Uscito nel 2014 il Lupin III: il film è, beh, un film live action diretto da Ryuhei Kitamura basato sul celebre manga e anime di Monkey Punch.
A dirla tutta è più basato sull’anime che non sul manga, giustamente aggiungerei dal momento che le due versioni sono profondamente differenti e l’anime è decisamente più famoso e conosciuto, nonostante alcuni anime più recenti siano più fedeli al manga originale, come la serie La donna chiamata Fujiko, ma sto divagando.
Uscito nel 2014 in Giappone, il film è giunto nei cinema italiani solo nel 2016 (con i doppiatori dell’anime, non quelli storici ma i più recenti) e solo per due giornate, per poi essere pubblicato in dvd nel 2017, e infine per essere visto da noi nell’estate 2018 (si ok, questo non era importante).
Nella parte di Lupin III troviamo Shun Oguri, attore giapponese indubbiamente sconosciuto ai più ma che potreste aver visto nei live action di Detective Conan (era Shinichi Kudo) e Gintama (Gintoki Sakata), se siete appassionati del genere. (Nel film per la maggior parte del tempo indossa la giacca rossa e non quella verde come in copertina)
Daisuke Jigen è interpretato da Tetsuji Tamayama, in Italia potreste averlo visto nel live action di Kyashan (Casshern) in un ruolo minore ma sopratatutto nel live action di Nana nel ruolo di Takumi. Ha inoltre preso parte in alcune produzioni dei Super Sentai.
Goemon Ishikawa lo interpreta Go Ayano che potreste averlo visto in ruoli minori nei due film live action di Gantz, in Ruroni Kenshin e soprattutto nel live action di Gatchaman nella parte di Joe il Condor.
La cantante e attrice Meisa Kuroki è ovviamente Fujiko Mine, potreste ricordarla nel live action di Space Battleship Yamato. Prima che ve lo domandiate, no, non è prosperosa come la Fujiko cartacea, e meno male direi, se no dovevano pigliare una pornostar maggiorata al silicone.
Dulcis in fundo nella parte del buon caro Zazà, l’Ispettore Koichi Zenigata, troviamo Tadanobu Asano, il più internazionale tra gli attori del cast che potreste ricordare come protagonista di Ichi The Killer, al fianco di Takeshi Kitano in Zatoichi e in film mainstream occidentali quali Battleship, 47 Ronin e la trilogia di Thor dei Marvel Studios nella parte di Hogun.
Il resto del cast è totalmente creato per l’occasione quindi direi che possiamo anche andare oltre se no stiamo qua tutta la sera a scrivere di attori giapponesi semisconosciuti da noi.
La trama è una storia totalmente originale e introduce una società segreta di ladri di cui ovviamente fanno parte sia Lupin che Fujiko, e un tizio chiamato Michael Lee. Il film comincia con Fujiko, Lupin, Michael e altri giovani ladri gareggiare per rubare una moneta d’oro, al vincitore andrà in premio la guida della società. A rubarla è Lupin ma con un inganno la moneta alla fine va a Fujiko, il suo più grande punto debole. Da quel momento in poi le cose precipitano e la società viene letteralmente distrutta da un attacco nemico guidato da Michael, intenzionato a vendicarsi di Dawson, capo della società e colpevole dell’omicidio di suo padre. Lupin e Jigen (guardian del corpo di Dawson) uniscono le forze per vendicarsi e tirano dentro il samurai Goemon. Ovviamente sulle tracce di Lupin, e di tutta l’organizzazione di ladri, troviamo l’Ispettore Zenigata.
Dopo tutto questo preambolo, che ammetto essere una bieco riempitivo per temporeggiare, non vi nascondo che Lupin III: il film è stato due ore e qualcosa di pura noia! Due ore interminabili di noia! C’è che questo film ha da una parte tutte le cose che caratterizzano un tipico film di Lupin, con tutti i suoi cliché compresi, ma dall’altra non sa bene cosa voglia essere, se un live action con una propria identità o un semplice film come un altro sul personaggio, che forse poteva tradursi nella migliore soluzione. Pare difficile pensare che abbiano mancato così tanto il bersaglio quando annualmente esce almeno un nuovo film animato di Lupin e spesso di buona qualità, eppure ci sono riusciti. Certo, tradurre in un live action molti elementi tipici della serie non era cosa facile, anzi spesso è quasi impossibile, molte cose naturali in un anime possono risultare ridicole in un film recitato dal vivo. Ma soprattutto non è possibile realizzare un film su Lupin III e per tre quarti del tempo non far sparare un colpo a Jigen o far tagliare qualcosa a Goemon, a parte la scena dell’inseguimento in autostrada che trovo gestito malissimo, e allo stesso tempo dare spazio a personaggi secondari quasi totalmente inutili ma che anche se lo fossero un minimo non dovrebbero mai rubare la scena ai personaggi principali, nemmeno per poco. Un altro errore a mio parere è l’aver cercato di narrare una sorta di origini della banda e del primo incontro con Zenigata, perché Lupin, anime o manga che fossero, iniziava già a cose fatte, a parte Goemon che arriva dopo ma va facciamo finta di niente, l’aver cercato di dare una spiegazione raffazzonata del come si sono messi insieme e di come sia nata la rivalità con Zazà ha solo tolto spazio a momenti in cui si poteva sviluppare meglio la trama, anche perché diciamo la verità, al pubblico di Lupin non interessa come sia iniziato tutto e la cosa è già stata trattata in uno dei tantissimi film anime, e sicuramente meglio. Peccato perché i cattivi erano abbastanza freak da risultare interessanti.
Forse non il più brutto live action giapponese tratto da un manga che io abbia visto ma sicuramente il più noioso. Almeno ci rimangono gli anime.
Mai visto, ma comunque non sono mai stato un appassionato di Lupin, che mi irritava nella routine “faccio cose-Fujiko mi frega”.
Alla fine, del cartone classico mi son piaciute poche puntate, tra cui le due su cui ha messo le mani Miyazaki e quella con Lady Oscar 😛
Inizi ad essere prevedibile 😛
Trovi? 😛
Non l’ho visto però per fare un film su Lupin noioso ce ne vuole! XD
E invece ci son riusciti, una gradissima occasione sprecata!
Mi ero dimenticato di questo film, ma prima o poi lo recupero 😉
Ne sei proprio sicuro? XD
Mamma mia! Non lo avrei mai provato e con questa tua recensione, continuo a tenermi alla larga!
Peccato perché con un po’ di buona volontà, può uscire fuori qualcosa di buono (vedi Yattaman che ha mantenuto tutte le caratteristiche dell’anime, senza risultare inadatto al grande schermo).
Se solo avessero dato il giusto spazio ai protagonisti e messo più da parte i personaggi di contorno poteva anche venire fuori un signor film.