Judge Dredd – The Garth Ennis Collection volume 1 – Recensione

Judge Dredd The Garth Ennis Collection volume 1

É disponibile da qualche settimana in fumetteria il primo volume di Judge Dredd The Garth Ennis Collection edito da Editoriale Cosmo nella collana Cosmo Comics e da buon Ennissiano quale sono non me lo sono lasciato scappare, l’occasione perfetta per leggere di un personaggio che conoscevo solo tramite il film Dredd – La legge sono io di metà anni ’90 interpretato da Sylvester Stallone (che per me rimane un cult) e dai crossover con Batman.

Per chi non lo conocesse il Giudice Dredd è un personaggio dei fumetti creato da John Wagner (testi) e Carlos Ezquerra (disegni) su idea di Pat Mills nel 1977 sulle pagine della celebre rivista britannica 2000 AD, il seguito lo riporto da Wikipedia: Dredd è un ufficiale di polizia in una violenta città futuristica dove fa parte di un corpo d’élite denominato i Giudici. A loro vengono dati i poteri della polizia, della magistratura e del governo, potendo quindi arrestare, giudicare e persino giustiziare i criminali sul posto. Questi tutori dell’ordine possiedono uniformi e armamenti d’avanguardia in quanto rappresentano la massima espressione delle istituzioni e del Governo. In accordo con gli autori, il personaggio nasce come satira della società contemporanea e come denuncia del continuo aumento di potere dei corpi di Polizia nello stato moderno democratico.

Il mio primo impatto con un fumetto totalmente dedicato a Dredd non è stato esattamente dei più semplici. Da una parte abbiamo un Garth Ennis forse ancora un po’ acerbo o timido nell’usare quello che sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica, ovvero l’umorismo nero, anche se si tratta di storie contemporanee al suo primo ciclo di Hellblazer, Abitudini pericolose, che trovai magnifico (un giorno dovrei davvero continuare a leggere questa run), dall’altra abbiamo un personaggio che è simpatico come un pugno sui denti. Davvero ragazzi, mi rifiuto di credere che a qualcuno possa piacere, nel senso di trovare simpatico o carismatico, un personaggio come Joseph Dredd. Avete presente Batman e la sua ossessione per la caccia al crimine? Quella cosa che la maschera in realtà sia Bruce Wayne e che la vera personalità sia il pipistrello? Beh ecco, prendete questa cosa, portatela all’estremo e avrete il Giudice Dredd. Per i Giudici TUTTO viene dopo la legge, all’accademia viene insegnato loro, e qui cito lo stesso Ennis, quasi di dimenticare cosa significhi essere umani, solo che Dredd è peggio, peggio nel senso che è il migliore di loro. La stessa Mega City Uno potrebbe essere una sorta di Gotham City distopica. Non sarà un caso che i due personaggi si siano incontrati più volte, la prima storia che li vede protagonisti poi è un vero gioiello, chissà che in futuro non ne riparleremo.

E quindi come si fa a leggere un personaggio così pesante e dal grilletto facile? Cosa rende interessante la lettura? Oltre alle tante morti violente se vi piace il genere certo. Beh, tutti gli altri personaggi che Dredd incontra di volta in volta. Dredd è quasi solo il filo conduttore, l’espediente per raccontare altro, i veri protagonisti sono gli altri, quei disperati che per un motivo o per un altro si trovano ad incrociare la strada con il Giudice e il suo Legislatore, come il Giudice Joyce dell’Isola di Smeraldo (ovvero quel che rimane dell’Irlanda), Dink Jowett o Karl Raider protagonista/antagonista della bellissima storia omonima. Sono loro le vera anime delle storie di Ennis, il motivo per cui noi possiamo trovare un briciolo di umanità in questo fumetto per cui provare empatia e continuare la lettura tra un ammazzamento e l’altro. Ovviamente quasi tutte storie tragiche. Resomi conto di questo la lettura è stata davvero molto più semplice e piacevole.

(Per i più rompini che potrebbero passare casualmente da queste parti, è ovvio che il personaggio del Giudice Dredd voglia e debba essere così estremo e probabilmente è proprio questo il suo bello, ma da qui a parlare di simpatia ce ne passa, poi sarò io che vi devo dire.)

