Judge Dredd: i Giudici Oscuri e Giustizia Oscura – Recensione

dark-justice-int-2.jpegSono arrivati da una dimensione oscura per giudicarci. Il reato è la vita. La pena è la morte.
Morte. Paura. Decomposizione. Fuoco.
I quattro Giudici Oscuri.

Continua la riproposta di Editoriale Cosmo delle storie del Giudice Dredd, questa volta con due volumi dedicati ai suoi più grandi nemici, i Giudici Oscuri, entrambi scritti da John Wagner, il creatore del personaggio.

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I Giudici Oscuri

Judge Dredd: i Giudici Oscuri, scritto da John Wagner e Alan Grant, raccoglie le prime storie con protagonisti i letali giudici risalenti ai primi anni ’80. Giudice Morte e I Giudici Oscuri sono entrambe disegnate da Brian Bolland, il mitico disegnatore di The Killing Joke, che qui potete ammirare nella bellezza del bianco e nero. Quattro Giudici Oscuri (disgnato da Brett Ewins, Cliff Robinson e Robin Smith) invece ha come protagonista principale il Giudice Anderson della Psi-Divisione, che in realtà è un po’ la vera protagonista di tutto il volume più che di Dredd, in quanto legata a doppio filo con il Giudice Morte per via dei suoi poteri psichici.

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Giustizia Oscura

Judge Dredd: Giustizia Oscura contiene invece l’omonimo storyarc che ha visto la luce quasi quarant’anni dopo le storie precedenti, sempre scritto da John Wagner e splendidamente dipinto da Greg Staples, vede l’ennesimo ritorno dei Giudici Oscuri, questa volta a bordo di una gigantesca astronave colonia con la missione di raggiungere un nuovo mondo… sarà l’ennesima strage (e qui mi chiedo: ma quanti abitanti ha Mega City One? Ad ogni attentanto o attacco ci sono milioni di morti!)

Il volume I Giudici Oscuri tradisce un po’ le aspettative di leggere delle storie dalle atmosfere horror, personalmente ho trovato questi primi story arc piuttosto classici, quasi a trovarsi di fronte ad un “normale” fumetto supereroistico, ma non è una cosa da vedere necessariamente sotto un ottica negativa, se c’è una cosa che ho imparato leggendo Judge Dredd negli ultimi mesi è che il personaggio si presta a molte interpretazioni e situazioni. Queste prime storie indipendentemente dalle loro atmosfere sono comunque necessarie, anzi indispensabili, per conoscere il Giudice Morte e i suoi compari, avversari tra i più ricorrenti nelle storie di Dredd. La parte del leone come già detto la fanno i magnifici disegni di un Bolland d’annata in bianco e nero, infatti le storie in questione risalgono ancora al periodo in cui Judge Dredd veniva pubblicato in b/n, ma non bisogna sottovalutare il lavoro svolto dagli altri disegnatori nell’ultima storia.

Giustizia Oscura è invece uno story arc realizzato da John Wagner su insistenza di Greg Staples che, come viene spiegato nell’introduzione al volume nella corrispondenza tra i due autori, voleva tornare a lavorare su Dredd e in particolare sui Giudici Oscuri. Qui apprendiamo di come Wagner non volesse più narrare alcunché su questi villain, che a suo dire non avevano più nulla da dire e che il problema con questi personaggi è che la storia alla fine è sempre la stessa, fa un po’ sorridere come sia arrivato a capo di questo “problema” facendo esattamente la medesima cosa, semplicemente a sto giro ha variato il tema trasportando l’azione su una nave colonia, di fatto ci troviamo di fronte ad una tipica storia di Alien dove al posto degli Xenomorfi abbiamo i Giudici Oscuri. Ma qui non cerchiamo l’originalità a tutti i costi e la narrazione è buona e la lettura scorre che è un piacere. Impressionante come sia cambiata l’arte di Greg Staples, dallo stile caricaturale visto nelle storie di Ennis risalenti ai primi anni ’90 ad uno stile foto realistico quasi perfetto dove anche i colori hanno i loro meriti.

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Insomma due buoni volumi consigliati a chiunque voglia conoscere ed espandere il mondo di Judge Dredd e questa sua nemesi così particolare, dopotutto cosa può essere la peggior nemesi di una sorta di poliziotto che essendo giudice, giuria e boia, applica la legge all’estremo? Qualcuno, o meglio qualcosa, che estremizza ulteriormente questo concetto dichiarando reato la vita stessa. Due volumi autoconclusivi che possono essere il modo ideale per introdursi a Dredd anche per il loro costo piuttosto abbordabile rispetto ai volumi della Garth Ennis Collection.

La scheda
Titolo: Judge Dredd: i Giudici Oscuri
Edizione italiana: Cosmo Comics #34, Editoriale Cosmo
Edizione originale: 2000 AD Progs #149-151, 224-228, 416-427
Storia: John Wagner, Alan Grant
Disegni: Brian Bolland, Brett Ewins, Cliff Robinson, Robin Smith
Formato: brossurato
Prezzo: € 14.90

Titolo: Judge Dredd: giustizia oscura
Edizione italiana: Cosmo Comics #36, Editoriale Cosmo
Edizione originale: 2000 AD Progs #1912-1921 (2015)
Storia: John Wagner
Disegni: Greg Staples
Formato: brossurato
Prezzo: € 10.90

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

5 Risposte a “Judge Dredd: i Giudici Oscuri e Giustizia Oscura – Recensione”

  1. I volumi della Garth Ennis Collection mi stanno dissanguando ma niente, non posso esimermi. Questi mi intrigano molto, grazie per l’ottima recensione, continuerà a finanziare il copro di polizia di Mega City 😉 Cheers

    1. Vai che son tutti degli ottimi acquisti, per certi versi mi ricorda Hellboy, contesto e personaggio completamente diverso ma gli episodi brevi alternati a saghe più articolate me lo ricordano molto e ovviamente la cosa mi piace

  2. Allora: bellissimi i personaggi dei quattro giudici oscuri, immagino i cavalieri dell’apocalisse versione Dredd.
    Bellissimi i disegni così realistici!

  3. Nulla da dire sui disegni ma la colorazione non mi piace.
    Nave colonia nell’universo di Dredd? A me piace sempre la space opera ma non so quanto bene di adatti coi giudici e il loro mondo.

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