Colorado Kid di Stephen King – Recensione

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Facciamo due chiacchiere su Colorado Kid di Stephen King, il romanzo pubblicato originariamente nel 2005 da cui è stata tratta liberamente la serie tv Haven.

Ogni tanto anche da queste parti si parla di libri, l’ultima volta risale a inizio 2018 con Dexter’s Final Cut, poi un annetto circa di buio lontano da libri che non fossero fumetti, vuoi perché questo è pesantino, vuoi perché quello è in inglese, insomma non ero nel mood adatto. Con l’anno corrente mi sono rimesso a leggere ma prima di Colorado Kid c’è stato un tentativo andato a vuoto con un libro abbandonato a metà e un libro che non è un romanzo di cui spero di riuscire a parlare prossimamente a queste coordinate.

Poi capita di andare in libreria e l’occhio cade sui libri di Stephen King, riproposti da Sperling & Kupfer con una nuova veste grafica, nello specifico Colorado Kid mi ha convinto all’acquisto per un paio di motivi semplici e banali, è piccolino (meno di 180 pagine) e i caratteri sono piuttosto grandi, insomma si tratta di una lettura veloce. Inoltre c’è che ha ispirato la serie tv Haven, che non seguivo assiduamente ma guardavo volentieri. Ora a lettura finita posso dire che la serie tv c’entra davvero poco e niente con Colorado Kid, ne han preso solo lo spunto ma l’idea di base è totalmente diversa.

Ma di che parla Colorado Kid?

La sinossi in quarta di copertina riporta così: Fresca fresca di scuola di giornalismo, la ventenne Stephanie McCann sta facendo uno stage presso il minuscolo quotidiano di un’impervia isoletta del Maine, dove si occupa di picnic parrocchiali, sparizioni di gatti e altre amenità. Ma un pomeriggio i due anziani proprietari della testata le raccontano dello strano caso di Colorado Kid; di una morte che forse era un omicidio, senza movente, senza colpevole, con tempi impossibili e indizi assurdi. Stephanie ritrova tutta la passione per la sua professione e decide di far luce, dopo venticinque anni, su un caso che sembra impossibile da risolvere.

Appare chiaro sin dal principio come Colorado Kid sia diverso dai romanzi a cui King ci ha abituato, anche chi non lo legge sa che è conosciuto principalmente per i suoi lavori horror, come IT, Carrie, Cujo, ma anche incursioni nel fantasy, invece questa volta stupisce tutti con un mystery crime, quello che noi chiameremmo giallo.

Quindi insomma, abbiamo tra le mani un mistero irrisolvibile ma a King, per sua stessa ammissione (e usando altri termini per non spoilerare troppo), interessa più il viaggio che la meta finale, scelta che potrebbe spiazzare una fetta di lettori, non me.

Questo perché nonostante il finale la lettura di Colorado Kid è stata davvero piacevole e coinvolgente, King è sempre un gran narratore e questa volta, per fortuna, ci grazia un po’ dal suo essere prolisso riuscendo comunque a trasportarci all’interno della storia, per intenderci se con i suoi romanzi passati ho sempre avuto la sensazione di conoscere i vari protagonisti come se fossero reali, questa volta questa sorta di intimità (chiamiamola così) viene un po’ meno ma non per questo è meno palpabile lo svolgimento della storia, perché pare di essere realmente lì, nel Maine tanto caro a King, ad ascoltare questa storia e i suoi tanti misteri raccontata da Vince e Dave, i due anziani giornalisti dell’Islander, ed esattamente come Stephanie, ne vuoi sempre di più, ad ogni tassello ti poni sempre più domande in una spirale semi infinita, i capitoli brevi (i più lunghi saranno una dozzina di pagine) aiutano in tal senso, spingono ad andare avanti, a chiedersi e adesso? E alla fine la risposta potrebbe non piacere a tutti ma indubbiamente il lettore finisce col portarsi dentro un ricordo decisamente piacevole della lettura.

In realtà non c’è molto da dire, Colorado Kid non sarà tra i migliori romanzi di King, sicuramente non vuole esserlo e fa parte della sua bibliografia minore, ma rimane lo stesso un ottima lettura, specialmente per coloro che amano il mistero e le crime story, e che magari cercano solo qualcosa con cui staccare.

Titolo: Colorado Kid
Titolo originale: The Colorado Kid
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 8,90 euro

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

12 Risposte a “Colorado Kid di Stephen King – Recensione”

  1. È stato il suo primo che ho letto. A volte non sopporto il suo essere prolisso, ma alcuni romanzi li ho amati. It, Cose preziose, Revival, Joyland, Chi perde paga, 22/11/63 sono alcuni dei miei preferiti…

    1. Di questi ho letto solo IT e 22/11/63 (di questo ne scrissi un pezzo), entrambi bellissimi. Sul suo essere prolisso uno deve proprio averne voglia, motivo per cui sto tardando a finire La Torre Nera. Per fortuna questo è molto più leggero del soliton

      1. Ora vado a cercare quel tuo post su 22/11/63. È uno di quei libri che ti fa venir voglia di tornare a casa solo per continuare a leggerlo. Anche Revival mi aveva fatto lo stesso effetto.
        P.s. la copertina della prima edizione di Colorado Kid era bellissima.

  2. Non lo leggo dall’anno in cui è uscito, l’avevo acquistato in America felicissima di poter finalmente aver qualcosa “in anticipo” rispetto all’Italia (ah i bei tempi in cui non si usavano Amazon e E-Bay manco fossero il supermercato sotto casa…) ma purtroppo non lo avevo apprezzato granché.
    Dovrei rileggerlo, all’epoca sapevo magari anche meno la lingua e sicuramente avrò trovato la lettura faticosa.

  3. King voleva pubblicare una storia in cui il finale non era importante, e con questo romanzo ci è riuscito.
    Esperimento interessante, secondo me, ma rispetto ad altre opere, più un esercizio di stile che altro.

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