Deadpool & Wolverine (2024) – Recensione del cinecomic Marvel

Deadpool & Wolverine (2024) – Recensione del cinecomic Marvel

Aveva vinto lo streaming. Era un anno che non andavo al cinema. Dopotutto chi me lo faceva fare? Costi sempre più alti e sale strapiene di gente e ragazzini maleducati più interessati a far casino e a postare sui social sul film più che a guardarlo. Se poi il film in questione è Disney e dopo circa due mesi lo trovo comodo comodo su Disney+, perché sbattermi a spendere il triplo e avere la metà del piacere?

C’è voluto il ritorno di Hugh Jackman nei panni di Wolverine, cioè tipo la prima grande icona dei cinecomics moderni, in Deadpool & Wolverine a farmi tornare al cinema. Specialmente dopo un periodo di stanca per i cinecomics e i Marvel Studios in generale.

Mi è capitato di leggere sui social un commento in cui si definiva Deadpool & Wolverine una sequela di gag metafumettistiche e non un film. Beh, sapete chi aveva fatto una cosa simile? Wes Craven nel 1996 con Scream, con le dovute differenze ovviamente. E qua sono costretto a diventare didascalico perché le stesse persone che accusano D&W di essere eccessivamente didascalico poi non riescono a cogliere il senso di ciò che dico tra le righe in poche semplici parole.

Lungi da me paragonarlo a Scream, tanto meno paragonare Shawn Levy a un mostro sacro come Wes Craven. Deadpool & Wolverine non intende sovvertire o rivoluzionare nulla sul genere, tanto meno ci parla delle regole dei cinecomics o dei supereroi, quello era compito di The Boys che ha mancato e pure di tanto l’obiettivo (dopotutto il fumetto fa proprio quello). Anche perché parlare di cinecomics o supereroi come genere è un po’ blando, vuol dire tutto e niente. Il genere supereroistico accomuna solo tutta una serie di personaggi che indossano costumi sgargianti e hanno poteri sovrumani. Ma ognuno di questi eroi agisce in contesti e generi propri.

Deadpool e Wolverine Liefeld easter egg
Questa la possono capire solo i fan hardcore

Deadpool il più delle volte si muove tra l’umorismo parodistico ed è molto violento. Motivo per cui mi lascia perplesso anche leggere chi oggi definisce D&W eccessivamente violento e volgare, come se ci si aspettasse qualcos’altro, come se non avessero mai visto i due film precedenti. O forse non avendo più scuse per dire che la Disney non farà mai cose vietate ai minori (anche se in Italia il divieto non c’è, valli a capire) si appigliano paradossalmente a cose del genere.

Ma tornando al “confronto” con Scream, Deadpool & Wolverine fa sua la lezione del film di Craven e gioca tanto sulla metanarrazione, fa il punto della situazione sui cinecomics in generale, sulla crisi dei Marvel Studios (più creativa che economica), delle sue scelte sbagliate, della Fox e persino sulla DC.

E funziona, ma soprattutto diverte, dannatamente bene nelle sue mille citazioni, cameo ed easter egg fumettistici che in sala avremo colto in 10. E se funziona è perché dietro c’era qualcuno che in questo progetto e personaggio ci credeva veramente. Quel qualcuno è Ryan Reynolds, ormai vero e proprio tutt’uno con il personaggio che interpreta al pari del suo compare Hugh Jackman e Robert Downey Jr. lassù nell’olimpo dei cinecomics.

Deadpool e Wolverine Lady Deadpool
Un anteprima di Lucca Comics 2024

Ma è anche una sorta di lettera d’amore per il morente (?) universo Fox e di ogni cinecomics che, nel bene e nel male, ha contribuito a costruire il genere. Non va preso come un tentativo nostalgico di rivalutare il passato in meglio, quello no. Mi scuso con i loro fan, sempre che ce ne siano veramente, ma film come Elektra e Fantastici 4 e Silver Surfer rimarrano sempre pessimi. Così come Blade rimane un filmone ancora oggi. Per arrivare ad avere il MCU siamo dovuti passare per tantissimi film. È grazie a Blade, X-Men e Spider-Man, passando per errori di percorso come Daredevil e Ghost Rider, se siamo arrivati ad un Iron Man.

Prima di chiudere alcune considerazioni sparse. Deadpool e Wolverine funzionano alla grande insieme, si vede che i due sono molto affiatati. Idem la villain Cassandra Nova interpretata da una carismatica Emma Corrin, forse un po’ sacrificata ma decisamente un ottimo personaggio.

Deadpool e Wolverine Cassandra Nova

Decine e decine di gag e citazioni, dal mondo del fumetto, del cinema di supereroi e in generale e della cultura pop e anche un pizzico di gossip. Difficile stare veramente dietro a tutto comprendendo veramente di cosa si stia parlando, ma difficile anche non ridere di gusto a certe battutacce. La trama è molto semplice, ma dopotutto lo erano anche quelle dei due film precedenti e nessuno se ne è mai lamentato.

Deadpool & Wolverine è la dimostrazione che il pubblico non era stanco dei cinecomics in quanto genere ma era stanco di film pigri. Certo l’effetto nostalgia aiuta sempre, ma se non hai una vera idea dietro questo non basta.

In tutto questo mi piacerebbe dire che in questo anno la situazione al cinema sia cambiata ma purtoppo mentirei sapendo di mentire.

Deadpool e Wolverine poster film

DEADPOOL & WOLVERINE

  • Titolo originale: Deadpool & Wolverine
  • Regia: Shawn Levy
  • Sceneggiatura: Ryan Reynolds, Shawn Levy, Paul Wernick, Rhett Reeves, Zeb Wells
  • Genere: supereroi, fantascienza
  • Anno: 2024

Classificazione: 3.5 su 5.

Ciclo Marvel Cinematic Universe

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Agatha All Along (2024)

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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