Moon Knight (2022) – Recensione della serie in streaming su Disney+

Moon Knight (2022) – Recensione della serie in streaming su Disney+

Dopo una prima puntata esplosiva, o quantomeno promettente, e un quinto episodio veramente interessante e toccante, Moon Knight conclude la sua corsa nell’anonimato totale salvato solamente da un Oscar Isaac in stato di grazia che regge sul groppone l’intera baracca.

Oscar Isaac mi pare veramente sfortunato con questi grossi franchise. Tra il 2015 e il 2019 è stato Poe Dameron nella trilogia sequel di Star Wars che tutti sembrano voler dimenticare. Ci ha provato con gli X-Men interpretando un piattissimo Apocalisse nel 2016. Ora ci riprova entrando nel Marvel Cinematic Universe con Moon Knight.

Del lotto indubbiamente è la meno peggio e almeno qui può contare su una sua interpretazione davvero magistrale. Ma personalmente è con Scene da un matrimonio che ho capito quanto valesse come attore. E lì interpretava un uomo che sta divorziando da Jessica Chastain (questa si che è fantascienza).

Oscar Isaac interpreta Steven Grant, non lo scrittore di Batman chiaramente (anche se Moon Knight nei fumetti è una sorta di Batman made in Marvel), un commesso di un museo egizio londinese che scopre di soffrire di disturbo dissociativo dell’identità e che “condivide” il suo corpo con il mercenario Marc Spector che a sua volta è l’avatar del dio Khonshu. Le due personalità devono stringere una riluttante alleanza per fermare Arthur Harrow dal tentativo di risvegliare la dea Ammit intenzionata a giudicare, e a consumare, le anime delle persone prima che commettano un crimine.

Inizialmente il giochino del blackout che salta direttamente da un momento all’altro della storia in modo da straniare lo spettatore come lo stesso Steven funziona ma alla lunga stanca e finisce da una parte per essere un modo di evitare una violenza più esplicita. Ma è anche il modo per giocarsi il colpo di scena finale, il plot twist che nessuno si aspettava (ma che ad una certa diventa prevedibilissimo) e che non contento rende lo scontro finale tra il nostro eroe e Harrow totalmente anticlimatico. E si trasforma pure in un film di kaiju, dico sul serio.

In ogni caso c’è più sangue qua che in tutto Venom: la furia di Carnage ma sempre in modo piuttosto timido. Oscar Isaac è bravissimo nel passare da una personalità all’altra ed è convincente in entrambe le sue modalità. Da parte sua Ethan “non prenderò mai parte ad un prodotto Marvel” Hawke ci regala un villain piattissimo. L’attore stesso sembra un pesce fuor d’acqua, forse era meglio se avesse mantenuto la sua parola. Moon Knight, il supereroe intendo, praticamente non compare mai, il minutaggio del personaggio in costume è davvero minimo se consideriamo il minutaggio totale dell’intera serie.

Giunti alla loro quinta serie televisiva live action su Disney Plus i Marvel Studios, se escludiamo WandaVision, è chiaro che non riescano a sfruttare a dovere il medium seriale (tranquilli, nemmeno certe altre serie ce la fanno sul serio), senza dover annacquare a tutti i costi delle sceneggiature che a malapena possono servire per un film.

Per la prima volta ho provato veramente noia e poco interesse nel proseguire la storia. Non che le varie Loki e The Falcon and the Winter Soldier brillassero per trama ma almeno potevano contare su una buona dose di affetto nei confronti dello spettatore approfondendo personaggi già noti al pubblico generalista. Moon Knight invece è la prima serie a presentare un personaggio totalmente nuovo, sempre per il pubblico generalista, e personalmente ci aggiungo anche una poca confidenza e poco interesse nei confronti del personaggio a fumetti di cui ho letto solo il primo volume di Warren Ellis e poco altro, ma non c’è problema dal momento che questa versione si prende non poche libertà sul personaggio.

Motivi per guadare Moon Knight? Essenzialmente Oscar Isaac se no è una serie per completisti MCU, per gli altri evitabilissima.

Classificazione: 2.5 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

6 Risposte a “Moon Knight (2022) – Recensione della serie in streaming su Disney+”

    1. Decisamente no 😆 ma poi, ormai hanno gli X-Men, con Doc Strange 2 sono entrati ufficialmente in continuity anche se di sfuggita… non sarebbe ora di iniziare a disseminare indizi? Ma perché non menzionare Apocalisse? So che volevano farlo con Rama Tut, Apocalisse sarebbe stato perfetto

  1. D’accordissimo su tutto. Non capisco come facciano alcuni ad osannare la serie. Per me è stata piatta e per lo più noiosa salvo qualche momento qua e là (che condensati non fanno 10 minuti). Per me pure Oscar Isaac non è stata sta gran rivelazione. Che fosse un attorone lo si sapeva già da molti latri lavori che ha fatto, non certo per Moon Knight (dove è stato formidabile ma non la considererei la performance della vita, ecco). Di contro invece ho apprezzato abbastanza Harrow. Come villain è indubbiamente noiosetto (arriviamo da Thanos ecc) ma nel suo Ethan Hawke è riuscito a stare nella parte (entrambe le parti) con tutti quei discorsoni filosofici/psicologici (probabilmente si apprezza più in originale ma tant’è).
    Non entro nel merito invece del fumetto perché, personalmente è nella mia top 5 degli eroi Marvel (da prima della run di Ellis che tutti continuano a citare, a volte anche a sproposito) e se dovessi fare un confronto…no, proprio no.

    PS: io capisco che in fatto di violenza la Disney abbia i suoi standard (più alti di quello che la gente crede tra l’altro) e che per ora i prodotti Marvel sono destinati a tutta la famiglia…ma questa è stata annunciata come il prodotto più violento visto fin’ora nel MCU quando di violento invece non c’è nulla. E il problema non è il sangue o altro, non mi aspettavo carneficine, ma ci son stati film ben più “violenti” (banalmente anche Falcon e Winter Soldier) senza che nessuno dicesse niente. Questa invece viene annunciata in pompa magna ed è probabilmente la serie più blanda che abbiano fatto. Mah…

    1. Oltre ai titoli citati nel pezzo l’ho visto in Dune, Van Gogh – sulla soglia dell’eternità (che francamente mi ha fatto cascare le palle, inoltre non capisco perché fare un Van Gogh sessantenne…) e Sucker Punch ma a parte Dune negli altri non lo ricordo minimamente… si lo so, nella sua filmografia ci sono alcuni cult, rimedieró. Però l’ho trovato bravissimo in scene da un matrimonio.

      1. Si si ma la sua filmografia è invidiabile, anzi probabilmente hai visto più film tu di quanti non l’abbia fatto il recensore medio su internet XD.Il suo “problema” probabilmente è che non è un divo quindi per molti è semi sconosciuto (anche perché a parte qualche blockbuster i suoi film non sono certo super commerciali).
        Però mi fa abbastanza ridere quando un (bravo) attore viene coinvolto in un progetto di super eroi e improvvisamente tutti scrivono come se avessero scoperto il nuovo astro nascente di Hollywood. Come per Joker, ho letto decine di recensioni che si stupivano della bravura di Phoenix…uno che ha una carriera da 30 anni, ha vinto un sacco di premi ed è super conosciuto per il suo metodo e la sua poliedricità…
        E nulla, era solo un piccolo sfogo, sto diventando sempre meno tollerante verso le recensioni copia-incolla che becco in giro 😆

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