Jughead vol. 1-3 recensione

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“È il miglior amico di Archie! Il terrore degli hamburger (e della pizza, dei gelati, delle patatine fritte…)! L’eroe di cui Riverdale ha bisogno!
Quando le oscure trame del nuovo preside del liceo di Riverdale minacciano il suo stile di vita e il suo approvvigionamento quotidiano di hamburger, Jughead Jones getta tutta la sua (considerevole) astuzia nella mischia per salvare la sua “amata” scuola e i suoi amici, in un turbine di azione, citazioni pop, umorismo surreale e hamburger!”

Di tutta la squinternata banda di Riverdale è inutile dire che il personaggio più carismatico e interessante sia rimasto negli anni proprio lui: Jughead Jones, il nostro amante del cibo spazzatura preferito dallo stomaco a capienza infinita. 
jughead jones betty cooperIl personaggio di Jughead è passato da semplice amico e perfetto contraltare di Archie nella prima apparizione del 1941: l’odiatore delle donne per eccellenza che le pensava genericamente causa di ogni problema per un uomo a spalla con cui riflettere e sdrammatizzare l’adolescenza sia per Archie che per Betty, anzi diciamo che negli anni ha sviluppato un rapporto talmente affiatato con la biondina che più di una volta ne prende le parti in causa puntando il dito sia contro Archie che Veronica, tanto che nella trasposizione telefilmica di Riverdale (che comunque c’entra poco e niente con i personaggi originali) si è scelto persino di metterli assieme come coppia! Scelta coraggiosa che ha portato con se non poche polemiche per i tradizionalisti, vi dirò a me non dispiace affatto!
Tranquilli però conservatori, questa situazione sentimentale non la troverete mai nella continuity normale, nonostante la presenza costante di Betty per Jughead i problemi di cuore giustamente iniziano e finiscono con gli hamburger.
La serie iniziata da Chip Zdarsky, durata due anni (2016-2017) vincitrice di un Eisner Award per miglior serie umoristica mi è piaciuta da morire! Riesce a coinvolgere e a portare il lettore dentro la bizzarra mente di Jughead, rende le situazioni e gli stati d’animo che il protagonista vive nella quotidianità delle avventure immaginarie e non, affrontando con sarcasmo, dissacrazione e intelligenza argomenti adolescenziali e sociali che spesso troviamo anche negli altri fumetti di Archie ma senza il punto di vista di qualcuno non solo esterno ai “soliti problemi” ma totalmente fuori dal coro in quanto ad approccio. L’umorismo è presente in quasi tutte le testate della Archie Comics dalle origini nel lontano 1939, il “reboot/rebirth” del 2015 ha mantenuto questo spirito ovviamente ma in questa serie è particolarmente riuscito considerando la difficoltà nella gestione di un personaggio del genere a cui non puoi affibbiare problemi ed argomenti a caso da adolescente o contare sulle apparizioni corali degli altri come succede per Archie. Jughead è il pieno protagonista in un mondo tutto suo fra cinismo e hamburger dove però un posto infondo (ma proprio infondo eh) al cuore per i sentimenti c’è, Zdarsky non rischia di scadere nella stucchevolezza e non fa mai andare il personaggio fuori carattere sopratutto in queste situazioni, quando si tratta di Archie e Betty rimangono impressi al lettore i momenti di vero e sincero affetto che Jughead nutre per gli amici, cosa proseguita con successo anche negli ultimissimi numeri scritti da Ryan North e Mark Waid. sabrina spellmanInoltre le apparizioni di tutta la crew di Riverdale sono funzionali e fra tutte la più divertente è sicuramente quella di Sabrina che userà le sue magie in modo decisamente capriccioso tentando di combinarne una più del diavolo al povero Jughead, non si scherza con le streghe dopotutto!
Il reparto artistico l’ho trovato molto azzeccato, gli stili prima di Erica Henderson e poi di Derek Charm si adattano tantissimo a questo tipo di serie e riescono ad accompagnarne bene la scrittura e il ritmico humor di base.
Per leggere questo fumetto vi basta essere amanti o conoscere anche superficialmente i personaggi in questione, non serve leggere la serie principale o le altre, il che lo rende volendo un’ottimo punto di partenza per nuovi lettori o per semplici curiosi di passaggio verso i personaggi originali degli Archie Comics.
Unico difetto? Dura poco. Se ne sente il bisogno di questo tipo di storie leggere ben congegnate, intelligenti e senza “la morale del giorno” stucchevole o da manifesto politico, i 16 numeri raccolti per l’occasione in 3 TP da Edizioni BD sono pochini e dispiace arrivare alla fine, una fine che però risulta più essere una pausa a causa degli impegni degli scrittori. Se si manterrà questa qualità, anche solo da vicino, mi sta benissimo aspettare.
Un must per gli amanti degli Archie, consigliato a chi si vuole divertire cinicamente fra una citazione pop e l’altra (supereroi, serie tv e quant’altro) e consigliatissimo come lettura estiva!

