Cobra Kai stagione 5 – Recensione

Recensione della quinta stagione della serie sequel di Karate Kid.

Cobra Kai in questa quinta stagione potrebbe aver fatto il famigerato salto dello squalo nel momento in cui anche Amanda LaRusso, la moglie di Daniel-san che finora è sempre stata la più assennata di tutti, si è messa a fare rissa in un pub. Ma forse il salto definitivo lo ha fatto nelle ultime puntate dove vale letteralmente tutto.

Sono una persona semplice, vedo Johnny Lawrence fare cose e mi diverto, per me potrebbero andare avanti all’infinito con questa sorta di soap con protagonista l’ex cattivo ragazzo del primo Karate Kid, che dice e fa cose imbarazzanti e scorrette, a metà tra la presa per il culo al politicamente corretto e la parodia dei boomer incapaci di accettare la nuova sensibilità morale, ma forse il termine giusto è capire.

Ma poi bisogna essere realisti e ammettere che questa quinta stagione è un semi disastro. Che non sia più la storia di Johnny dal suo punto di vista lo si era capito da tempo, ormai a rotazione ci si dedica a questo personaggio piuttosto che a quell’altro, in base a ciò che serve per portare avanti la trama… che più o meno è sempre la stessa.

Con il senno di poi la decisione di rimandare l’alleanza tra Johnny e Daniel è stata azzeccata, i due dovevano fare pace con se stessi, venire a patti con il loro passato e la loro rivalità sul serio e non perché costretti dagli eventi, il lato umano di Cobra Kai V è la cosa che più ho apprezzato, diciamo che è la stagione dei chiarimenti, tra una lotta e l’altra i vari protagonisti trovano anche il tempo di parlare da persone normali per la prima volta.

Peccato però per Terry Silver, il magnifico personaggio ripescato di forza da Karate Kid III che nella scorsa stagione ha letteralmente rubato la scena a chiunque spodestando persino John Kreese, avevano trasformato il tipico cattivo anni ’80 perché sì in un carismatico villain machiavellico e ora sembra essere regredito, come se non sapessero realmente più come gestirlo e alla fine sembra esseri involuto in una versione di John Kreese con i soldi e dal fare mafioso. Per certi versi è la naturale evoluzione degli eventi del finale della quarta stagione ma forse la cosa gli è un tantinello sfuggita di mano, c’è un abisso tra il voler essere i più forti a tutti i costi alla quasi conquista del mondo aprendo dojo ovunque guidati dai sensei più cattivi del karate che sembrano usciti da un film di Tarantino.
Sin dall’inizio ho scherzosamente accostato Cobra Kai ai manga battle shonen, quelli di botte per intenderci, ora lo è diventata in tutti i sensi, la trasformazione è completata, c’è stato persino il power up dato dai buoni sentimenti e una royal rumble, per non parlare della fuga in stile Arkham Asylum.

C’è poco da dire in realtà, non è mai stata una serie da prendere sul serio, non si è mai presa sul serio con questi mini ninja che passano da una cintura bianca a una nera in un battito i ciglia ma partiva da un idea grandiosa che per forza di cose, volendo volgarmente mungere la vacca, si è trasformata in altro diventando più banale, ma pur sempre divertente, dopo la scorsa stagione mi domandavo quanto il giochino potesse continuare prima di rompersi e forse sta iniziando a farlo proprio ora, spero chiudano tutto in bellezza finché sono ancora in tempo.

Classificazione: 3 su 5.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Polemista. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Amante del buon fumetto since 1994.

5 Risposte a “Cobra Kai stagione 5 – Recensione”

  1. Penso che il prossimo passano saranno le cattive scuole di Karate in Francia, in Russia e su Marte, spero che la prossima stagione sia l’ultima, ma considerando che nessuno nel cast ha una vera carriera e Netflix, non ha più serie di punta, il limone verrà strizzato ancora. Cheers

  2. E c’è ancora l’Alpha Elite del quarto film da sfruttare 😀 Anch’io spero che la prossima sia l’ultima, ormai i “cattivi” sono (quasi) finiti, e si vede che non sanno più cosa inventarsi, anche se me la sono divorata in un attimo 🙂

    1. Ah quello pure noi. Non credo l’Alpha Elite si incastri bene con il resto, riguarda il maestro Miyagi e il personaggio della Swank più che la storia di Daniel e compagnia.
      Ora parteciperanno al torneo internazionale? Kreese tornerà in cerca di vendetta?

  3. Secondo me chiuderanno con altre due stagioni, per mettere dentro anche la Swank.
    Vero, i primi episodi di questa scricchiolavano un po’ sul piano prettamente “saghistico”, ma poi tutto ha trovato un senso.
    Vedremo cosa succederà, per ora si sono salvati.

    Moz-

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