto nei panni di Kitana.
James Remar, lo ricorderete come il Guerriero Ajax ed Harry Morgan in Dexter, prende il posto di Christopher Lambert nella parte di Raiden. L’attrice svedese Sandra Hess sostituisce Bridgette Wilson per Sonya Blade e infine Chris Conrad (Giasone in Young Hercules) interpreta Johnny Cage per tipo cinque minuti prima di essere ucciso.
Jax, che compariva brevemente nel primo film interpretato da Gregory McKinney, questa volta ha il volto di Lynn Williams.
Il resto del cast comprende Brian Thompson (che avrete sicuramente già visto in svariati film in ruoli minori) nei panni dell’antagonista principale Shao Khan, le modelle e attrici Musetta Vander e Irina Pantaeva nei panni rispettivamente di Sindel e Jade. L’artista marziale nonché stuntwoman di svariati film di successo Dana Hee è Mileena. Marijean Holden è la shokan Sheeva. Il rapper e business man Cherokee Litefoot è Nightwolf, l’American Gladiator Deron McBee interpreta il centauro Motaro, l’artista marziale e stuntman J.J. Perry interpreta Scorpion, Noob Saibot e Cyrax. John Medlen è Ermac, Tyrone Wiggins è Rain, Dennis Keifer è Baraka, Ridley Tsui è Smoke, Keith Cooke (già Reptile nel primo film) è Sub-Zero. E infine Ray Park, ben prima di diventare famoso nei panni di Darth Maul, è Reptile. Dimenticavo Reiner Schone nella parte di Shinnok.
Come avrete notato i più sono dei perfetti sconosciuti. Per lo più artisti marziali e stuntmen in ruoli minori che diranno si e no due parole in tutti il film con pochissimo minutaggio a disposizione. Il che è normale con un cast così vasto e solo un ora e mezza di film. E non sono nemmeno tutti i personaggi di Ultimate Mortal Kombat 3, mancano all’appello Kung Lao e Sektor mentre Stryker e Kabal vengono solo nominati.
E questo fa già sorgere i primi problemi.
L’idea del produttore Lawrence Kasanoff era di fare qualcosa di più spettacolare del primo film. Voleva offrire “più combattimenti, più effetti speciali, più Outworld, più di qualunque cosa!“. Ma con solo un ora e mezza di film non si può pretendere di realizzare dei combattimenti spettacolari se vuoi buttare nella mischia ben oltre una ventina di personaggi, relegandoli a circa due minuti di lotta ciascuno, che talvolta coincidono con due minuti di apparizione totale nel film, con delle coreografie davvero pessime e per niente entusiasmanti, roba cha fa sembrare qualsiasi episodio di Arrow come John Wick. Guardate questo video da 1:20, calci rotanti a vuoto e piroette totalmente inutili, e per loro questo è un combattimento? La cosa migliore di questo video è che dopo parte in automatico la clip dello scontro tra Liu Kang e Reptile del primo film, così vi rendete conto dell’abisso che separa le due produzioni.
Più effetti speciali vuol dire più mosse speciali e apparizioni di mostri a caso fatti in pessima CG totalmente inutili. Si perché il questo film c’è una spasmodica voglia di inserire a tutti i costi le mosse speciali ed elementi caratteristici del videogioco nei combattimenti cosa che rende meno adrenalinici i combattimenti, con inquadrature che cercano di imitare la visuale del videogioco ottenendo il più delle volte un effetto imbarazzante, ne avete un esempio sempre nel video qui sopra nel momento in cui Raiden colpisce con un montante Reptile facendogli sfondare il soffitto, ed è una delle cose più riuscite nel film. Lo stesso vale per le Fatality e le Animality, qualcosa che vorrei dimenticare.
Più combattimenti, più effetti speciali, tutto a discapito di una sceneggiatura che abbia almeno un minimo senso, perché Mortal Kombat: Distruzione Totale è un susseguirsi di scene nonsense, come gli eroi della Terra che viaggiano a bordo di queste enormi sfere per criceti nel sottosuolo, i mostri casuali di cui sopra, e morti a caso, come quella di Rain per mano di Shao Kahn per il semplice fatto che Stryker e Kabal non hanno supplicato Rain prima di essere uccisi, ma perché? Evidentemente Shao Khan è un capo esigente. Vedere per credere, dal minuto 0:55.