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La scheda
Titolo: Jughead vol.1-3
Edizione originale: Jughead #1-16
Edizione italiana: Jughead vol.1-3, Edizioni BD
Storia: Chip Zdarsky, Ryan North, Mark Waid
Disegni: Erica Henderson, Derek Charm
Formato: brossurato
Prezzo: € 15,00 ciascuno

16 Risposte a “Jughead vol. 1-3 recensione”

  1. Chip Zdarsky sa il fatto suo, l’ho apprezzato sulle pagine di Howard il papero è un autore che sa scrivere bei dialoghi, uno che sa far “parlare” i personaggi in modo da dar loro credibilità, su Mark Waid niente da dire, lo adoro, sa sempre cogliere l’essenza dei personaggi che scrive. Questo rilancio di Archie è compagni attira sempre anche me quando vedo i volumi in fumetteria, grazie per l’ottimo post, così posso tenermi aggiornato sulle uscite 😉 Cheers!

    1. Concordo sugli autori, Zdarsky mi ha saputo stupire più volte, non lo pensavo così bravo! Grazie a te del commento e si, fanno gola gli Archie, sicuramente prossimamente mi occupo di Betty e Veronica di Hughes e poi della serie principale di Archie, questo “rebirth” fino ad ora l’ho trovato davvero piacevole e si sente comunque un profondo rispetto che nutrono per i lettori anche di vecchia data in modo da non perdere neanche loro.

    1. Si mi fanno morire quei due brighelli! Salem in ogni versione che sia più horror o quella normale è sempre un personaggio di primo ordine haha!

  2. Fai bene a parlare delle serie Archie Comics, perché in Italia non se le fila davvero nessuno!
    Non sapevo nemmeno l’esistenza di questa mini, dovrei recuperarla… disegni simpatici e storia che sembra essere altrettanto, per un personaggio davvero emblematico.
    Se poi contiene cinismo, citazioni pop e… hamburger, sicuramente sarà top 🙂
    Nemmeno a me dispiace la deriva telefilmica, sono sincero.

    Moz-

    1. Si, bisogna riportare equilibrio! haha almeno su queste recuperabili in italiano, se poi alcune cose non arriveranno ne parlerò lo stesso di quelle che penso possano interessanti, ovviamente mi auguro arrivi un po’ tutto col pubblico che si stanno ritagliando come dicevo rispondendo.
      Concordo per il telefilm, insomma erano le scelte più papabili per il genere di serie che volevano fare in questo “universo alternativo” , dopotutto questi personaggi hanno avuto talmente tante versioni, cross over e quant’altro nei fumetti che sono adattabili a tutto; inoltre l’ambiguità del rapporto Juggie-Betty alla lontana mi ha sempre fatto pensare nel senso telefilmico ti dirò haha, quindi sono stata contenta, nonostante lui abbia avuto nei fumetti storici una sorta di relazione con Ethel Muggs che nel telefilm è presente, ma siccome è la Barb di Stranger Things ne facciamo anche a meno!XD.

  3. Chip Zdarsky mi piace assai come autore e lo trovo decisamente più a suo agio con serie scanzonate e dal tono leggero piuttosto che sui super-eroi classici. Avevo già letto un gran bene di questa serie ma mi hai dato il “la” adeguato per convincermi a recuperarla. Ti farò sapere cosa ne penso quando la leggerò (cioè, con i miei tempi attuali, nel 2021 circa)

    1. Concordo, scrive benissimo questi personaggi, si sente che è a suo agio e risulta piacevole da leggere. MI fa piacere di averti incuriosito e anche se nel 2021 aspetterò con piacere il tuo parere XD.

  4. Ho guardicchiato le prime puntate di Riverdale visto che le facevano su uno dei vari canali Mediaset e non mi è parso malaccio..devo ammettere la mia ignoranza su questa serie di fumetti, diciamo che qui da noi in Italia non è famosissima

    1. Si non è per niente famosa qui, però vedo con piacere che grazie alla serie tv un suo piccolo pubblico se lo sta ritagliando ergo.. spero che la BD continui a pubblicarne le storie nuove, visto che di recuperare le vecchie (a parte i numeri da capogiro) non se ne parla.

