Su Netflix è approdato l’ennesimo adattamento di un famoso manga e anime giapponese, a sto giro è toccato a City Hunter di Tsukasa Hojo con un film diretto da Yuichi Sato.
Per honor di cronaca non è il primo adattamento live action di City Hunter. Prima,nel 1993, c’è stato un film di Hong Kong con protagonista Jackie Chan e più di recente un film francese intitolato Nicky Larson et le parfum de Cupid. Ma anche una serie tv coreana del 2011 e una serie tv giapponese basata su Angel Heart, il sequel (più o meno) di City Hunter. Ma questo è il primo film giapponese realizzato sul manga.
E sapete una cosa? Mi ha molto divertito, ma facciamo un passo indietro.
Leggendo commenti sui social la cosa che forse troverete andare per la maggiore è che è come guardare una puntata dell’anime. O almeno una sua versione rielaborata perché essenzialmente incorpora elementi dei primi episodi con una trama creata appositamente per il film. Ma io rilancio dicendo che sembra un lungo pilot di una serie televisiva piuttosto che un film, sigla compresa.
Perché tutti i suoi limiti di budget sono più che evidenti.
Eppure funziona, diverte alla grande proprio perché capace di rispettare lo spirito dell’opera originale in un mix di demenzialità, azione e drammaticità. Al netto di alcune esagerazioni che capisco possano effettivamente sembrare fuori luogo ad una fetta di pubblico.
Il grosso del merito va al protagonista, Ryohei Suzuki, attore giapponese che tra le altre cose ha interpretato l’Ispettore Zenigata in una serie televisiva del 2017 interamente dedicata allo storico rivale di Lupin III. -E a questo punto nessuno mi può togliere dalla testa che dopo Lupin III vs Occhi di Gatto ci meritiamo il crossover tra Lupin e City Hunter.- Ma sto tergiversando.
Dicevo di Ryohei Suzuki, l’attore che interpreta Ryo Saeba regge l’intero film sul groppone. In un primo momento può sembrare inadatto, invece riesce ad essere credibile sia nei momenti più demenziali che in quelli seri dove tira fuori tutta la cazzutaggine di Ryo quando si tratta di menare le mani e soprattutto sparare. E le sequenze d’azione -ribadisco, al netto di alcune esagerazioni- sono decisamente buone.
Cosa non funziona? Forse la storia, sicuramente non per un film ma validissima per un pilot televisivo, per non parlare del fatto che sfoci quasi nel fantascientifico, cosa che a memoria City Hunter non ha mai fatto. Ma potrei anche sbagliare.
Insomma, il nuovo film live action sa molto di pilot televisivo bocciato ma è un ottimo modo per divertirsi un paio d’ore. Purché siate capaci di accettare molte sfumature, chiamiamole così, derivate dal manga. Personalmente spero in un sequel.
CITY HUNTER
- Titolo originale: City Hunter
- Regia: Yuichi Sato
- Sceneggiatura: Tatsuro Mishima
- Genere: action, comedy, crime
- Anno: 2024
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