Fatal Fury: il manga – Recensione

Game Over 2 Star Comics

Fatal Fury, il cui titolo originale è Garo Densetsu, è una saga di videogiochi picchiaduro giapponese creata da SNK un po’ finita nel dimenticatoio, se non giusto per gli appassionati del genere, al contrario della cugina The King of Fighters che continua la sua corsa ancora oggi.
Il primo videogioco di Fatal Fury è del 1991 e vede la storia dei fratelli Terry e Andy Bogard, intenzionati a partecipare al torneo di arti marziali chimato King of Fighters per vendicarsi di Geese Howard, boss della malavita che molti anni prima uccise il loro padre.
Il manga scritto e disegnato da Yuji Hosoi è praticamente un adattamento manga di questa storia.

La storia sta un po’ tutta lì in quelle poche righe sopra, è il classico pretesto per far menare i vari personaggi del videogioco tra di loro, ma diversamente da altri fumetti ispirati a giochi di questo genere la trama si può ritenere ufficiale o canonica, o quanto meno fedele a quella che hanno pensato per il gioco. Fatal Fury si compone di dieci capitoli, serializzati da noi da Star Comics il 1997 e il 1998 sulle pagine di Game Over, rivista contenitore il cui intento voleva essere pubblicare manga tratti da famosi videogiochi e al contempo parlare di videogiochi, con recensioni, approfondimenti e novità, il risultato fu qualcosa che definire grossolano è fargli un piacere ma è apprezzabile l’idea, e comunque ci ha permesso di leggere manga che probabilmente non avremmo mai visto, e infatti i vari sequel non li abbiamo mai visti, ma sto divagando.

Tornando a Fatal Fury la storia come avrete capito è molto semplice e scorre molto veloce ma non per questo non funziona, diverte e si fa leggere volentieri ed è molto breve. Lo stile di Yuji Hosoi non è dei migliori, funziona ma non è molto curato, per certi versi mi ha ricordato Kurumada (Cavalieri dello Zodiaco), pur avendo un tratto molto diverso e indubbiamente sa come fare un combattimento, anche se alcuni di essi li ha risolti in modo troppo sbrigativo con la classica sequenza dell’eroe che le prende e poi finisce tutto in un attimo, ed è un peccato che qui in Italia i sequel siano ancora inediti, mi sarebbe piaciuto vedere se e come si sarebbe evoluto il suo stile, e dubito qualcuno li pubblicherà mai. Ma ripeto, è un manga divertente, probabilmente per soli fans (e io per esempio non lo sono), utile a passare una tranquilla serata di lettura.

Nel leggerlo non ho potuto fare a meno di notare come il titolo occidentale, dovuto ai soliti problemi di traslitterazione dal giapponese, sia un po’ fuorviante, ai fini del videogioco ammetto di no ma con il manga e una storia dietro un po’ si, perché Garo Densetsu letteralmente significa La Leggenda del Lupo Famelico, e proprio la definzione di Lupo Famelico è ricorrente all’interno del manga, e non riconducibile al più semplice Fatal Fury.

Ricapitolando il manga di Fatal Fury è una piacevole lettura, sicuramente non imprescindibile ma un buon passatempo per chi come me ama i videogiochi di botte, o per chi semplicemente ama i manga di botte, fate un po’ voi. Yuji Hosoi realizzò anche gli adattamenti di Fatal Fury 2 e Fatal Fury 3 ma purtroppo sono rimasti inediti, ma Star Comics ben prima di Game Over pubblicò un altro manga ispirato alla saga e realizzato da Ken Ishikawa (Getter Robot) sulle pagine di Kappa Magazine e mai raccolto in volume. Esiste inoltre un altro manga ispirato a Fatal Fury 2 e pubblicato da Dynamic Italia (magari ce lo segnamo per il futuro). Entrambi questi manga però non sono correlati con le opere di Hosoi.

Classificazione: 3 su 5.

Titolo: Fatal Fury
Edizione italiana: Game Over #1-10, Star Comics, Maggio 1997-Febbraio 1998
Edizione originale: Garou Densetsu, Kodansha, 1993
Storia e Disegni: Yuji Hosoi
Formato: spillati
Prezzo: prezzo onesto € 2 ciascuno

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

7 Risposte a “Fatal Fury: il manga – Recensione”

  1. In realtà la situazione del titolo di Fatal Fury è persino peggiore di come la descrivi. Nei videogiochi SNK i fratelli Bogart sono conosciuti come i figli del lupo e Terry Bogart è rinomato come il Lupo Famelico o il Lupo Furioso. L’intera saga ha come filo conduttore il discorso dei lupi, ma nei titoli occidentali di questa non c’é traccia. Le cose sono ulteriormente peggiorate con quello che dai fan è considerato Fatal Fury 4 e che in occidente ha il titolo GAROU: Mark of the Wolves! Non sembra neanche appartenere alla stessa serie!

  2. Me lo ricordo, avevo preso alcuni numeri della rivista, a suo tempo, poi mi sono un po’ stancato.
    Il pezzo forte erano gli 4-koma su Samurai Shodown XD
    In quel periodo ero un tantino ossessionato da The King of Fighters e Fatal Fury lo conoscevo solo di traverso, nelle sale giochi e nei bar di Cagliari non ha mai attecchito molto, perciò non sapevo che Fatal Fury avesse un legame col KoF da prima di KoF ’94.
    Così, quando nel fumetto ho trovato solo i fratelli Bogard senza nessun altro personaggio di KoF, beh, ci sono rimasto un po’ male. 😛

    Una cosa buffa ed estemporanea: dato che la parola garo era traslitterata, spesso, con la U finale, che in giapponese serve ad allungare il suono della O, alcune persone che conoscevo dalla sala giochi lo leggevano “garù”, alla francese, che significa “mannaro” (loup garou = lupo mannaro).

  3. Esatto, non c’entra col Fatal Fury di Kappa, ma secondo me pensavano di avere successo.
    E invece Game Over arrancava, dovette ricorrere a Gundam (che univa una vaga questione videoluidica a un titolo forte), e mentre SF continuava, Fatal Fury terminava senza colpo ferire.
    Mi gasò il Power Gaiser la prima volta, ed è vero che i disegni sono un po’ alla Kurumada.
    Kurumada morbido, diciamo.

    Moz-.

    1. Si capisce da ciò che scrivevano nei redazionali e nelle risposte alle lettere (ma sono l’unico a cui piace leggere anche le lettere nei fumetti vecchi?) loro volevano sicuramente continuare, verso la fine invece dichiararono che il formato di Game Over era obsoleto.

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