Black Lightning stagione 2 – Recensione

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Facciamo due chiacchiere sulla seconda stagione di Black Lightning interamente disponibile su Netflix. L’eroe più black della DC Comics su piccolo schermo sarà riuscito a soddisfare le aspettative dopo la buona prova della prima stagione?

Togliamoci subito il dente, ne parlo solo ora, a circa quattro mesi dall’uscita dell’ultimo episodio su Netflix, per il semplice motivo che questa seconda stagione mi ha preso decisamente meno della precedente. Non che la prima fosse un capolavoro, non tutti i suoi tredici episodi riuscivano a garantire sempre la stessa qualità ma nel complesso la trovai decisamente buona per i motivi di cui vi parlai QUA, a sto giro, pur mantenendo nel bene e nel male tutte le sue caratteristiche, tutto si è fatto più noioso, complice forse l’aumento degli episodi da tredici a sedici.

Questi sedici episodi sono suddivisi in cinque “libri”, suddivisi a loro volta in più parti, chi più chi meno, in cui assistiamo alle conseguenze che le azioni di Black Lightning hanno sulla vita di Jefferson Pierce, in particolare sul suo ruolo di preside, e nel frattempo alla travagliata relazione di sua figlia Jen con Khalil/Painkiller in fuga dal villanzone Tobias Whale.

Lo dico con grande dispiacere che mi ha deluso, non tanto quanto pensavo all’inizio ma pur sempre di delusione si tratta, perché il potenziale c’è, per essere una serie di tizi in tutine e superpoteri di The CW e dell’Arrowverse si presenta in modo quasi raffinato, con una selezione musicale non banale e sempre adatta alle atmosfere e alle scene in cui vengono usate, ovviamente tutte di provenienza black, certe sequenze son ben girate, i personaggi e i rapporti che li legano sono ben scritti, non ha il classico mostro della settimana da affrontare ma una storia si dipana nei suoi vari episodi, è la gestione dei tempi e il dilatarsi eccessivo delle trame ad essere sbagliato. Insomma vorrebbe essere qualcosa di più ma non può.

La ciliegina sulla torta è l’aver rovinato totalmente un finale che ha risollevato notevolmente la serie con la più pezzente tra le battaglie tra metaumani che io abbia mai visto, si perché era inevitabile che prima o poi sarebbero stati introdotti diversi criminali con superpoteri, non è nemmeno una questione di effetti speciali, che in produzioni del genere abbiano dei limiti è chiaro come il sole, è proprio coreografata male, anzi malissimo! Hanno tutti questi tizi dotati di poteri e sembrano non avere la benché minima idea di cosa fargli fare, molto meglio vederlo in azione contro i vari sgherri delle gang, gli esiti saranno pur scontati ma gestiti indubbiamente meglio.

Va beh, non c’è molto altro da dire, peccato davvero, speriamo in una terza stagione migliore, ripeto, le idee ci sono e magari un cambio di villain gioverà alla serie.

Pubblicato da Alberto P.

Classe 1985. Gli piace definirsi un amante del buon fumetto. Revanscista. Seguace della Chiesa Catodica. Appassionato di narrativa di genere in ogni sua forma, che sia scritta o per immagini, in movimento o meno, in particolare di fantascienza.

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