Daredevil (2015/18) – Recensione della serie TV

Daredevil (2015/18) – Recensione della serie TV

L’arrivo di Daredevil: Rinascita su Disney+ è l’occasione perfetta per parlare della precedente serie tv di Daredevil. Ovvero la miglior serie tv live action di supereroi mai realizzata.

Sfido chiunque abbia un minimo di raziocinio o onestà intellettuale a sostenere il contrario.

In realtà avevo già parlato della prima e della seconda stagione nella precedente incarnazione del blog ma mai della terza. Per l’occasione ho pensato di fare un unico articolo in cui vi espongo brevemente le mie impressioni di tutte e tre le stagioni.

Daredevil ha avuto la fortuna di debuttare su Netflix nel 2015, quando ancora si pensava che Netflix non ne sbagliasse una. “Daredevil si che era un vero adattamento del fumetto! Non come quei film brutti e cattivi realizzati dalla Disney” (mi domando se gli stessi che dicevano queste cose, ed esistevano sul serio, avranno rivalutato i film di quel periodo dopo gli ultimi disastri). Il tempo ha dimostrato subito il contrario, la presunta qualità superiore dei prodotti marchio Netflix si è rivelata un fuoco di paglia. Nei fatti molti dei fenomeni usciti da Netflix in realtà il più delle volte sono mediocri. Ma soprattutto Daredevil era già una produzione Disney al 100%, con Marvel Televisions e ABC Studios alle spalle, gli stessi di Agents of S.H.I.E.L.D. per intenderci. Netflix era solo il distributore.

La prima stagione di Daredevil fu un piccolo miracolo. Qualcosa che gli studi di produzione non sono più riusciti a replicare con nessuno degli altri personaggi del progetto Defenders. Ma in verità nemmeno con Daredevil stesso hanno più raggiunto la stessa qualità, rimanendo comunque una grandissima serie sopra la media. Forse solo la prima stagione di The Punisher vi si avvicina.

Daredevil stagione 1 (2015)

Daredevil serie tv poster season 1

Per chi non conoscesse nulla del personaggio Daredevil è l’avvocato cieco Matt Murdock. L’incidente che lo ha reso cieco da bambino ha amplificato i suoi sensi come olfatto e udito a livello superumano. La morte violenta del padre, ucciso da alcuni criminali per non aver perso ad un incontro di boxe truccato, porta Matt a usare il suo dono per diventare un vigilante per le strade di Hell’s Kitchen.

Avvocato di giorno, giustiziere di notte. Nel mezzo metteteci anche la sua fede cristiana, spesso messa a dura prova dalle proprie azioni e avrete tra le mani uno dei personaggi Marvel a mio parere più interessanti e sfaccettati di sempre, sulla carta e sul piccolo schermo.

La prima stagione di Daredevil ci mostra le prime attività di Matt come vigilante, cosa che lo porta ad essere soprannominato dalla stampa come il Diavolo di Hell’s Kitchen. E ad incrociare la propria strada con il boss criminale Wilson Fisk. Ovviamente la sua attività notturna e i segreti che comporta mette a dura prova anche la sua vita privata.

Al suo debutto Daredevil convinse un po’ tutti per il suo comparto tecnico e visivo notevole, le atmosfere noir che pescavano a piene mani dai cicli migliori del personaggio e per alcune sequenze che sono diventate immediatamente iconiche, come il combattimento in piano sequenza che in qualche modo han poi cercato di replicare. Ma soprattutto Daredevil conta su due interpretazioni magistrali da parte dei due protagonisti principali, Charlie Cox (Matt Murdock/Daredevil) e Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk). Anzi, potrei dire che l’intera serie si regge essenzialmente sulle loro interpretazioni. Perché tutta la serie si basa sul loro conflitto, sul metterli a confronto.

Non vorrei dire una cavolata ma ad oggi, nell’attuale MCU i due sembrano un po’ essere quei personaggi capaci di fare da collante e dare quel senso di coesione che forse si era un po’ perso.

I due personaggi sono indubbiamente antagonisti ma sono anche molto simili tra loro. Le tredici puntate della prima stagione si concentrano sull’evidenziare luci e ombre di entrambi. A sottolineare come i due siano più simili di quanto vogliano ammettere, sono parallele infatti le loro origini, l’ambiente che li ha plasmati e quelle che sono le loro intenzioni. Perché Wilson Fisk crede veramente di fare del bene, di volere il meglio per la comunità. Sono le piccole cose, i dettagli, a renderli diversi poi nei risultati.

Insomma, quando mi scrivi così bene i due personaggi cardine, eroe e antagonista, il gioco è fatto. Eppure la prima stagione di Daredevil non sbaglia un colpo. Il resto del cast è impeccabile, da Karen Page a Foggy Nelson, passando per Ben Urich e Weasley. Ma ha anche il giusto equilibrio tra crime, legal drama e azione, in un crescendo unico nel suo genere.

Daredevil stagione 2 (2016)

Daredevil serie tv season 2 poster

La seconda stagione di Daredevil vede l’introduzione di alcuni personaggi molto importanti, The Punisher (un monumentale Jon Berthal), Elektra (Elodie Yung) e Stick (Scott Glenn).

