Nel 1992 è Mortal Kombat mania. Lo sviluppo di Mortal Kombat II iniziò subito dopo l’uscita del gioco precedente, la prima versione arcade uscì infatti nell’Aprile del 1993 per poi essere convertito per consolle l’anno successivo.
John Tobias e Ed Boon si trovano così a lavorare con un nuovo team e un budget notevolmente superiore a quello avuto per il primo MK. Il roster dei personaggi selezionabili fu aumentato da sette a dodici, con ben due Fatality ciascuno, rinnovando il look dei vecchi personaggi. I toni si fecero leggermente più oscuri e cupi rispetto al precedente nonostante un uso di colori più accesi e l’aggiunta di mosse finali a fine umoristico da usare in alternativa alle Fatality, le Friendship. L’ambientazione si fece più fantasy svolgendosi su Outworld e introducendo scenari quasi surreali e caratterizzati da elementi sovrannaturali, contro le arene più realistiche viste nel primo gioco.
Tra le novità introdotte vi furono:
Una risoluzione della grafica aumentata grazie all’uso di una camera Sony per riprendere gli attori da digitalizzare contro la camera standard Hi8 usata per il gioco precedente.
Un gameplay più rapido con un feedback più immediato dei comandi, cosa che rese MKII uno dei giochi più dinamici dell’epoca.
Come già accennato prima ogni personaggio è ora dotato di due Fatality e sono state introdotte più Stage Fatality. In alternativa si può decidere di graziare l’avversario trasformandolo in un neonato con una Babality o dando vita ad una sequenza comica con le Friendship.
La modalità di gioco arcade prevede ora una scalata contro tutti e dodici i guerrieri del gioco, l’ultimo dei quali sarà sempre Shang Tsung, prima di lui è possibile affrontare Jade ma solo dopo aver rispettato determinate condizioni, per poi affrontare Kintaro e infine Shao Khan. Furono invece eliminate prove di forza e scontri Endurance.
Il gioco diede vita a nuove controversie e polemiche per via della violenza mostrata, tanto da essere bandito in Germania per “l’eccessiva violenza e atti di crudeltà verso rappresentazioni di esseri umani”, mentre in Giappone le sequenze delle Fatality divennero in bianco e nero e il sangue verde.
Altre controversie nacquero dalle critiche di Guy Aoki, presidente di Media Action Network of Asian Americans, per aver perpetuato lo stereotipo degli asiatici come esperti di arti marziali mentre Marsha Kinder accusò il gioco di essere misogino sostenendo che le cose più violente si potevano eseguire sui personaggi femminili mentre le loro Fatality sono erotizzate.
Altre polemiche furono invece legate ai membri del cast. Alcuni di questi alla ricerca di royalty aggiuntive citarono in giudizio per due volte Sega of America, Nintendo of America e Acclaim per uso improprio della propria immagine perdendo in entrambi i casi, in particolare Daniel Pesina posò per un servizio fotografico atto ad attaccare il videogioco e Midway.
Ma nonostante la polemiche Mortal Kombat II fu un grandissimo successo, ricevette diversi riconoscimenti e ad oggi è ritenuto tra i migliori capitoli della saga.
LA TRAMA DI MORTAL KOMBAT II
Shang Tsung è tornato sconfitto dal suo imperatore Shao Khan e non solo riesce a farsi risparmiare la vita dopo il suo fallimento ma lo convince anche ad indire un nuovo Mortal Kombat che si terrà su Outworld così da costringere i guerrieri della Terra a combattere su territorio nemico. Alla fine Liu Kang riesce a trionfare nuovamente ma non tutto è andato per il verso giusto.
CHOOSE YOUR FIGHTER: I PERSONAGGI DI MORTAL KOMBAT II
Dal capitolo precedente ritornano:
Liu Kang
Monaco Shaolin e Campione di Mortal Kombat. Interpretato ancora una volta da Ho-Sung Pak il personaggio è intenzionato a vendicare la morte dei suoi fratelli Shaolin per mano dell’esercito di Shao Khan.
Johnny Cage
Attore Hollywodiano intenzionato a dimostrare le proprie doti marziali, partecipa al nuovo torneo allo scopo di salvare Sonya, rapita dall’esercito di Shao Khan allo scopo di far muovere i guerrieri della Terra su Outworld. Interpretato ancora da Daniel Pesina.
Raiden
Dio del Tuono e protettore della Terra. Interpretato da Carlos Pesina.
Sub-Zero
Ninja del Lin Kuei, in realtà si tratta del fratello minore del Sub-Zero originale ucciso da Scorpion nel torneo precedente, intende portare a termine la missione del fratello di uccidere Shang Tsung. Interpretato ancora da Daniel Pesina.
Scorpion
Spirito della vendetta, partecipa al nuovo torneo per far luce sul redivivo Sub-Zero. Interpretato ancora da Daniel Pesina.
Reptile
Promosso a personaggio giocabile, guerriero al servizio di Shao Khan. Meglio ridefinito, rivela il suo aspetto rettile durante la Fatality e con una lista mosse totalmente rinnovata e personale. Anche lui interpretato da Daniel Pesina.
Shang Tsung
Ringiovanito da Shao Khan riesce ad organizzare un nuovo torneo allo scopo di attirare i guerrieri del Regno della Terra su Outworld. In realtà il torneo è solo una distrazione… Interpretato questa volta da Philip Ahn.
Mancano invece Sonya Blade e Kano, presenti solo come personaggi non giocabili della storia, è possibile vederli come parte dell’arena. La loro assenza dal roster è dovuta al loro poco successo riscontrato nel primo gioco.