  5. Oooh finalmente un post di Isolde (mi stai più simpatica del tuo conserte 😝)!
    Eeee… grazie per lo spoiler sulla serie TV che non ho ancora visto (Arcangelo è tornato ad essere il più simpatico 😆).
    Comunque me lo hai venduto! Anche se non so quando pagherò perché 15 euro a volume sono tanti e ultimamente sono molto Paperone… e prima vorrei iniziare con la serie principale.

    p.s. ma nella serie Zero in Condotta Jughead era stato rinominato Mostarda o ricordo male? Con la voce del mitico Fabrizio Mazzotta. Cavoli che memoria, non lo guardo da almeno 25 anni! Anche se sei più giovane di me sei molto più informata su Archie… magari sai qualcosa a riguardo.

    1. noooo haha! Ti devo riconquistare adesso! Mannaggia non mi è venuto in mente di mettere sotto spoiler, però ti può consolare il fatto che avviene talmente presto nella serie ed è così palese che non riesce nemmeno ad arrivarci alla parola “sorpresa”.
      Eh si anche io sono andata un po’ a rilento con i volumi proprio per il prezzo, però ne vale veramente la pena in tutti i sensi, mi fa piacere di averti convinto :).
      Penso proprio che si chiamasse Mostarda Jones, anche perché c’è stata un’altra serie animata nel 99 che era il sequel se non sbaglio di Zero in Condotta dove lo chiamavano sempre Mostarda XD.

      1. Ah ok, se avviene subito allora sei perdonata… anche se non mi piace come idea, quella riciclata del migliore amico/a sfigato di cui si innamora l’altro/a di successo.
        L’altra serie credo sia Archie’s Weird Mystery, c’erano loro cresciuti (o comunque erano più alti)… ho guardato qualche episodio su Disney Channel, se non ricordo male ma non mi aveva preso perché sembrava Scooby Doo (che odio) con i personaggi della Archie Comics. Però lì Jughead lo ricordo poco.

        1. Si, era lo Scooby Doo versione Archie (anche io non sopporto Scooby Doo, ogni tanto c’è qualche punto in comune XD).
          Concordo sul cliché della persona di successo+”migliore amico sfigato” che non ha mai soddisfatto neanche il mio palato. Nel telefilm tuttavia è leggermente diversa la questione, ha qualche sfumatura in più, Betty non è una persona di successo a scuola, solo Cheryl Blossom lo è, difatti non è neanche fra le cheerleaders (cosa che nei fumetti è invece) viene semplicemente presentata un po’ come una secchiona/perfettina e dietro questo aspetto c’entra la sua storia famigliare, difatti questa cosa si evolverà nel corso della storia. Jughead seppur un po’ “sfigato” in realtà viene preso in giro solo da Reggie Mantle che prende in giro anche Archie (che.. voglio dire.. viene dipinto come il tipico ragazzo da sbandata da liceo americano che sta nella stessa squadra della scuola con Reggie) e questo dice tutto, lui sfotte a prescindere come bullo. Quindi giudicare per come appare o per sentito dire sarebbe semplificare la cosa e farlo sembrare il solito quadrilatero da teen-drama, apprezzo invece che nel telefilm pur mantenendo qualche cliché tipico del genere ma anche preso dai fumetti abbiano cercato di dargli qualche sfumatura diversa e leggermente più credibile, più attuale su come possono stare le cose in un paesino di 4 anime e in un liceo moderno (poi che ogni tanto se ne escano con del trash visivo ci sta).
          Parlando del perché non mi dispiace questo aver avuto le “palle” della JugheadxBetty il mio comunque è più che altro un pensiero e un riflesso ai fumetti e ai personaggi, un po’ come se qualcuno si accorgesse dell’elefante che sta in mezzo alla stanza che si fa saltuariamente finta di non vedere, ovviamente a questo c’è la risposta data da più scrittori durante le epoche che se si facesse fare il salto della quaglia definitivo a Betty o Juggie non si avrebbe più il triangolo centrale ergo l’essenza di quello che è sempre stato Archie perciò in quel caso si ci passa sopra e va beh, però è bello che in una delle tante versioni alternative (in questo caso su schermo) si possa avere questa relazione, perché in realtà se poi parliamo dell’esecuzione su come ciò avviene nella prima stagione per me è assolutamente un po’ da “boh”/”meh” , nella seconda stagione devo vedere come va il loro rapporto.

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