In ogni caso il volume vale l’acquisto anche solo per i disegni, ad aprire l’albo troviamo il compagno di mille avventure di Ennis, il bravissimo e compianto Steve Dillon che ammetto di non aver riconosciuto immediatamente per via di una colorazione assai diversa da quella a cui ci ha abituato sulle pagine di Preacher, Punisher o qualsiasi altra pubblicazione successiva, seguono Ian Gibson dallo stile deformed quasi cartoonesco, il caricaturale Greg Staples, il magnifico John Burns che ha firmato l’altrettanto magnifica Raider (si è capito che è la mia storia preferita del volume?) e Cliff Robinson dallo stile più classico, accomunati tutti (o quasi) da una colorazione pittorica e iper realistica capace di rendere le tavole delle vere opere d’arte. (non inserisco immagini solo per evitare possibili spoiler sulle storie, per i più curiosi c’è Google Immagini)

Chiudo spendendo due parole sull’edizione. Editoriale Cosmo è famosa per aver portato molti titoli d’oltralpe e non in suolo italico in formato bonellide e solo di recente si è aperta al formato comics originale con la collana Cosmo Comics, attirandosi dietro non poche critiche a causa del poco rapporto qualità/prezzo del prodotto, colpevoli di usare una carta di scarsa qualità. Vorrei precisare che per quanto mi riguarda è il primo vero comics che acquisto da Cosmo, il prezzo non è dei più bassi, 19,90 per 160 pagine circa non è proprio regalato ma voglio sperare che sia per una questione di tiratura, ma la carta e l’edizione in generale mi pare molto buona, quindi mi fa sperare che da parte loro ci sia la volontà di migliorare il prodotto e la cosa mi fa piacere, soprattutto in vista dell’uscita a breve di Army of Darkness.

Chiudo con la speranza che anche il prossimo volume del Judge Dredd di Ennis possa stupirmi in qualche modo.

La scheda
Titolo: Judge Dredd – The Garth Ennis Collection volume 1
Edizione italiana: Cosmo Comics 16, Editoriale Cosmo 2018
Edizione originale: 2000 AD Progs #727-732, 775, 780-785, 804-807, 810-814, 819 e Judge Dredd Yearbook del 1993
Storia: Garth Ennis
Disegni: Steve Dillon, Ian Gibson, Cliff Robinson, Colin McNeil, John Burns, Greg Staples
Formato: brossurato
Prezzo: € 19.90

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

14 Risposte a “Judge Dredd – The Garth Ennis Collection volume 1 – Recensione”

  1. Devo passare in fumetteria a recuperarlo, me lo sono fatto tenere da parte, da fanatico di Garth Ennis (e Steve Dillon) non me lo posso proprio perdere. Ho sempre letto storie sparse del giudice, non sarà male per una volta avere una collana intera ordinata 😉 Cheers

  2. A me più che Batman, leggendo questo passo della tua recensione “i protagonisti sono gli altri, quei disperati che per un motivo o per un altro si trovano ad incrociare la strada con il Giudice e il suo Legislatore”, mi è venuto in mente Violence Jack: il manga di Go Nagai dove il protagonista è spesso il narratore di eventi che vedono altri protagonisti. E lo stesso VJ è come Dredd personaggio molto violento e incline a giustiziare senza pensarci due volte 😀

    1. Si è vero, da quel punto di vista è simile a Violence Jack ma mi riferivo al solo personaggio e alla sua ossessione per la lotta al crimine. Jack per quanto violento di base è buono e altruista, non posso dire esattamente lo stesso per Dredd a cui importa solo la legge. Giusta o sbagliata che sia.

  3. Grazie per la segnalazione. Ennis (con qualche tavola di Dillon) è da prendere assolutamente. Ok, anche se acerbo. Io amo Dredd, ottimo personaggio veramente muscolare e maschile.
    Recupererò il volume tra qualche giorno… certo, non costa poco.

    Moz-

  4. Ma sai che non sono riuscito mai ad avvicinarmi al fumetto perché sono troppo legato al film con Sly? Che poi per farlo sembrare alto 2 metri, hanno dovuto usare gli effetti speciali 😝
    Potrei avvicinarmi al personaggio magari col crossover con Lobo, che come sai amo. Dovrei avercelo nel bustone che mi ha ceduto mio cugino della collezione di Lobo Play Press (lo so che non amo i crossover ma è solo per prenderci confidenza). Poi se mi piace magari provo anche qualcosa di standard, dato che mi hai incuriosito. Purtroppo Ennis è impossibile in inglese, mi dovrò inventare qualcosa per leggerlo in italiano.
    Riguardo la Cosmo, a me piace come casa e le lamentele sui prezzi mi stanno sulle palle, nonostante spesso mi trovi in prima linea a farle ma solo per fare il troll (con case editrici più forti, non con queste realtà minori). Se lo trovo esagerato non compro.
    Saluti a casa.

    1. Qua è innegabile che il prezzo sia altino (ma non per questo mi fermerò, prenderò anche Army of Darkness che costa pure di più) le lamentele erano più rivolte al rapporto qualità-prezzo ma questo è ottimo come fattura secondo me quindi almeno in quello son migliorati.
      Lobo/Dredd ce l’ho nell’edizione Lion nei due volumi Batman/Dredd ma lo ricordo poco, se riesci recupera anche Batman/Dredd: giudizio su Gotham che è bellissimo! Disegnato da Simon Bisley

  5. Ennis sempre e comunque, anche se non ho mai avuto particolare simpatia con il giudice. Lo recupero subito appena finisco di spolparmi i WilcC.A.T.S. di Mooore 🙂

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