Mentre i nuovi personaggi sono:
Kung Lao
Monaco Shaolin discendente del grande Kung Lao, il campione terrestre ucciso da Goro in passato, amico fraterno di Liu Kang. Interpretato da Anthony Marquez possiede un cappello dal bordo affilato che usa come arma ispirato al cappello usato da Oddjob, villain presente nel film di James Bond del 1964 Goldfinger.
Jax
Jackson Briggs, membro delle Special Forces, partecipa al nuovo torneo per trovare e salvare Sonya. Interpretato dal bodybuilder John Parrish, inizialmente doveva chiamarsi Kurtis Stryker e far parte del roster del primo gioco ma fu scartato perché non vi era alcun combattente donna. Rinominato Jax fu il primo personaggio creato per MKII e doveva essere un kickboxer vestito con pantaloncini e bandana, concept poi abbandonato perché ricordava un po’ troppo il pugile Balrog di Street Fighter.
Kitana
Figlia adottiva e assassina personale dell’imperatore Shao Khan, in realtà legittima principessa di Edenia, decide di tradire il padre adottivo per aiutare i guerrieri terrestri e riconquistare il suo regno. Interpretata da Katalin Zamiar originariamente concepita come un personaggio non giocabile del primo gioco, poi eliminato, chiamato Kitsune ispirata alla principessa Mariko, personaggio del videogioco Karateka del 1984. Nelle bozze presentate nel primo gioco era dotata di un solo ventaglio ornamentale e doveva essere la figlia adottiva di Shang Tsung per poi tradire il padre una volta innamoratasi di Scorpion. In seguito Shang Tsung divenne un seguace di Shao Khan e il personaggio di Kitsune fu rinominato Kitana, dall’unione delle parole Kitstune e Katana, diventando figlia adottiva di Shao Khan. La sua Fatality Kiss of Death si ispira al film di 007 Vivi e lascia vivere.
Mileena
Sorella gemella di Kitana, in realtà è un suo clone mostruoso creato da Shang Tsung mischiando il suo DNA con quello di un guerriero Tarkatan. Armata di un paio di sai è sempre interpretata da Katalin Zamiar. Come già successo per Sub-Zero e Scorpion si tratta semplicemente di un caso di palette-swapping. Primo personaggio femminile malvagio della saga.
Baraka
Guerriero nomade appartenente alla razza mutante Tarkatan di Edenia dotato di lame che fuoriescono dalle braccia al soldo di Shao Khan. Interpretao da Richard Divizio, il personaggio venne concepito con il nome di Rokuro per il primo gioco ma non venne mai sviluppato e rimase sul foglio da disegno. Esteticamente doveva essere un ninja umano pelato armato di spade uncinate (poi riciclate per Kabal, sempre interpretato da Divizio in MK3) per poi arrivare all’aspetto finale che deriva da una maschera di Nosferatu ridipinta a cui applicarono delle unghie finte per fare i denti affilati.
Smoke
Ninja grigio del Lin Kuei amico di Sub-Zero. Personaggio segreto non giocabile interpretato da Daniel Pesina. Palette swap di Scorpion di cui ha le stesse mosse.
Noob Saibot
Ninja nero misterioso di cui non si sapeva nulla. Personaggio segreto non giocabile interpretato da Daniel Pesina. Anche lui era un palette swap di Scorpion. Il suo nome deriva dall’unione dei cognomi dei creatori di MK, Ed Boon e John Tobias, ma al contrario.
Jade
Amica e alleata di Kitana di cui è un palette swap in verde e con una pelle più scura, usa le sue stesse mosse. Sempre interpretata da Katalin Zamiar.
Kintaro
Sub boss del gioco, è un guerriero Shokan come Goro ma dalla pelle tigrata e come Goro si tratta di un pupazzo in plastilina animato in stop motion. Ispirato al personaggio mitologico giapponese Kintaro, inizialmente doveva essere una tigre bipede ma poi decisero di renderlo della stessa razza di Goro.
Shao Khan
Imperatore di Outworld, boss finale del gioco. Padre adottivo di Kitana e Mileena, inizialmente doveva essere senza maschera e appartenere alla stessa razza di Baraka. L’idea era che il popolo di Outworld fosse composto interamente da Tarkatan ma l’idea venne poi abbandonata. Il personaggio era interpretato dal body builder Brian Glynn che venne digitalmente ridimensionato per farlo sembrare più alto e grosso degli altri personaggi, infatti Glynn è più basso di Ed Boon.
Skarlet: in realtà non si tratta di un vero e proprio personaggio segreto ma di un errore grafico, un glitch, in cui Kitana appariva rossa invece di blu.
FINISH HIM! FLAWLESS VICTORY
WHO’S NEXT? >> MORTAL KOMBAT: I FUMETTI MALIBU PARTE 1
La saga di Mortal Kombat:
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A questo ci giocavamo veramente un sacco, e visto l’anno di uscita probabilmente lo facevamo su Amiga tra il 92 e il 95… Baraka mi piaceva un sacco!
Ricordo che Kintaro era veramente impossibile da battere..mi sbaglio? E’ il Mortal Kombat più canonico, tutti hanno giocato su Amiga o sala giochi..io resto più affezionato all’uno e al 3, perché al primo giocai a casa del mio amico Alberto M., su pc, il secondo invece lo avevo io, su pc. Comunque Baraka lo utilizzavano in molti, a quanto pare 😀
Aveva quella mossa che ti affettava che era efficace
[…] cronologicamente prima di tutti gli altri giochi della saga e Jax alla sua prima apparizione in Mortal Kombat II ancora non le aveva.Gemini: agente operativo delle Special Forces che dalla base trasmette […]