Questa seconda stagione è un po’ problematica, è come se fosse divisa in due parti che però in qualche modo si intersecano tra loro. Nella prima parte Matt se la deve vedere con il violento vigilante noto come The Punisher che ha il solo scopo di eliminare definitivamente la criminalità uccidendo chiunque. Nella seconda il passato di Matt torna sotto forma prima di Elektra, sua vecchia amante, e poi di Stick, l’uomo che lo ha addestrato alle arti marziali e all’uso dei suoi poteri. In particolare la seconda parte di questa seconda stagione (quante volte ho scritto seconda in questo paragrafo…) pesca a piene mani dalle storie di Frank Miller introducendo a sua volta la setta ninja della Mano, il vero villain di questa stagione. Le due storyline andranno a fondersi… non esattamente nel migliore dei modi per confluire poi nella disastrosa miniserie crossover Defenders.

Un po’ come spesso capita nei fumetti la brama di dover per forza arrivare al crossover di turno pesa non poco nel risultato finale. Ma almeno possiamo contare anche questa volta su alcune interpretazioni magistrali, su tutte quella del Punisher di Jon Berthal protagonista forse dell’episodio più bello in assoluto, Penny e decino. Parte così apprezzata da meritarsi poi uno spin off tutto suo di cui spero un giorno di parlare a queste coordinate.

Filo conduttore della serie è evidente essere il confronto tra luci e ombre con cui Matt viene messo con i vari antagonisti e alleati che gli si presentano. Esattamente come Fisk anche Punisher, Elektra e lo stesso Stick agiscono spinti e convinti di fare del bene. Le loro azioni sono sempre in bilico tra bene e male e spesso è difficile stabilire chi ha davvero ragione e chi no. Sia chiaro, spesso, non sempre. Nessuno intende giustificare niente, semplicemente Matt viene messo di fronte ai limiti spesso fallaci di quella che è la giustizia, la legge in cui crede, e la sua fede cristiana stessa.

Daredevil stagione 3 (2018)

Daredevil serie tv Wilson Fisk

La terza stagione invece arriva leggermente in ritardo rispetto alle precedenti proprio perché nel mezzo c’è stata la miniserie Defenders, che ormai non ricordano nemmeno gli attori stessi. Ahimé è molto importante per la comprensione dell’ultima stagione di Daredevil, che inizia esattamente dal finale di Defenders. Matt è ferito, i suoi poteri sembrano averlo abbandonato, lui sicuramente ha abbandonato la fede ed è intenzionato a rinunciare alla sua identità civile per non coinvolgere Foggy o Karen nella sua attività da vigilante. Il tutto mentre viene accudito e curato da padre Lantom e suor Maggie.

Anche in questo caso la serie urla Frank Miller da ogni parte, in particolare è evidente l’ispirazione al suo celebre ciclo Rinascita, che a sto punto è altrettanto evidente che la nuova Daredevil: Rinascita cita solo nel titolo pescando e facendo un mischione di cicli decisamente più recenti (Bendis, Brubaker e Zdarsky su tutti) ma questo è un altro discorso.

La terza stagione vede il ritorno prepotente di Wilson Fisk come main villain, non che fosse del tutto assente nella seconda. Fisk, se non erro qui chiamato per la prima volta Kingpin, decide di collaborare con l’FBI in cambio di uno sconto di pena. In realtà si tratta di un piano per manipolare l’FBI e tornare a gestire i suoi affari, ma il tutto è ancora più complicato di così.

Mai come in questa stagione le decisioni di Matt vengono messe in dubbio. Mai come ora Matt stesso mette in dubbio tutto ciò in cui ha creduto. Inoltre viene messo tremendamente in difficoltà dall’arrivo di un antagonista, a sua volta manipolato da Fisk, che ancora oggi ha un ruolo importante nel sequel, Ben Poindexter, ovvero la versione televisiva di Bullseye. Anche se finora non lo abbiamo mai sentito chiamare con il suo nome in codice.

Daredevil serie tv season 3 Bullseye

Poindexter, interpretato da Wilson Bethel, è l’ennesimo personaggio scritto benissimo di questa serie. È un personaggio che trasuda carisma sin dalla sua prima apparizione e il suo sprofondare nella follia è forse la parte migliore della terza stagione. Personalmente ho amato la puntata in cui ci vengono narrate le sue origini.

Meno male che ne volevo parlare brevemente…

Bisogna ammettere che dopo l’abbandono di Steven S. DeKnight come showrunner della prima stagione non sono più riusciti a raggiungere le vette iniziali. Il problema delle stagioni 2 e 3 è una cattiva gestione delle storyline, più sentita nella seconda sempre per via di Defenders. Ma è indubbio che si tratti lo stesso di una serie sopra la media, non solo per il genere supereroistico. Views o meno.

Nel corso delle tre stagioni, indipendentemente dalla trama, possiamo sempre contare sulle grandi interpretazioni di Charlie Cox e D’Onofrio, aiutati da un ottima scrittura di entrambi. Daredevil e Wilson Fisk sono due personaggi recitati e caratterizzati egregiamente.

Diciamo anche che le serie di quella che fu poi definita la Defenders Saga furono vittima di loro stesse. Finite in mezzo al fuoco incrociato di Disney e Netflix con la prima che stava per lanciare la propria piattaforma streaming. Non saranno pop come Iron Man e Spider-Man ma non per niente sono rimasti iconici ormai in questo MCU e nel mondo della serialità televisiva, tanto da guadagnarsi il ritorno sul piccolo schermo con Daredevil: Rinascita, che dalle prime puntate sembra un ritorno in grande stile.

Daredevil serie tv poster season 3

DAREDEVIL

  • Titolo originale: Daredevil
  • Creata da: Drew Goddard
  • Genere: supereroi, legal drama, crime
  • Episodi: 39
  • Anno: 2015-18
  • Dove si guarda: Disney+

Classificazione: 4.5 su 5.

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Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

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