Anche visivamente questo sequel è ben peggiore del precedente. I costumi dei vari ninja non sono nemmeno male e ricordano quanto basta quelli del videogioco, ad esclusione delle maschere che sono decisamente peggiori di quelle indossate nel primo film da Sub-Zero, Scorpion e Reptile. Per il resto si va dall’anonimato di Sonya e Raiden a costumi diversi dagli originali ma quanto meno credili e riconoscibili per i colori e materiali per Kitana, Mileena e Jade, al costume da carnevale di Sindel.
Costato 30 Milioni di dollari Mortal Kombat Annihilation ne ha portati a casa solo 51. Non stupisce che non abbiamo più voluto realizzare un sequel, magari i fan potranno consolarsi con il reboot. Che sia la volta buona? (Spoiler: non è andata bene)
FINISH HIM! FLAWLESS VICTORY
WHO’S NEXT? >> MORTAL KOMBAT: CONQUEST
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Da leggere con la voce con cui il gioco annunciava le fatality:
“EMBARASSING!”
🤣
A me non era piaciuto nemmeno il primo (ci sono attori a cui sono allergico e Christopher Lambert è uno di loro) ma questo lo superava.
Nel momento dell’Animality, mi sono chiesto se ci sarebbero state pure la Babality e la Friendship, e invece niente.
Ci sono rimasto male 😛
Forse… migliorava
30 milioni di dollari per questa ciofeca! Ricordo quando con amici lo noleggiammo in videoteca, credo: all’arrivo del fratello più piccolo di SubZero capimmo che forse era meglio smettere di noleggiare film a caso…
In quel modo imbarazzante appeso al ghiaccio 🤣
Madonna che pataccone.
Lo vidi a inizio anni 2000 in dvd, mi sembrava un (brutto) episodio dei Power Rangers, di quelli proprio finti e fatti male.
Si notavano i cavi per le piroette, una trama che non ha senso, gli attori cambiati (ma ricordiamo pure la giustificazione al cambio look di Raiden) XD
Moz-
Che non ha senso 😆 tra l’altro all’inizio, nel primo scontro tra Raiden e Shao Kahn, Raiden a inquadrature alternate ha i capelli legati o meno, che fa se li lega e se li scioglie mentre non lo vediamo? 🤣
Riassumiamo così questo capolavoro.
Film di Bud Spencer e Terence Hill: primo piano di Bud Spencer che mena gli scagnozzi, sullo sfondo Terence Hill che mena gli scagnozzi, tutto in modo perfettamente coordinato.
MK distruzione totale: Sonya che combatte non mi ricordo contro chi, sullo sfondo Jax e Cyrax che si tirano le carezze! Davvero, li vedi goffissimi che si muovono a cazzo giusto per non rimanere fermi.
Sono affezionato a questo film perchè butta in sequenza quasi tutti i personaggi della saga, ma che orrore… ahhaah
Io invece non riesco a salvare proprio niente di questo film, il fatto che si intitoli Mortal Kombat è solo un aggravante XD
Passo anche anche qui a parlarne, dopo averti scritto su “Conquest” 😉
Che questo secondo film sia tanto, ma tanto più povero del primo è chiaro, ma all’epoca – anni Novanta – c’erano tanti come me che avevano poco interesse per MK ma tanto per il cinema marziale che sciabordava nelle videoteche, e trovare qui fior fiore di atleti dell’epoca, per non parlare dei caratteristi, è stato per me motivo di gioia. Per me che non ho mai giocato un solo minuto a MK e che ho profondamente disprezzato il primo film, proprio perché negava qualsiasi coreografia marziale, erano solo robe scenografiche “da videogioco.”
Avere J.J. “Loco” Perry, il creatore dello stile marziale di Boyka, che indossa i panni di Scorpion è poesia pura: il suo calcio volante che non colpisce nessuno lo trovo meraviglioso! ^_^
C’è Ray “Darth Maul” Park, c’è Keith Cooke nel ruolo di Sub-Zero, che qualche anno prima ci aveva conquistati tutti nel ruolo di maestro ne “Il re dei Kickboxers” e come compagno di lotta di Cynthia Rothrock in “China O’Brien”.
E poi c’è quella faccia da infame di James Remar, cattivo per eccellenza che però misteriosamente qui fa Raiden, per non citare il mitico Brian Thompson che ha affrontato tutti gli eroi dell’action, da Stallone a Van Damme, e qui è Shao Kahn. Erano anni marziali in cui persino quello sfigato di Deron McBee fingeva di essere un eroe marziale (qui è il cornuto Motaro), anche se era più famoso per la pubblicità di una bevanda gasata. Quando persino un come McBee può combattere contro Sonny Chiba, in uno dei tanti film marziali da videoteca, è chiaro che “MK2” nasce in un periodo di marzialità così alta che ha valori sballati 😛