La moglie del mago – Recensione

la moglie del mago BD

La moglie del mago (La femme du magicien) è un fumetto francese scritto dall’americano Jerome Charyn e disegnato dal francese Francois Boucq di recente pubblicato sul settimanale Skorpio.

Pubblicato originariamente nel 1986 in Francia e già pubblicato in passato in Italia da Comic Art e Comma 22 è probabilmente il fumetto più strano che io abbia mai letto.

La storia si svolge tra il 1956 e il 1973 tra Saratoga e New York, la piccola Rita Wednesday, orfana di padre, vive con la madre che lavora come domestica presso la famiglia dei Carteret. Il figlio dei Carteret è un giovane mago, divenuto amante della madre di Rita ma intenzionato a sposare quest’ultima e ad intraprendere una carriera come mago in giro per il mondo esibendosi con le due. Gli spettacoli di Edmond sono un successo e una volta divenuta abbastanza grande sposa Rita. Dopo la morte di sua madre, Rita lascia Edmond incolpandolo di aver distrutto la sua vita. Si stabilisce così a New York ma il suo passato sembra non volerla lasciare.

Non è facile parlarne senza fare troppi spoiler data la sua breve durata. Come tanti altri BD non ho trovato praticamente nulla su questo fumetto e dai pochissimi commenti letti sui social doveva essere una sorta di capolavoro, un gioiello. Indubbiamente è stato strano. Jerome Charyn confonde la vita di Rita tra realtà e fantasia attraverso una serie di sequenze oniriche probabilmente frutto della fantasia della bambina, come un mago l’autore sembra non voler svelare troppo e intenzionalmente confonde a sua volta il lettore, tessendo però una storia che parla attraverso metafore forse fin troppo criptiche e di non facile intuizione, anche ad una seconda lettura non è chiaro cosa ci voglia dire.

Una possibile chiave di lettura la potremmo trovare sull’influenza che alcuni uomini hanno sulle donne, di quanto forte questa possa essere, di come queste sentano il malsano bisogno di tornare da questi uomini nonostante il male, come nel caso di Edmond nei confronti di madre e figlia.

Per quanto questo possibile significato possa essere interessante, e ahimè ancora attuale dopo trent’anni, e nonostante le belle sequenze dipinte da Boucq la storia non si può dire altrettanto riuscita nel suo svolgimento, più improntata nel parlare per metafore che a dare un vero svolgimento al tutto lasciando il lettore con più domande che risposte. Qualcuno potrebbe dire che è questo quello che dovrebbero fare le storie, belle o brutte che siano, disegnate e non, e in parte son d’accordo ma onestamente non so se qui la magia sia riuscita.

Probabilmente è un limite mio, qualcuno ha uno spunto diverso è invitato a esprimerlo.

Titolo: La moglie del mago
Edizione italiana: Skorpio #2221-2226, Editoriale Aurea, Settembre-Ottobre 2019
Edizione originale: La femme du magicien, Casterman, 1985
Storia: Jerome Charyn
Disegni: Francois Boucq
Formato: spillato
Prezzo: € 3,50 cadauno

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

Una risposta a “La moglie del mago – Recensione”

  1. Non lo conoscevo, sai?
    Mai sentito, manco in passato. Di certo è strano ma anche intrigante, per come lo hai descritto.
    Mi piacciono le storie metaforiche o dove devi riuscire tu a dare un “senso” se così vogliamo^^

    Moz-

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